Mi trovai davanti un scena orribile;c'era Sweet steso sul divano con Josie seduta a cavalcioni sopra di lui.
Appena li vidi rimasi immobile per qualche istante, era come se fossi pietrificata, rimasi a fissare il pavimento mentre sentivo il petto bruciare e le lacrime farsi spazio nei miei occhi.
Mi girai poi di scatto e corsi via, senza una metà, non so se in quel momento uno dei due cercò di chiamarmi o seguirmi, era come se non fossi lì.
Mi fermai davanti alla roulette di Tony, inconsciamente correndo ero finita là.
Bussai forte alla porta;mi aprì, mi feci spazio ed entrai senza dire nulla, mi sedetti sul divano e cominciai a piangere.
Tony si sedette vicino a me e mi mise un braccio attorno alle spalle facendomi avvicinare a lei.
T:Vuoi parlarne?
Non risposi, tra singhiozzi e lacrime non riuscivo proprio a parlare.
T:Okay me lo racconterai dopo.
Rimanemmo lì per un po', accocolate, io piangevo e Tony cercava di tranquillizzarmi accarezzandomi i capelli.
Poi la stanchezza ebbe la meglio su di me e mi addormentai.Quando mi svegliai ero completamente stesa sul divano, la prima cosa che vidi furono Cheryl e Tony sedute al tavolino davanti a me che parlavano non so bene di cosa, visto che appena si accorsero che mi ero svegliata interruppero il loro discorso e vennero a sedersi accanto a me.
C:Come va Liv?
Mi chiese la rossa mettendomi una mano sulla spalla.
O:Male.
Risposi schietta mentre sentivo le lacrime tornare a galla.
T:Ti va di raccontarci che è successo?
O:Okay.
Raccontai tutto accompagnata da un po' di singhiozzi.
Finito di raccontare sentii il telefono squillare così mi appartai un po' e risposi.
B:Liv dove sei?
O:Sono a casa di Tony.
Risposi, e penso che dal mio tono riuscì a intuire che qualcosa non andava.
B:Stai bene?
O:Per nulla.
In quel momento bussarono alla porta, Tony andò ad aprire e sulla soglia si presentò Sweet Pea.
O:Ehm Betty puoi dire a Jugh di venirmi a prendere al Sunnyside?
B:Okay a dopo.
Attaccai e notai che lo sguardo di Sweet era posato su di me.
T:Che ti serve Sweet?
S:Stavo cercando una cosa ma l'ho trovata.
Rispose senza distogliere lo sguardo da me.
O:Beh Tony ora devo andare grazie di tutto.
La abbracciai forte e uscii dando una spallata a Sweet Pea per farmi spazio senza degnarlo di uno sguardo.
Cercai di continuare tranquilla per la mia strada ma Sweet mi prese per il polso.
S:Dobbiamo parlare Liv.
O:No, non dobbiamo.
Risposi con la voce rotta mentre sentivo le lacrime riaffiorare nuovamente.
S:Io dico di sì.
Si avvicinò a me ma lo spinsi indietro.
O:Devo andare Jugh mi sta aspettando.
Proprio in quel momento era infatti arrivato, così mi diressi verso di lui per poi salire sulla moto.Arrivata a casa trovai Betty in salotto, così la presi per un braccio e la trascinai in camera mia.
Le raccontai tutto anche a lei ed è inutile dire che piansi nuovamente.
Rimanemmo tutta la sera in camera, anche se nonostante non volessi mangiare, Alice ci portò la cena di sopra.
Ci misimo a dormire tutte accocolate, anche se io presi sonno molto tardi in preda a tutti i miei pensieri.La mattina dopo ci svegliammo entrambe con la sveglia del telefono di Betty puntata alle 8:00 visto che alle 9:00 ci sarebbe stato il mio primo allenamento con le Vixen.
B:Sei sicura di volerci andare?
Mi chiese Betty mentre ci dirigevamo di sotto per fare colazione.
O:Si Betty, ora sto meglio.
In realtà non era affatto vero, dalla sera prima non era cambiato nulla, ma ero una Vixen avevo degli impegni e non potevo saltarli solo perché non ero al massimo della felicità, tra l'altro sarebbe stato il mio primo allenamento e non esserci non sarebbe stato il massimo, anche se penso che mi avrebbero capita.Una volta arrivata a scuola, stretta nella mia giacca dei Serpents, mi diressi da sola verso la palestra, sinceramente non avevo voglia di parlare con nessuno.
Questa mia intenzione però non andò a buon fine perché immersa nei miei pensieri andai a sbattere contro un ragazzo.
O:Oddio scusami.
Dissi tenendo la testa bassa.
R:Tutto apposto Olivia?
Alzai lo sguardo e notai che il ragazzo in questione era Reggie.
O:Beh..no.
Si avvicinò a me e mi strinse forte.
R:Se vuoi io ci sono okay?
Annuii per poi fargli un piccolo sorriso e continuare per la mia strada.
In quel momento mi venne quasi da piangere, ma non per Sweet Pea, bensì perché ero là da due settimane appena e già avevo un sacco di persone che si preoccupavano del mio bene.Una volta finito l'allenamento dissi a Betty che avevo intenzione di tornare a casa a piedi, così mi diressi verso l'uscita della scuola passando per un corridoio in cui non stava mai nessuno, proprio per non dover vedere anima viva.
L'unico rumore che si sentiva era quello dei miei passi e il resto era puro silenzio.
A un certo punto cominciai a sentire dei passi dietro di me ma non ci feci troppo caso e continuai per la mia strada.
Dopo qualche istante però qualcuno mi prese per il polso;mi girai immediatamente e mi trovai Sweet Pea davanti.
O:Che ci fai qui?
Chiesi seccata.
S:Te l'ho detto dobbiamo parlare.
Feci per girarmi e andarmene, ma a quel punto esplosi.
O:Allora dimmi di che dobbiamo parlare?! Del fatto che ero venuta a casa tua per darti una bella notizia e ti ho trovato a scompare con Josie?!
Fa male Sweet, fa male perché io penso di essermi innamorata di te e vederti con lei mi ha spezzata in due.
Buttai fuori tutto quello che avevo dentro, non accorgendomi però che lo feci urlando mentre delle lacrime calde mi colavano fino al collo della maglietta.
Assunse un'espressione stupita, probabilmente non si aspettava che reagissi così.
Si avvicinò poi a me e mi strinse forte;rimasimo così per un paio di minuti, poi mollò leggermente la presa e spostò le sue mani sul mio viso e mi baciò.
Da quanto aspettavo questo momento cazzo.
Dopo ciò mi mise un braccio attorno alle spalle e uscimmo senza però spiccicare mezza parola.
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𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆🧚♀️
𝒔𝒂𝒍𝒗𝒆 𝒂𝒎𝒊𝒌𝒊𝒊
𝒐𝒈𝒈𝒊 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒖𝒏 𝒑𝒐 𝒑𝒊𝒖 𝒍𝒖𝒏𝒈𝒐 𝒆 𝒇𝒊𝒏𝒊𝒕𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒃𝒆𝒏𝒆 𝒂𝒉𝒂𝒉𝒂𝒉
𝒔𝒆 𝒗𝒊 𝒆 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒊𝒖𝒕𝒐 𝒗𝒐𝒕𝒂𝒕𝒆𝒆🥰❤️
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𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒑𝒆𝒏𝒕 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚||𝒔𝒘𝒆𝒆𝒕 𝒑𝒆𝒂
FanfictionOlivia Smith è nata a Riverdale e cresciuta per i primi 5 anni della sua vita nel Southside finché un evento a dir poco scioccante l'ha dovuta portare lontano da Riverdale insieme al padre Robert Smith, uno dei principali pilastri dei Serpents, lont...