capitolo 17

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Questo capitolo lo voglio dedicare a una mia lettrice che dopo una chiaccherata fatta oggi mi ha fatto tornare la voglia di scrivere.

Avevo perso un pò la motivazione di continuare la mia storia data una grossa delusione degli ultimi giorni.

Ma ringrazio lei che mi ha fatto capire come il mio racconto l'avesse toccata da vicino ed è questo che cerco di fare.

Scrivo per stare meglio io ma per far stare bene anche voi nel limite del possibile.

Inizio con una citazione: " per ogni fine c è sempre un nuovo inizio"

Grazie Veronica.

Capodanno. Le 00.00, anno nuovo. Era ubriaca come non mai. Il caos esplose nel locale, tutti ballavano e urlavano. La musica distruggeva i timpani.

Ma Alabama voleva essere altrove. Guardava fissa il cellulare sperando di trovare una chiamata o un messaggio. Niente di niente.

Compose il numero e chiamò lei..squillava ma Matt non rispose.

Ci rimase male ma sperava che fosse dovuto al casino dell'ultimo dell'anno e aspettò più tardi.

Ma più tardi non arrivò, nè una chiamata nè un messaggio e anche tutto il giorno seguente non si fece vivo. Lei aveva bisogno di chiarire le.cose di capire cosa dovesse fare e di essere sincera con lui e raccontargli quello che aveva fatto quella notte.

Stava letteralmente impazzendo.

Il 22 gennaio si avvicinava e lei non sapeva che fare nè quello che pensare.

Lui continuava a essere discostante e vago.

E lei aveva appena  baciato un suo amico, presa dallo sconforto. Scoppiando in un pianto poco dopo.

Alle 00.00 del primo dell'anno ecco Matt: "Alabama torno ora da ieri. Ero a giro e sono in botta."

"Ah buonanotte allora. Io vado a letto"

" non mi sono fatto sentire per quello."

"Si perchè eri fatto! Matt vai fammi il piacere ti ho anche chiamato ieri come una cretina. Io ti dico la verità ho baciato un altro ieri. Mi dispiace dirtelo ma io ti chiedo di essere chiaro con me da mesi e io non ne posso più."

"Ah bene. Complimenti. Non voglio più sentirti!"

" ohhhhh finalmente una posizione! Quantomeno ce l hai fatta! Alla buon ora Matt."

Le telefonò. Non andò bene, litigarono. Lui non sopportava quel bacio, continuava a sostenere che lui non accettava una cosa simile e Alabama tentò in tutti i modi di fargli capire che non stavano insieme e non per colpa sua ma perchè lui non era mai riuscito a essere chiaro su quello che voleva e data la situazione delicata lei aveva fatto una cavolata. Non volle sentire ragioni e chiusero senza nemmeno vedersi.

Ma Alabama non si dava pace, gli mandò un messaggio il giorno dopo:" Matt mi dispiace ma tu non puoi darmi la colpa solo a me. Questa cosa è successa anche per colpa tua. Tu fossi stato chiaro non sarebbe accaduto. Assumiti le tue responsabilità. Come tutti gli esseri umani e ammetti che il problema non è il bacio ma la tua paura. Tu hai paura di me e di quello che puoi sentire. Se vuoi chiudere ok ma pensaci bene che poi non si torna indietro."

"Ti chiamo dopo."

Il pomeriggio sembrava infinito. Studiava e rileggeva la stessa frase cento volte. Quel ragazzo non le faceva bene. Era cambiata tantissimo. Non riusciva a pensare a se stessa, non riusciva a concentrarsi aveva in testa solo lui e questa cazzo di situazione.

" ciao Alabama."

"Ciao Matt"

" almeno parliamo a voce."

"Si ma di che cosa Matt? Me lo spighi di che cosa? Se sei della tua idea si va da poche parte. Io non voglio convincere nessuno. Io e te non ci siamo capiti. Ma per nulla. Tu non hai capito me e io non ho capito te. Quindi o resettiamo tutto e riniziamo da capo e ci godiamo il momento senza tanti problemi considerando che ne abbiamo poco e il 22 gennaio è vicino o altrimenti finiamola qui e basta."

"Io non riesco a non sentirti, non riesco a riniziare altre relazioni con altre, non riesco a fare nulla."

"E allora basta. Per me è lo stesso. Io non sono più la stessa da quando sei nella mia vita. Tu riesci con uno sguardo a capire che sono arrabbiata e ci conosciamo da poco, le persone che mi vedono tutti i giorni non se ne accorgono nemmeno a volte. Io questo non lo posso non tenere presente. Buttiamoci Matt. Vediamo che succede. Rischia anche te come sto facendo io. Ma io non lo posso fare da sola però. Ho bisogno anche di te."

" no sentiamoci e basta. Magari come amici perchè io non riesco a rinunciare a te."

"Amici?????? Matt hai perso la testa. Io non voglio esserti amica io i miei amici ce li ho!!!!"

"Ma perchè non capisci? Perchè ascolti e capisci solo quello che ti pare. Eppure sei intelligente Alabama. Senti faccio tardi al locale ci sentiamo poi"

E riattaccò.

Quella fu l'ultima volta che si sentirono. Lui sparì. Alabama le tentò tutte. Gli mandò un altro messaggio cercando di fare ulteriori tentativi. Gli chiese di parlare. Ma lui non rispose a nessuno dei suoi messaggi.

Alabama si trovò di nuovo delusa e con il cuore a pezzi.

Di nuovo quella sensazione.

Una fitta al cuore e fu più dolorosa di tutte le altre. Perchè aveva lottato contro se stessa per lasciarsi andare e credere di nuovo a qualcuno. Per rischiare e rimettersi in gioco.

Il dolore era forte perchè ogni volta rialzarsi è più dura... sempre più dura.

Ma purtroppo Matt aveva scelto. Aveva scelto evidentemente di non rischiare ma di allontanarla per sempre. Non l'ha mai saputo Alabama.

Sparì nel nulla esattamente come Adam. Ma sta volta faceva ancora più male. Perchè con quel ragazzo aveva ritrovato la felicità,la sintonia, la voglia di fare l'amore, la voglia di lottare, di condividere con qualcuno la vita.

E perchè si era illusa che per lui fosse lo stesso. Ma evidentemente si era sbagliata.

Ma tra le lacrime si fece una promessa e questa promessa la fece a se stessa, che non si sarebbe fatta portare via il lato migliore. Che nonostante la.delusione avrebbe avuto la forza di ridare se stessa alla prossima persona che avesse meritato di starle accanto.

Stammi bene Matt.

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