Il sole caldo di metà Maggio bacia me e Beatrice sedute al tavolo di un bar a prendere il caffè. "Allora, che mi racconti?" "Bea in questi ultimi mesi sono cresciuta molto, non fisicamente, ma personalmente. Sono cresciuta grazie a Ghali, mi ha fatto capire quali sono le persone che effettivamente voglio con me nella mia vita, poi perché con lui ho scoperto ed imparato cose nuove, si è aperto anche un altro mondo per me durante il fidan..." "Emh... okay. Scusami p-però è mio cugino quindi se ti risparmi i dettagli del sesso magari è meglio..." "Oh. Hai ragione scusa." Le dico ridacchiando,poi continuo: "Insomma,hai capito. È una persona che mi fa stare bene e non voglio lasciarla." "Che belli che siete..." risponde sorridendo con gli occhi a cuoricino. "Oh, si è fatto tardi, ci conviene andare!" si ricorda d'un tratto. Oggi io ed i miei genitori siamo stati invitati a casa di Ghali per il pranzo, ed ovviamente ci sarà anche Beatrice, ora è mezzogiorno quindi è meglio che ci avviamo verso casa di Ghali, per non fare tardi. "I tuoi dove sono?" domanda Beatrice. "Erano a casa quando sono uscita, staranno scendendo ora." Rispondo mentre ci incamminiamo verso casa del mio ragazzo. Passeggiando, mi rendo conto che le giornate si stanno riscaldando decisamente, e che oggi è 16 Maggio, questo mi fa pensare che cinque mesi fa ho conosciuto un ragazzo dai rasta castani e non avevo la più pallida idea di cosa sarebbe potuto diventare per me, e poi mi fa pensare che tra cinque giorni il mio fidanzato diventerà maggiorenne... "Eccoci!" esclamiamo io e la mia amica giunti sotto casa di Ghali. Citofono, ed a rispondermi è la madre: "Sandra...siamo Margherita e Beatrice!" "Ragazze venite,venite!" dice aprendoci il portone. Quando entriamo in casa noto che la tavola è aperta è ben imbandita, ci sono i genitori di Ghali e ci sono già anche i miei. Vedo che mio padre chiacchiera animatamente con Michele, e mia madre scherza con Sandra. Mi fa piacere che vadano d'accordo. Dopo aver salutato tutti, una domanda mi sorge spontanea: "Dov'è Ghali?" "Sta dormendo ancora, se lo chiamo io non si alza, vacci tu a svegliarlo!" mi risponde Sandra. "Okay, vado io."Ieri sera era Sabato ed è uscito con i suoi amici, chissà che ora ha fatto per dormire ancora... Apro lentamente la porta della sua cameretta al piano superiore e vengo inebriata dal suo odore forte, per me diventato indispensabile. Ha i capelli legati e la fronte corrugata, chissà che sta sognando...dorme senza maglietta,solo con il pantaloncino. È bellissimo. Mi siedo accanto a lui sul letto e gli accarezzo dolcemente la guancia, passando il pollice sulle sue labbra carnose e perfette da baciare. "Ghali..." dico con voce non troppo alta avvicinandomi al suo viso. Si sposta leggermente da me, come fa sempre quando lo tocco mentre dorme, ed a quel punto alzo un po' il tono di voce. "Dai Ghali! Sveglia, è mezzogiorno!" ripeto scuotendo lentamente la sua spalla. Lentamente apre gli occhi e si stiracchia, e quando mi mette a fuoco sorride dolcemente. "Marghe...ciao." Dice con la voce impastata sfregandosi l'occhio. Prende un bel respiro e lentamente si siede sul letto. Mi bacia dolcemente a stampo e con gli occhi ancora schiusi domanda: "Che ore sono?" "Mezzogiorno." Rispondo portando una mano sulla sua gamba. "Cazzo!" esclama alzandosi velocemente, poi esce dalla stanza per andare in bagno. Indossa i suoi pantaloni di tuta grigi ed una maglietta bianca. "Andiamo dai..." sussurro alle sue spalle alzandomi sulle punte per lasciare un dolce bacio sul suo collo. Nel frattempo porto la mano destra sul suo sedere, ed a lui scappa una piccola risata. "Che c'è? È fantastico!" rispondo di getto ridacchiando. "Ahah...non me l'avevano mai detto!"
GHALI POV'S
Dopo pranzo i nostri genitori escono per andare a prendere un gelato, e Beatrice se ne ritorna a casa sua. Siamo solo io e Margherita. "Bimba, vieni qui!" le comando dolcemente steso sul divano. Lei mi raggiunge e si stende al mio fianco sorridendomi dolcemente. Da dopo la gita scolastica noto che il rapporto tra me e lei è cambiato molto...in meglio. Dalla prima volta che abbiamo fatto l'amore vedo che lei è molto più sciolta con me, in tutti i sensi. In realtà...non è stata la prima volta solo per lei, ma anche per me. Con lei faccio l'amore, con le altre ci andavo a letto, e si, per me sono due cose diverse. Dell'ultimo mese siamo stati tantissimo tempo insieme, avrà dormito nel mio letto insieme a me per almeno quindici volte. Con lei sto bene, mi sento felice. Non mi ero mai innamorato così tanto di una ragazza. Lei mi rende dolce, comprensivo, affettuoso. Sarà perché sa tenermi testa ma allo stesso tempo sia persa di me, sarà perché si fa rispettare e valere, sarà perché è una ragazza seria e determinata...insomma, sono tanti i motivi per i quali me ne sono innamorato. Ma poi...è bella. Tanto bella. Non è una bellezza che attira l'attenzione di tutti per le strade. Ma è bella nei suoi particolari, nella sua naturale eleganza, nella sua finezza. Forse è bella perché ha la pelle chiara ed i capelli scuri, forse perché è piena di lentiggini sulle guance sempre arrossate, forse perché con un minimo di vento le colora naturalmente di rosso, perché sorride sempre. Forse perché è magra, alta. Forse perché ha delle forme che farebbero impazzire qualsiasi ragazzo: spesso non lo dico, o forse non lo faccio neanche capire, ma ne sono completamente cotto, e farei qualsiasi cosa per lei. Mentre accarezza le mie guance fa scendere lentamente la mano sul collo, e si ferma quando trova un succhiotto. "E questo?" domanda corrugando la fronte. "Hei, me l'hai fatto tu, un paio di giorni fa!" Le rispondo sinceramente. Lei sgrana leggermente gli occhi e sedendosi su di me prende a baciarmi dolcemente facendo scontrare le sue morbide labbra alle mie, schiudo leggermente la bocca ed anche le nostre lingue iniziano a danzare insieme senza mai stancarsi. "L'ultima volta l'abbiamo fatto un paio di giorni fa? Dovremmo recuperare..." dice con l'affanno quando ci stacchiamo. Abbozzo un sorriso malizioso, e scherzando rispondo: "Se lo dici tu..."