Capitolo 10- Best Friends Forever? No, Sisters Forever.

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VERA'S P.O.V.

L'ultimo mese senza Jane era stato davvero strano e ora che le vacanze di Natale si stavano avvicinando mi fece capire che non avrei passato tempo prezioso con lei. Da quando ci eravamo salutate all'aereoporto non avevo aspettato altro che il Natale per rivederla ma a quanto pare avrei dovuto aspettare ancora altro tempo. Nonostante continuassimo a sentirci tutti i giorni e a vederci su skype durante i fine settimana, le cose tra di noi stavano cambiando. Sin dai tempi dell'asilo eravamo sempre state inseparabili, eravamo cresciute insieme e improvvisamente ci eravamo ritrovate a dover far a meno l'una dell'altra e per me non era affatto facile. Entrambe sapevamo bene che un giorno ognuna avrebbe preso la propria strada ma continuavamo a sperare che le cose tra di noi non sarebbero cambiate. So che Jane aveva bisogno di staccare un po ma non mi aspettavo che questa sua pausa sarebbe durata così a lungo. Forse aveva intenzione di non tornare più e ricostruirsi una nuova vita a Seattle ma scappare non era affatto cosa da lei. Cosa stava succedendo a Jane? Sapevo benissimo che non stava così bene come voleva farmi credere, avevo imparato a conoscerla e a capire quante cose c'erano dietro i suoi sorrisi. Da quando era a Seattle i miei "come stai?" ricevevano sempre risposte così insolitamente positive e io non mi azzardavo a scavare piu a fondo, forse perché avevo paura della sua risposta. Si, lo so, sono egoista, ma avevo paura che lei potesse trovarsi così bene li da non tornare più indietro e non ero ancora pronta a sentirmelo dire. E se invece non stava bene neanche lì? Forse avevo più paura di quest'altra risposta. Sapere di essere troppo lontana da lei per poter fare qualcosa di concreto per aiutarla mi avrebbe distrutta più di quanto non lo sia già senza lei. Per questo mi piaceva immaginare o più che altro credere che Jane fosse davvero felice a Seattle. Non volevo ametterlo ma mi mancava terribilmente la mia migliore amica. Avevo bisogno della mia Jay Jay, di stare insieme a lei come una volta..

JANE'S P.O.V.

Un mese. Un mese fa arrivai a Seattle, un mese fa la mia vita cambiò; cambiò totalmente. Non mi riconoscevo più, i miei "vecchi" amici chi erano? Sapevo che Vera era ancora la mia migliore amica ma ci eravamo completamente divise. Separate. Non ci sentivamo più come le prime settimane della mia vita da "Seattle" come l'aveva definito lei.
Vera non sapeva realmente cosa mi succedeva, nessuno lo sapeva.
Avevo ripreso a indurmi il vomito dopo ogni pasto e avevo ripreso a perdere peso. L'unica persona che penso se ne sia accorta è mia nonna.
La vibrazione del cellulare interruppe i miei pensieri.
"Ho bisogno di parlarti subito. Skype" era Vera.
"Arrivo subito" risposi.
Appena mi collegai su skype lei mi chiamò subito.
"Dimmi tutto" dissi senza troppo rigiri
"Ho bisogno di te, Jay" rispose sull'orlo di una crisi di pianto
"Hei hei, sono qui. Sono qui, non vado da nessuna parte" risposi tranquilla
"No! Tu non sei qui Jane! Tu sei lì! Lontana da me! Lo capisci?! Capisci che mi manchi? Che mi manca abbracciare la mia migliore amica? Capisci che mi manca passare le serate del venerdì con te? Capisci che mi manca sfottere tuo fratello insieme a te?! Capisci che mi manchi?! Lo so che ti sei fatta una vita nuova lì a Seattle, lo so. È straziante non avere più la propria migliore amica per se. Tu come ti sentiresti al posto mio? Come?!" Disse iniziando a piangere.
Quelle parole erano una pugnalata al cuore, un cuore che probabilmente non avevo più.
"Mi dispiace Vera" queste erano le uniche parole che mi uscirono dalla bocca. Lei mi guardava con aria straziata.
"Jane dimmi che non l'hai fatto. Dimmi che non hai ripreso le tue cattive abitudini, ti prego"
Non risposi, stavo per piangere.
"Jane! Rispondi, per l'amor del cielo!" Urlò
"Mi dispiace Vera, non volevo ma è successo"
"No, non ti dispiace Jane! Non ti dispiace per niente! Non l'avresti fatto. Pensavo che tu fossi partita per scappare dal tuo passato, ma non è così; anzi sei tornata quella che eri."
"Tu non sai cosa mi succede qui! Non sai niente della mia vita a Seattle! "
"Beh se tu mi parlassi un po' forse sarebbe meglio non credi?!"
Silenzio.
"Va bene non vuoi parlare? Va bene" disse
"Vera.."
"No Jay, stop. Mi manchi e siamo migliori amiche da sempre e tu non mi dici niente? Complimenti"
"Vera, Jonathan mi ha picchiata.." Dissi secca
"Jane! Ti rendi conto che il tuo nuovo fidanzatino ti sta trattando come ti trattava quell'idiota di Nate?!"
"Ma Jonathan mi ama" dissi cercando di essere più convinta
"Jane, amare non significa dare pugni o calci alla propria compagna. Amare significa volerei bene, dirsi ti amo, abbracciarsi e tutte le cose più sdolcinate di questo mondo"
"Vera, lui mi ama" dissi di nuovo.
"Jay io non posso vederti e sentirti morire piano piano. O lo molli o lo dici a qualcuno o lo dico io a Harry"
"Ma io non sto morendo"
"Ah no? Quanto pesi? Quante volte vomiti al giorno? Quante volte ti picchia?"
"Come stanno gli altri?" Risposi cercando di cambiare argomento.
"Jane ti prego, tutti stanno benone. Ma ti prego dillo a qualcuno."
"Lo dirò" dissi
"Giuralo sulla nostra amicizia"
"Serva me, servabo te"
"Serva me, servabo te Jane. È la nostra promessa"
"Sempre e comunque, mi dispiace se ti ho trascurata in quest'ultimo mese." Dissi
"Non dispiacerti amore, davvero. Però ora ti devo salutare che qui sono le una di notte passata" rise
"Mi manchi grande sorellona. È sempre un piacere sentire la tua risata"
"Mi manchi anche tu piccola sorellina. Spero di riuscire a rivederti questo Natale"
"Notte amore, dormi bene" dissi e chiusi la chiamata.
In casa non c'era nessuno tranne me, Noemi, Mark e qualche altra persona che lavorava per i miei nonni.
Mi sedetti sul piano forte e iniziai a suonare dimenticandomi del mondo. Pensai alle parole di Vera e di come ero stata un'amica del cazzo quell'ultimo mese. Pensai a Zayn, come stava?
"Signorina Jane, vuole aiutarmi con i brownies?" Mi chiese Noemi, distraendomi dai miei cupi pensieri.
"Si certo! Puoi aspettare un secondo che devo fare una chiamata?"
"Non si preoccupi!"
Digitai il numero e aspettai una risposta.
Aspettai.
Aspettai.
"Pronto?" Rispose..

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-J.

Bleeding Love (Zayn Malik)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora