Era un posto buio quello, ma intravedevo una luce sul fondo del precipizio che si trovava in mezzo alla grande caverna.
Mi raccontarono che, nel luogo da cui provenivano, la Foresta Incantata, che si trova in un'altra dimensione, era comparsa una chiave che emanava uno strano potere. Una chiave d'argento che si illuminava di una luce calda e intensa. Capii subito che si trattava della chiave di un Tardis.
A quel punto chiesi come la potessi raggiungere, e mi dissero che sul fondo del precipizio si trovava un portale che conduceva lì, che emanava la luce che avevo intravisto.
Ringraziai tutte queste persone che erano state tanto gentili ad aiutarmi... salutai il Grillo Parlante, la Regina Cattiva, Tremotino, Bella, Biancaneve, il Principe Azzurro, i 7 Nani, Cappuccetto Rosso e sua nonna, Capitan Uncino, e infine Henry e sua madre Emma. "Grazie di cuore, non vi dimenticherò mai" dissi, dopodiché, con un po' di esitazione, mi buttai dal precipizio ed entrai nel portale...
Mi ritrovai in questa incantevole foresta. Sentivo la magia circondare ogni cosa, incluso me stesso, pur non essendo un mago. Ero un po' sperduto e non sapevo dove andare o a chi chiedere. Per fortuna poco dopo incontrai una ragazza dai lineamenti asiatici e vestita di un'armatura di cuoio rossa e nera. Mi chiese chi fossi. Le risposi così: "Sono... Sir Mister... e sono qui alla ricerca di una speciale chiave". Lei rispose: "Ah ok, sei tu, ti stavo aspettando". Riuscivo a percepire la professionalità e l'esperienza che costituiva il passato della ragazza. "Io mi chiamo Mulan" aggiunse "seguimi".A quel punto la seguii in silenzio, in mezzo agli alberi, mentre mi guardavo in giro. Era senza ombra di dubbio una bellissima foresta, con ogni genere di albero esistente. Dopo un breve viaggio, arrivammo in un piccolo luogo affascinante... Era una piccola zona circolare, dove volavano in giro delle lucciole che illuminavano leggermente l'area. Sopra di noi i rami si intrecciavano e creavano un soffitto curvo, una sorta di cupola che faceva passare pochi raggi solari. Il terreno non era battuto, era sempre di prato naturale, ma più corto del resto della foresta. Al centro si trovava una sorta di colonna tagliata a metà, un piedistallo circolare e largo, circa 25 cm di diametro, che aveva effettivamente la forma di una colonna, fatta di un marmo particolare, un marmo nero che aveva delle venature luminescenti, bianche. In cima al piedistallo, che era alto circa un metro e mezzo da terra, si trovava la chiave che cercavo... In quel momento stava emanando una forte luce giallina, che appena fui più vicino divenne ancora più intensa, seguita da delle piccole scariche.
Avvicinai la mano per prenderla, e quell'energia si spense all'improvviso, permettendomi di prendere la chiave.
Era una semplice piccola chiave come tutte quelle contemporanee, che però era di un argento che brillava. La sentivo vibrare nella mia mano. Dopo poco si mosse da sola e dirisse la mia mano in un punto a caso nell'aria davanti a me, ad altezza gomito. Fu come se si inserisse in una serratura invisibile, girò di 90 gradi e iniziò a scottare. Levai la mano d'istinto. Vidi la chiave ferma immobile a mezz'aria, che cominciava ad illuminarsi intensamente di nuovo, ma questa volta a tratti, lampeggiava. Poi iniziò ad esserci uno strano suono che proveniva dalla zona in cui sembrava esserci una porta invisibile, un suono che riconobbi subito.
Dopodiché apparve davanti a me un grosso cilindro liscio e di colore metallico, una sorta di capsula, senza dettagli, con una porta scorrevole in cui si era infilata la chiave.
Ed ebbi davanti i miei occhi il veicolo che più desideravo, quello per cui avevo viaggiato tanto e quello con cui avrei viaggiato ancora molto: il fantastico TARDIS!
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In Another Universe...
AdventureQuesta storia narra di un ragazzo, nato in universo caotico ma meraviglioso, che ha la fortuna di cambiare radicalmente se stesso e iniziare una nuova vita piena di avventure... Ma in questo universo sono presenti anche tanti pericoli, perciò il ra...