capitolo 15

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appena arriviamo alla stazione scendiamo dal treno e saluto alex.

A: comunque stai tranquilla. troveremo un modo per fermare gli incubi ad entrambi, ok?
E: *gli sorrido* beh... allora ci vediamo a settembre.

mi metto in punta di piedi per cercare di baciarlo. nulla da fare, sono troppo bassa. così lui si abbassa leggermente e ci baciamo e gli occhi ci diventano rosa.

A: dio se sei bella.
arrossisco e dopo poco mio fratello mi prende per mano e andiamo da papà, che ci porta a casa.

svuoto le valigie e in men che non si dica è ora di cena. io e Draco scendiamo al piano di sotto e andiamo in cucina. mentre mangiamo dico ai miei genitori:

E: comunque l'ho lasciato andrea. non era il mio tipo.
mia madre cerca di trattenersi:
M: ah. mi dispiace.
E: ora sto con un altro ragazzo. è un po' più grande di me ma è perfetto.
M: ah sì? e come si chiama?
E: alex, alex smith.

a mio padre va di traverso il boccone e a momenti soffoca. mia madre fa cadere le posate e mi guarda basita.

E: ehm... cosa c'è che non va?
mia madre e mio padre si scambiano un'occhiata veloce.
P: andate in camera vostra. la cena è finita.
E: no ok, adesso mi sono rotta il cazzo. che cosa mi state nascondendo?! da quando stavo con andrea avete cominciato a essere misteriosi e comportarvi in modo strano. si può sapere cosa sta succedendo?

mio padre mi guarda male e ripete a denti stretti:
P: ho detto che la cena è finita.
cerco di ribattere ma Draco mi ferma per evitare che cominci un grande litigio. saliamo in camera sua e giochiamo alla play.


*12 luglio*
mi sveglio di mala voglia. oggi è il mio compleanno. mi vesto e vado a fare colazione. dopo poco sento suonare il campanello.

E: vado io.
apro la porta e mi ritrovo davanti Alex.
E: ma che cazzo ci fai qua?! *rido*
A: beh, sei appena diventata una quattordicenne. bisogna festeggiare. ti aspetto qua fuori, trova una scusa per uscire.

che scemo. chiudo la porta e dico ai miei alla svelta:
E: mamma era... ehm... sofia! vado da lei per... ehm... festeggiare il mio compleanno.

esco di corsa e vado da alex.
A: guarda cosa mi hanno regalato per il sedicesimo i miei zii babbani.

mi mostra una moto stupenda. mi fa cenno di salire e così faccio. la moto va velocissimo e i miei capelli volano tutti all'indietro. mi stringo forte ad alex e poi finalmente ci fermiamo. mi ha portato ad un lago dove il paesaggio è mozzafiato. passiamo tutto il giorno insieme e per pranzo mangiamo una semplice pizza.

E: non ho mai festeggiato il mio compleanno.
A: davvero? perché?
E: troppe emozioni... a proposito, a te come vanno i sogni?
A: ne faccio di incubi, avoja. tantissimi. ma il desiderio di stare con te è più forte. fanculo agli incubi e alle visioni.

gli sorrido e lo abbraccio.
A: sei bellissima.
E: anche tu.

verso il tardo pomeriggio facciamo un bagno. poi usciamo e ci asciughiamo. alex si distende sull'asciugamano posato sul prato. ha solo il costume addosso (come me) e gli addominali e i pettorali risaltano particolarmente.

A: dai vieni qui.
mi sdraio accanto a lui, che mi stringe a se.
A: i tuoi occhi sono identici ai miei, hai notato?
E: già. prima erano azzurro ghiaccio ora sono verde smeraldo.
A: sei ancora più bella così.

ci baciamo e prima di cena mi riporta a casa. lo ringrazio, ci salutiamo e torno a casa.

Behind Blue EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora