The World Of Grays

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Il giorno dopo Michael doveva andare a provare e anche quello dopo ancora, e ancora, la routine mattutina venne spezzata solo quando il silenzio venne interrotto dalle sue parole, appena sussurrate in quella calda mattinata di giugno.

-Sono molto preoccupato- disse tra sé e sè, abbassò gli occhiali da sole e mi guardò con occhi lucidi -più passa il tempo e più mi sto rendendo conto di quanto le persone vivano all'interno di un mondo isolato, in cui la gente si chiude in sé stessa. Si parla di esseri umani che si rinchiudono dietro un computer, usano i social come valvola di sfogo, perché insoddisfatti della propria vita. Molti non sfruttano le potenzialità che questi hanno e avranno nelle nostre vite in futuro, utilizzano queste piattaforme in modo superficiale, si sentono in grado di scrivere ciò che vogliono, di dare pareri senza nemmeno conoscere o essersi informati. Senza empatia o la ricerca di mettersi nei panni del dolore altrui, di una brutta giornata, di condividere la felicità altrui, ma osservandola con occhi pieni di invidia e di rancore. Ognuno pensa per sé- il suo sguardo profondo mi fece intendere il suo sentimento di smarrimento e tristezza. Stava parlando di quanto negli ultimi anni internet e i social fossero entrati a far parte della vita delle persone in modo esponenziale, si parlava alla tv di sempre più adolescenti che trascorrevano ore davanti ai computer, isolandosi, mantenendo un distacco dalla realtà, dalla vita reale. Un modo come un altro per immergersi nell'inaffrontabile -giudicano a prescindere- lo disse a denti stretti e pugni chiusi, come se la ferita fosse ancora sanguinante.

-Un po' com'è successo a lei?- pensavo di aver colto il punto della questione.

-Con la differenza che io avevo la stampa contro di me, migliaia di persone addosso, pronte al giudizio, mentre ora siamo persone contro persone ed è ancora peggio perché per quanto difficile, la stampa ha uno scopo su ciò che scrivono, il guadagno, ma le persone che giudicano senza remore né vergogna che ricavo hanno nel farlo? Invidiose, pronte al giudizio, l'uno contro l'altro, non c'è più empatia. C'è carenza di persone gentili là fuori, e le poche rimaste sono incomprese per la capacità che mostrano di guardare oltre, di andare oltre alla tristezza o alle difficoltà quotidiane. Spesso vado da KFC camuffato- guardò in basso imbarazzato -e c'è questa ragazza dietro al banco. Un sorriso in mezzo a tante luci spente, so che non prenderà abbastanza denaro per quanto fa per gli altri, mette serenità e fa sembrare il suo lavoro qualcosa di leggero e bello. La ringrazio ogni giorno in cuor mio per quel sorriso, ho detto a Jafaar di lasciargli una sostanziosa mancia, ma non l'ha accettata. Ha detto che è il suo lavoro e vedi, io vedo queste persone in mezzo a tanti grigi e mi dispiaccio immensamente, per gli uni e per gli altri- e con grigi doveva intendere il mondo degli adulti -Vedo, davanti a me, un futuro di adolescenti insoddisfatti per ciò che vivono, per i canoni prestabiliti dalla società, per quello che non possiedono o non possederanno mai- sospirò amareggiato -quando il fulcro della vita, dell'esistenza sta nell'oggi, per quello che abbiamo e che ci viene dato. Oggi hai questo, prendine il meglio e sii grato, fai con questo dell'altro per le persone in modo da migliorare altre vite, non ci si può limitare all'essere insoddisfatti eternamente, bisogna fare qualcosa, bisogna creare un mondo fatto di essenza e non solo di sostanza. Non so se mi spiego, si può voler di più, bisogna volerlo ma bisogna raggiungere i propri obbiettivi con le proprie forze, con il sudore, i sacrifici, la voglia di mettersi in gioco. Nessuno ti regala nulla e non è stando davanti ad uno schermo che gli permetterà di realizzarsi e di creare qualcosa, non in questi anni almeno- mi guardò tormentato -per questo torno in tour nonostante le forze mi manchino- cercai di intervenire -Katy, le forze mi mancano davvero, ho cinquant'anni e tutto ciò che farò sarà solo per i miei figli, per mostrargli quello che la musica può fare, quanto può unire, per dare un messaggio alle persone, un messaggio positivo, di speranza e di amore. Le persone mi hanno realmente distrutto in questi anni, ho riposto la mia fiducia in persone che non se lo meritavano, mi hanno visto come un bancomat, come un debole, come un mostro- la voce gli si spezzò nel pronunciare quella parola -Le voci, gli articoli, le parole con cui mi circondano e mi hanno sempre circondato, le accuse- sospirò profondamente -Guardando da una piccola fessura puoi farti un'idea di ciò che c'è dentro una stanza, ma sarà sempre la tua idea contro quello che vi è effettivamente, ed è così che la gente mi ha guardato, attraverso la lente dei giornali. Tutto ciò che ho cercato di fare per gli altri l'ho fatto per amore, ma è sempre stato travisato dalle persone. L'ho visto in passato, quando neri e bianchi non potevano assistere a concerti vicini, quando c'erano sezioni e sezioni, l'ho visto con la discriminazione, che ho provato sulla mia pelle nel tempo perché da nero sono diventato apparentemente bianco. Dannazione io sono un nero americano e ne sono talmente fiero che lo dico tutti i giorni anche ai miei figli, di essere fieri delle loro origini. Devo fare qualcosa, lo devo fare per preservare il futuro delle persone a cui voglio bene e so che devo partire da me stesso se voglio dare un messaggio agli altri, che rimanga impresso negli altri e che porti a un cambiamento. Domani vorrei che venisse con me, voglio un parere sincero sul mio spettacolo. Manca poco alla partenza per Londra- 

-Ok- gli strinsi la mano e gli sorrisi, si alzò nuovamente senza dire nulla e mi lasciò da sola, come le sere precedenti, a chiedermi se avessi sbagliato qualcosa per quella fuga furtiva, senza un saluto o una buonanotte.

Rimasi a lungo ad osservare la porta chiusa, quell'uomo aveva un animo nobile e nessuno aveva mai cercato di preservarlo come lui aveva fatto con gli altri, mi alzai e andai nella mia camera, la luna sovrastava il cielo quella notte, bianca e luminosa come non mai.

Quella notte cercai di addormentarmi, ma qualcosa che non riuscivo a cogliere non mi permise di farlo, mi girai e rigirai nel letto, le sue parole nascondevano una profonda preoccupazione nei confronti delle generazioni di quegli anni, in cui sembravano vivere dentro una nuvola.

Dentro ad un torpore che cresceva con l'insoddisfazione per la propria vita, in previsione del futuro. Ci pensai e ripensai su a lungo finchè mi addormentai sfinita.


Nato per AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora