In Another Universe...

{1-3} La Prima Missione

Chi incontrai furono due miei vecchi compagni delle medie, uno maschio e l'altro femmina (di cui però non dirò il nome), nati semplici umani come me, poiché nel nostro paese era raro che qualcuno nascesse con capacità incredibili; era sempre stato un paese più arretrato.
Vado dritto al sodo: mi raccontarono che erano stati scelti anche loro come eroi per proteggere il mondo. Ma rimasi di sasso quando scoprii le loro abilità... (Loro li chiameremo con i loro nomi da supereroi: Superlady e Hotcold, per i loro poteri). A Hotcold era capitato l'abilità "half ice half fire", la stessa dell'aspirante eroe giapponese Shoto, alunno del liceo Yuei (infatti se il proprietario del potere si trova molto lontano, è più probabile che si riceva la stessa capacità). Superlady invece, inaspettatatamente, aveva ricevuto le fantastiche abilità di Superman, quindi il dna di Kryptoniano!
Ero sorpreso e raccontai io invece cosa avevo scelto. Risero un po' di me perché non capirono la mia scelta, ma dopo aver spiegato loro il perché, cioè che per esempio mi permetteva di avere 12 vite in più, capirono e approvarono. Mi raccontarono persino che un'altro mio vecchio compagno di classe, maschio, che decise di chiamarsi Volcan, era stato scelto, e aveva deciso un abilità catastrofica, l'abilità di diventare un titano di enormi dimensioni, con le abilità di un vulcano (sempre dal Giappone, città circondata dal Wall Maria, sull'isola di Paradis, facente parte della nazione di Marley).
È così che si creò la prima piccola squadra di giovani eroi italiani (dopo quella del Ragazzo Invisibile). Il giorno dopo c'era una riunione, perciò io e gli altri andammo insieme alla base. Là incontrai Volcan, figo come sempre. Ci dissero che c'era una missione da fare, la nostra prima missione... Dovevamo fare una sorta di perlustrazione di una piccola base nemica, che si trovava a Ischia, ma sentivo che sarebbe successo qualcosa di brutto... Dopo essere arrivati, iniziammo a pattugliare il luogo. L'edificio che pensavamo fosse usato come base nemica era il Castello Aragonese dell'isola, molto bello. Eravamo praticamente in vacanza, infatti ci stavamo distraendo troppo dall'obiettivo principale. Per fortuna ci accorgemmo che c'era un nemico sul ponte tra la terra ferma e l'isoletta del castello, e ci ricordammo della nostra missione. Guardammo di nascosto dove andava e ci accorgemmo che andava sotto terra da un passaggio segreto. Lo seguimmo ma... si accorse di noi!