All You Need Is...

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-Che cosa ti ha fatto tornare in America e perdonarla?-

-Perdonarla?- alzò gli occhi per qualche istante, non rispose subito, ci pensò a lungo -C'è voluto tempo, tanto tempo. Mi sono rifugiato nei posti più remoti del pianeta, della mia anima per risollevarmi, è stata dura ma alla fine ho dovuto farlo, per i miei figli, loro sono stati la mia ancora di salvezza. Senza di loro, non so dove sarei ora, ma per un po' di tempo ho voluto allontanarmi dalle persone. Quando sei Michael Jackson tutti vogliono un pezzo di te- era vero, lo avevo visto con i miei occhi.

-Ad ogni modo sono venuto qui per dirti che vorrei che rimanessi, ma so che rifiuterai la mia offerta. Però pensaci ti prego, potresti truccare i ballerini per il tour, parlerei con i capi e ti farei avere subito un contratto se solo me lo permettessi- lo guardai, era serio e sapevo che lo voleva realmente, ma la paura si impadronì di me e cercai di trovare una risposta al più presto.

La risposta che mi avrebbe fatto soffrire meno, ero molto combattuta e il sol pensiero di lasciare quell'angolo di pace mi rattristava ma in cuor mio sapevo di avere delle priorità e la prima tra queste ero io, la mia felicità, la mia salute e non potevo permettermi di soffrire nuovamente.

-No Michael, ti ringrazio infinitamente, queste settimane insieme a te mi hanno cambiato letteralmente la vita, mi hai fatto riflettere molto e scoprire mondi nuovi attraverso la tua musica.

Le tue riflessioni e il tuo essere così fuori dall'ordinario, mi hanno mostrato un modo differente di osservare il mondo in cui viviamo, mi hanno dato speranza, gioia, tristezza e amore e per questo te ne sarò sempre grata- sospirai imbarazzata -ma so che se venissi con voi per me sarebbe la fine- dissi quella frase tutta d'un fiato senza neanche pensare alle conseguenze.

Lo vidi rattristarsi e irrigidirsi per le mie parole, sapevo che Michael avesse bisogno di persone che lo sostenessero in quel momento così difficile, ma se lo avessi fatto mi sarei persa e probabilmente avrei recato un danno anche a lui.

-In che senso?- chiese Michael alzando un sopracciglio, si morse dolcemente il labbro inferiore e mi sorrise con uno sguardo profondo, forse aveva capito, forse già lo sapeva.

-Nel senso che ho imparato, in queste settimane, ad amarti più di quanto mi sarei mai aspettata, non lo avevo programmato e per un attimo mi sono sentita persa, spaventa. È un affetto che va oltre l'amore dei romanzi non mi fraintendere, è un'amore che...- mi fermai per riprendere fiato -non lo so Michael, non te lo so spiegare- si alzò lentamente per sedersi di fianco a me sul letto, mi strinse la mano e il mio cuore iniziò ad accelerare, sentii un brivido percorrermi la schiena, il suo sguardo si fece ancora più intenso -se venissi con voi, rischierei di perdermi completamente e non posso permettermi di perdere il controllo della mia vita dopo tutto quello che ho fatto per conquistarla, capisci?- annuì dolcemente, il suo polpastrello sul palmo della mia mano formava lentamente dei piccoli cerchi provocandomi brividi fuori dal mondo.

Mi scostò una ciocca di capelli dal viso e appoggiò dolcemente la sua testa alla mia, riuscii a percepire il suono lieve del suo respiro, mi sembrò di sentire persino il battito del suo cuore per quanto eravamo vicini.

Se qualcuno ci avesse dipinti in quel momento, l'interpretazione del quadro sarebbe potuta essere quella di "due anime così distanti e così vicine da sorreggersi a vicenda".

Mi alzò il viso dolcemente con le sue grandi mani e mi sorrise, il cuore iniziò ad accelerare i battiti e mi sembrò stesse scoppiando dentro di me, finché le sue labbra morbide sfiorarono le mie dolcemente e fu lì che tutto svanì, ogni preoccupazione, la tristezza di un "no", del distacco, dell'addio, la salute precaria di Michael. Tutto svanì per lasciar posto a quel sentimento che ci riempie la vita, tutti i giorni, attraverso il suono che irradia nelle nostre giornate, attraverso tutto ciò che ci fa sentire liberi e vivi, amati e amatori, estimatori del più grande dono che ci è stato dato in vita, l'amore.

-Oh Katy- disse in un sussurro, gli accarezzai il viso, quel viso che avevo truccato e imparato a conoscere e ad amare per tutto quel tempo, il viso che molti avevano insultato e deriso, era bello, al di là di ogni significato di bellezza, Michael era davvero bello, oltre l'immaginario, perché quando ci si innamora di un corpo, con il passare del tempo la bellezza lascia posto ai segni del tempo, ma quando ci si innamora di un'anima, di un sorriso, della luce che una persona si porta dentro, allora lì diventa tutto un casino.

Non so come né il perchè ma accadde, non mi ero mai lasciata trasportare tanto da un essere umano, da un uomo, da un cliente che conoscevo appena, ma Michael aveva immensa capacità di farti entrare nel suo mondo, di farti volere con tutte le tue forze, di essere e diventare una persona migliore. Ti faceva credere in te stesso, ti faceva pensare, attraverso le sue parole, la sua aurea di estrema positività, di conoscerlo nel profondo anche se non era del tutto così, mi sentivo un'anima affine alla sua nel profondo, mi sentivo parte di un mondo che neanche conoscevo, perché non mi era mai interessato entrare nella vita di un'altra persona. Avevo avuto uomini, storielle fino ad allora, proprio perché entrare nella vita di un altro essere umano richiedeva un'enorme dispendio di energie, ma con Michael era diverso, era lui che ti dava l'energia e la voglia di alzarti al mattino e dare il meglio.

Si avvicinò a me e mi sussurrò nell'orecchio una parola che sapevo, per lui trasmetteva più di mille altre.

-Oh boy- mi fece sorridere.

Gli accarezzai la mano e cercai di alzarmi ma lui mi fermò, tremavo e il suo sguardo così profondo, così dolce demolì definitivamente ogni barriera che mi ero creata.

Passammo la notte insieme, non so come successe ma ero felice, nonostante tutto e assaporai ogni momento di quelle ore trascorse ad amarci, senza limiti né ostacoli.

Michael fu molto delicato, mi sussurrò parole dolci per tutto il tempo, mi disse che non aveva mai conosciuto una persona come me, con tutte le sue barriere da abbattere, da debellare e che nel profondo eravamo simili, fu intenso, una notte da romanzo rosa, romantico, profondo qualcosa che non potrò mai spiegare a parole.

-Non voglio che mi abbandoni- mi disse dopo aver fatto l'amore -ho un brutto presentimento- sembrò perso in pensieri negativi, gli accarezzai il braccio con i polpastrelli, mi sorrise -forse ho complicato tutto-

-Shh, io ci sarò sempre per te- gli sussurrai baciandogli la guancia -mi hai regalato un sogno e per questo te ne sarò sempre grata. Ma devo farlo Michael, me lo devo e te lo devo, potrei essere una distrazione per te e tu devi concentrarti sul tuo show e c'è Karen, non ti abbandonerà mai. Ma ti prometto che verrò ad un concerto a sorpresa. Sarò parte della calca di fan urlanti che non ti permettono di sentire la musica d'accompagnamento- sorrise divertito -mi hai davvero reso felice questa notte- nascosi il viso sul cuscino -non la dimenticherò mai e forse un giorno chissà, finiti i concerti avrai ancora tempo per un'amica di vecchia data- mi accarezzò la schiena e mi costrinse a guardarlo in viso.

-Sempre- mi baciò lievemente, mi addormentai tra le sue braccia e poche ore dopo quando mi svegliai, Michael non c'era era andato alle prove probabilmente, mi vestii velocemente e cercai Karen, ma non trovai nemmeno lei.


Nato per AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora