Heal The World

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Il 20 giugno andammo tutti insieme a mangiare in un ristorante a Los Angeles, la sala venne riservata solo per noi, eravamo pochi amici intimi, Michael ci aveva riuniti e nessuno sembrava conoscerne il motivo.

Il giorno prima non era stato bene e lo avevano rimandato a casa con la preoccupazione di Kenny e di tutto lo staff, non venne nemmeno a struccarsi, si rifugiò in camera senza dire nulla ed io venni avvisata da John che Michael era indisposto e che potevo andare a dormire. Se devo essere sincera nell'ultimo periodo lo vidi stanco, smagrito, spossato, demotivato ma non mi permise di entrare nei dettagli del perché stesse così male, spesso si rinchiudeva in sé stesso e quando lo faceva non permetteva a nessuno di entrare, quindi fui un'osservatrice passiva di fronte a quell'auto sabotaggio. Scrissi a Karen per informarla di ciò che stavo vivendo, forse lei avrebbe trovato un modo per risolvere la situazione, prese il primo volo e tornò subito, ero realmente preoccupata per la salute di Michael, in più, nelle sere in cui lo struccavo dopo le prove era sempre meno lucido, sbiascicava, diceva parole a caso, sconnesse tra loro. Nell'osservarlo quella sera riconobbi il trattenersi di Karen dal piangere, la accompagnai in bagno e fu lì e solo lì che scoppiò in lacrime.

-Temo per la sua salute, non lo vedo bene Katy- singhiozzò tra le mie braccia e piansi anch'io tra le sue, non l'avevo mai vista così sconvolta in vita mia e sapevo quanto Michael contasse per lei, quanto avessero fatto l'uno per l'altra, tornammo a tavola cercando di rimanere il più naturali possibile.

Lo osservai nella sua apparente serenità aiutare Prince a tagliare la sua bistecca, accarezzare la testa di Paris quando gli stringeva la mano, anche lei sembrava preoccupata, mentre Blanket spargeva la sua pappina per tutto il seggiolino. Rise di gusto quando si guardò il naso perché aveva del cibo sopra, era davvero buffo effettivamente e questo allentò un po' la tensione che io e Karen provavamo, quell'enorme macigno che stava schiacciando anche lei, non toccò cibo quella sera e Michael la rimproverò più volte.

-Ho voluto riunirmi a cena con voi stasera- disse nell'attesa del dolce -perché ho la sensazione che questa sia l'ultima cena di famiglia. Volevo solamente dirvi che sono molto felice e grato di avervi nella mia vita, per ringraziarvi e farvi sapere che non ho mai dato per scontato l'amore ricevuto da persone come voi, dei miei figli, che amo con tutto me stesso e perché sono convinto che è solo attraverso l'amore che possiamo sperare di cambiare il mondo. Con il mio tour spero che questo sia il messaggio che le persone, uscendo dall'O2, avranno impresso nella mente e nel proprio cuore.

Voglio mostrargli che l'unico modo che abbiamo per combattere l'odio è attraverso l'amore, l'intelligenza e la comprensione, bisogna sradicare radici che alcuni portano dentro di sé, per esperienze che li hanno improntati o solamente per ignoranza o disinformazione. Voglio che capiscano che molti di noi hanno subito sulla propria pelle il giudizio altrui- alzò lo sguardo forse ripensando al suo passato -ma voglio farli ragionare sul fatto che l'odio non si combatte con l'odio ma con l'intelligenza e l'informazione. Io ho imparato a conoscere queste persone e a trovare un punto d'incontro per instaurare un rapporto e affrontare un discorso, nonostante i loro pensieri così distanti dai miei e vi assicuro che non giudicarle non è stato facile. Dobbiamo cercare di diventare uomini liberi, nella mente e nell'animo. Ho pensato molto a questo, al fatto che sembra che il giudizio sia innato in noi, giudicare ci sembra lecito.

Nella società attuale invece dobbiamo sfruttare tutti i mezzi a disposizione per combattere l'odio e il pregiudizio mettendoci in prima persona a difesa di chi non può farlo o non ci riesce, è nostro compito e dovere preservare i diritti umani che non sono un'esclusiva di un solo colore ma di tutti i colori del mondo, abbiamo tutti un cuore che batte dentro al petto e sentiamo tutti la necessità di sentirci amati e tutelati nel poter vivere una vita in totale libertà e serenità.

Libertà di cui dovremmo godere tutti. Non dobbiamo mai dare nulla per scontato, l'empatia e l'amore sono qualcosa che va trasmesso per permetterci di vivere in un paese migliore, nel mondo che vorremmo per le persone che amiamo.- rimasi esterrefatta da quel discorso, dalle sue parole, dalla sua estrema bontà e dal modo profondo in cui comunicava con le persone nella speranza che anche loro fossero ulteriori portatori del suo insegnamento, della sua essenza, come il tronco di un arbusto i cui rami sono la sua estensione, che si espandono e diramano fino a comporre la magia di un albero.

Michael non voleva fare This Is It solo per mostrarsi un'ultima volta ai suoi fan o per la prima volta ai suoi figli, ma aveva bisogno di esprimersi nuovamente mostrando la vera natura del suo cuore con la speranza che altri milioni di persone facessero lo stesso, prendendo spunto dal suo spettacolo.

Era la sua missione personale, il far ragionare attraverso un messaggio improntato nella musica come era già successo con We are the world, Heal the World o Man in the mirror. Era qualcosa che andava oltre ogni aspettativa umana e pochi avevano colto il suo estremo bisogno di lasciare un'ulteriore segno, un lascito che le persone avrebbero dovuto scorgere per influenzare a loro volta altre vite umane. La sua sfida personale era quella di cambiare il modo di vivere e di pensare.

-Stai bene Katy?- chiese guardandomi, mi resi conto che lo stavo fissando da tempo mentre quei pensieri mi piombavano per la testa ma non potetti farne a meno.

Mi stavo innamorando dell'essenza di quell'uomo, della sua profonda conoscenza, intelligenza ed empatia. Mi stavo innamorando di una persona che avrei salutato di lì a pochi giorni, Karen voleva tornare per tentare di sistemare le cose, così avevp tempo fino al 30 giugno per tornare al mio vecchio impiego.

-Sì- dissi con un fil di voce, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e cercai di non mostrare la mia commozione nell'ascoltarlo, come si fa a rimanere impassibili quando un uomo ti mostra la sua anima e te la dona senza alcun timore? Michael mi piaceva realmente e forse per la prima volta nella mia vita avevo trovato un'anima affine alla mia, che mi comprendeva che mi completava che mi faceva venir voglia di diventare un essere umano migliore.

A quanti nella vita è capitato di trovare una persona del genere?


Nato per AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora