«Dannata.»

692 30 8
                                    

POV: ALEX
"Amore sono tornata!"
Nessuna risposta.
"Piper? Pips?"
Dopo qualche abbondante minuto speso a gironzolare nel bel mezzo di quel silenzio assordante che avvolgeva ogni angolo di casa, trovai Piper seduta sul letto. Aveva chiaramente pianto e anche un cieco avrebbe percepito la sua preoccupazione. Ma la domanda era...
"Piper cos'è successo?"
Mi precipitai da lei, prendendo delicatamente il suo capo con la mano.
"Alex..io..ti devo parlare."
Mi si raggelò il cuore quando i suoi occhi azzurri come il più bello dei mari fissarono i miei, dopo aver pronunciato quella frase.
"Cos'è successo Piper." mi feci seria, iniziando a sentire il gelo farsi spazio nel mio cuore.
"Oggi ho parlato con il capo della mia azienda. Mi ha offerto una promozione che in futuro mi aprirà le porte, e potrei prendere il suo posto."
"Ma è fantastico amore...allora cosa c'è che non va?"
Cercai di darle sollievo scostandole una ciocca di capelli dal viso e accarezzandole dolcemente la guancia.
Ero convinta del fatto che Piper fosse spaventata da una cosa così importante e nuova. Probabilmente erano lacrime dovute alla sorpresa.
"Piccola non devi avere paura. Sei arrivata fin qui, non puoi farti prendere dal panico proprio ora. E poi..."
"Partirò a Miami per 3 mesi."
Silenzio tombale.
Respiro mozzato.
Il nulla più totale.
Immaginatevi una bellissima giornata d'estate, illuminata dai rivoli di sole che picchiano sull'asfalto.
Una di quelle giornate felici, accompagnate dal rumore dei bambini che giocano a pallone per strada e dai cinguettii degli uccelli.
Focalizzatevi su voi stessi, mentre siete alla guida della vostra macchina, magari accompagnando il viaggio con delle canzoni allegre.
Tutto sta andando per il verso giusto, avete la forza che esplode dentro di voi perchè siete ancora aggrappati al pensiero che nulla potrebbe andare storto.
E poi...in un batter di ciglia sentite un clacson suonare, vedete delle luci abbagliare il vostro viso e infine...il buio.
Il nulla più totale.
Ecco come mi sentivo in quel momento.
Come se qualcosa mi avesse colpita d'improvviso, sentii l'impatto del dolore provocatomi da quell'incidente di percorso.
Una forte fitta al petto mi travolse, lasciandomi inerme.
"C-cosa significa che partirai per 3 mesi? Hai già deciso?"
Mi staccai da lei, percependo il fastidio farsi spazio dentro il mio cuore.
"Alex.."
"No! Alex niente! Dimmi se hai accettato."
"Mi..mi dispiace tanto."
Non potevo credere a quello che stavo sentendo, sicuramente a breve mi sarei svegliata da quell'incubo. Era così. Doveva per forza essere così.
"Perfetto Piper, vista la non curanza che hai nel prendermi in considerazione nelle tue scelte di vita, sei liberissima di andartene."
"Alex, aspetta!"
Per quanto fossi distrutta dal gesto di Piper, vederla piangere era qualcosa che il mio cuore involontariamente non riusciva a reggere.
E il solo pensiero di lasciarla andare per così tanto tempo mi uccideva.
"Non ho ancora accettato, ma è come se lo avessi fatto."
"Ti ripeto, sei libera di andartene."
"Perchè devi reagire così cazzo!"
Un impeto di rabbia mi acciecò, facendomi alzare di scatto.
"Perchè Piper!? Perchè hai preso una scelta che avrebbe intaccato sulle vite di entrambe senza nemmeno prendermi in considerazione!! È questa l'importanza che dai a me? Alla nostra relazione?"
"Alex io voglio stare con te più di ogni altra cosa al mondo, ma non se questo vuol dire limitarmi.
Sogno questo momento da quando sono nata, e questa è l'unica occasione che ho per far sì che quel sogno diventi concreto. E poi ci sarà d'aiuto per un futuro nostro."
"Ora non dire che lo fai per un nostro futuro, perchè ti sei solo comportata da egoista, non fare anche l'ipocrita."
"È così che la pensi?"
"Sì Piper, è così che la penso. E non perchè vuoi realizzare un tuo sogno. Non ti limiterei mai, anzi. Solamente perché non ti sei fatta scrupoli a non prendermi in considerazione."
"Non ho ancora accettato."
"È come se lo avessi fatto."
"Io..."
"Vai Piper. Accetta. Non sono nessuno per chiudere una porta del tuo futuro."
"Del...nostro futuro."
"Sì come ti pare."
Mi girai e abbassai lentamente il capo, cercando di nascondere le lacrime che iniziavano a riempire i miei occhi.
Dannata Piper, perchè mi rendi così fragile?
"Girati."
"No, vattene."
Sentii le sue mani accarezzarmi i fianchi e, delicatamente, prendermi il viso immergendo i suoi occhi nei miei.
"Non voglio più vederti."
"Se è davvero questo quello che vuoi, perchè i tuoi occhi stanno dicendo tutt'altro?"
Dannata Piper, smettila di capirmi sempre.
"Non riuscirai a respingermi solo perchè hai paura Alex.
Tu sei fatta così. Allontani le persone, cerchi di apparire spietata e senza cuore, quando in realtà stai solo cercando di proteggere te stessa."
"E quindi?"
"E quindi io ti amo. Ti amo anche quando mi respingi. Perchè mi fai solo capire che ci tieni abbastanza da mettere in gioco il tuo cuore.
Ti amo ora e ti amerò tra tre mesi."
Cercai di forzare un sorriso. Per quanto quelle parole mi fecero piacere, il forte senso di vuoto che stavo provando prevalse su tutto.
"Ti amerò per sempre Piper, comunque vadano le cose."
"Comunque vadano le cose?"
"Sì."
"Non credi sia una cosa a cui possiamo sopravvivere?"
La sua voce iniziò a tremare, lasciando cadere delle lacrime dai suoi occhi celesti.
"Io..non lo so." le asciugai le guancie bagnate, cercando di rassicurare lei, ma soprattutto me stessa.
"Non sopporto il fatto di non poterti baciare, toccare, semplicemente guardare per tutto questo tempo."
"Vuoi dire che..."
"Stai scherzando? Cazzo Piper come ti vengono in mente certe stronzate?!
Intendo solo ed esclusivamente te. Toccare te, fare l'amore con te, ridere e litigare con te. Come posso lasciarti andare così?"
"Ce la faremo. Te lo prometto."
"Promettimi di tornare, e di fare più in fretta possibile."
"Lo farò."
"Allora la mia promessa è di aspettarti."
La strinsi a me più forte possibile, come a volerla fare incastrare dentro il mio cuore per non lasciarla andare.
Assaporai ogni angolo di quelle labbra intrise dal mare caduto dai suoi occhi.
Dolcemente la distesi sul letto, spogliandola di ogni incertezza o paura.
Per quanto stessimo soffrendo, questa notte doveva essere nostra.
"Ti amo Alex Vause." mi sussurrò.
"Ti amerò per sempre Piper Chapman."
Ti lascerò andare perchè amo più te di me stessa.
Ti lascerò andare, libera di spiccare il volo, perchè piuttosto che mozzarti le ali, rinchiuderti in una gabbia, murare una porta aperta al tuo futuro, mi farò logorare dentro dal vuoto che lascerai.
Ti lascerò andare pur sapendo di star andando in contro a qualcosa più grande di noi.
Che per quanto la distanza non sia un ostacolo per chi ama davvero, fa comunque un male atroce.
Ti lascio andare perchè ti amo troppo.
E infondo forse l'amore è anche questo: lasciare libere le persone, anche con la paura che queste non tornino più.
Ovunque tu sia io ti aspetterò. Non importa se ci rincontreremo domani, tra un anno, o l'ultimo giorno della mia esistenza, io ti aspetterò.
Ho amato tutto di te fino al punto di accettare ogni tuo difetto a tal punto di farli diventare pregi per me.
Sei tutto ciò che conta di essere vissuto anche solo per pochi istanti.
Io ti aspetterò perchè per me vali ogni singolo secondo in più dell'attesa stessa.
"Alex..."
"Shh, non rovinare l'atmosfera."
"Stai..piangendo."
"Zitta e baciami."
I nostri cuori si unirono in contemporanea ad i nostri corpi, dando inizio ad uno scambio d'amore reciproco.
Questa volta però non eravamo guidate dalla foga, bensì dalla voglia di non lasciarci mai.
E ditemi se non c'è cosa peggiore di vivere qualcosa che sai che dovrai lasciare andare.
Dannata Piper, non lasciarmi.
Tra lacrime e baci, facemmo l'amore per tutta la notte, come a dire
"non ne ho mai abbastanza di te"
"resta con me"
"non te ne andare".
Dannata Piper, io ti amo.

«I HEART YOU.»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora