1 : TOSSARA intro

1.9K 35 11
                                    



Erano i giorni prima di un importante festival scolastico annuale. Non so se tutte le scuole abbiano o no eventi come questo, ma di sicuro sarebbe stato l'ennesimo anno in cui i ragazzi del terzo anno delle scuole superiori sarebbero stati molto impegnati. Essere tra i più grandi dell'istituto li rendeva responsabili di tutta l'organizzazione, dal palco allo staff, coordinati dagli adulti.

La stoffa bianca, rossa e verde decorava le porte insieme a migliaia di fiori colorati che erano stati scelti come tema dell'evento. Un gruppo di studenti del terzo anno erano impegnati a trasportare i materiali ed organizzare il lavoro con lo staff dello spettacolo.

Questo non era un piccolo evento di provincia alla quale sarebbero venuti ad assistere persone importanti.

Questo non era l'evento sportivo più importante per la carriera degli studenti.

Ma questo...

Era l'evento di Natale. Organizzato unicamente per gli studenti ed i professori.

È complicato...


"Bar!!! Maledetto, sbrigati a finire, dobbiamo provare l'entrata sul palco!" La voce del responsabile del gruppo gridò a Sarawut di fare in fretta a finire di sistemare le decorazioni di fronte al palco. Il ragazzo sentendosi chiamare si girò e mostrò i denti prima di borbottare a lungo.

"Per colpa tua Deen! Guarda quanta stoffa, dannazione! Hai preso tutta questa stoffa sapendo che c'ero solo io a doverla sistemare!!! E sono anche l'unico a dover presentare l'evento insieme ai phi. Ed ancora, sono sempre l'unico a dover andare agli allenamenti di nuoto. Tu ancora non hai preparato neanche una cosa ed hai il coraggio di dire a me di sbrigarmi! Mandami qualcuno ad aiutarmi invece!"

"Bar, sembri più dolce di come sei amico mio. Tutti sono impegnati a portare qualcosa" disse indicando con lo sguardo i loro amici che lavoravano nell'auditorium.

"Forza, ho quasi finito. Di ai phi di aspettare un'altra mezz'ora prima delle prove" disse Bar girandosi verso Deen.

"Eh.. Ohi! Ehi quei ragazzini che stanno facendo? Non vedono dove stanno andando? Hanno intenzione di morire? Venite qui!!" Deen gridò facendo segni ai tre ragazzi che sembravano essersi persi. Camminarono verso il palco guardandosi attorno, i loro occhi brillavano come se avessero trovato qualcosa.

A Bar non interessavano quei bambini, ma sospirò di fronte alla pigrizia del loro capo gruppo.

Sapeva cosa stava per fare...

Va bene, ma non mettermi nei guai...

"Andate a dire a P'View che le prove inizieranno dopo che Bar avrà finito. Non prima di mezz'ora. Capito?" ordinò Deen ai tre ragazzi che si guardavano spaesati, ma sembravano aver capito. Bar diede un'occhiata veloce ai ragazzini e mormorò a bassa voce: L'avevo detto.

"Tu gliel'hai ordinato, ma loro sanno chi è P'View?" disse Bar mentre le mani intrecciavano del fil di ferro.

"P'View è molto bella. Come quelle presentatrici di un tempo. (non sono sicura di questa traduzione, parla di un qualcosa della loro tv che non riesco a trovare riferimenti. L'ho adattato per dargli un senso)" " spiegò Deen ai ragazzi.

"Si" disse il ragazzo vicino.

"E cosa gli dovete dire?"

"Che P'View potrà provare tra mezz'ora quando Bar avrà finito" ripete diligentemente il ragazzino con gli occhiali.

"Bravissimo. Oltre ad essere carino sei anche intelligente."

"Non disturbarti Phi" rispose quello più silenzioso.

"Ohi! Che geloso. Come fai ad avere un ragazzo al primo anno? Io sono al terzo e non ho nessuno." disse Deen senza prestare particolare attenzione. Ma guardando il ragazzino, si non riusciva a non guardarlo, non si direbbe che era fidanzato con l'altro più piccolo.

Lasciamo stare.

"Noi andiamo phi. Faremo come ci hai detto" disse l'altro ragazzo.

"Ahi!!!" la dolce voce di Bar risuonò alta. Deen si girò in fretta a guardare il suo amico, ma non così in fretta come il bambino magrolino. Prese la mano del ragazzo e la osservò attentamente.

"Che è successo?" chiese il ragazzo.

"Le forbici per tagliare il fil di ferro... Come mi sono tagliato?" il borbottio del suo amico si fece più alto.

"Maledetto! Sbrigati a medicarti! Vai!!" disse Deen.

"Ma mi manca poco, ho quasi fatto!" protestò Bar.

"Non puoi continuare Phi" disse il ragazzino magro con le dita sottili.

"Non mi fa così male. Non preoccuparti."

"No... la stoffa è bianca, così la farai diventare rossa."

Ma che vuoi ragazzino?!

Bar avrebbe voluto gridare quelle parole contro quella faccia delicata. Ma lasciò perdere e si calmò.

Da ieri fino ad oggi la sfortuna non faceva che perseguitare il ragazzo di nome Sarawut. A partire dal dover sistemare le decorazioni da solo, ferendosi, per passare al dover presentare l'evento e finire con il dover stare a bordo piscina per le competizioni di nuoto.



Il giorno di Natale...

La mattina era impazzito con il trucco per presentare l'evento, poi si era dovuto lavare faccia e gli occhi per il nuoto.

La scuola aveva davvero intenzione di sfruttare completamente quel Sarawut.

Quella sera un gruppo di studenti delle superiori si fermò alla piscina universitaria che era vicina alla loro scuola. Gli occhi del ragazzino più alto non si staccavano dal ragazzo moro che stava per gareggiare con molte altre persone e sospirava annoiato.

"Quello è il phi che ieri era occupato con le decorazioni?" chiese Beam ai suoi amici che erano di fianco a lui.

"Eeeh... come farà a nuotare? Si era fatto male alla mano" rispose il più piccolo

"Ah! E questo qui non gli stacca gli occhi di dosso. Perchè? Perchè la sua pelle è chiara?" Beam prese in giro l'amico accanto a se, che continuava a fissare la piscina senza battere ciglio.

"Mh... bianca"



E questo è ciò che accadde 6 anni fa. Diciamo pure che tutto iniziò da lì, o no. Ripensandoci, non conoscevano neanche i loro nomi.



Università K.

"Posso corteggiarti?" disse il ragazzo sorridendo.

Sollevò la mano poggiandola dietro al collo mentre l'altra persona aprì la bocca a disagio. Si girò a guardare i suoi amici che avevano la bocca spalancata, più della sua. Li guardò uno ad uno chiedendo chi avesse intenzione di corteggiare il ragazzo. Gli amici strinsero le labbra sbattendo gli occhi ripetutamente.  

"Corteggiare chi?" Quando non ricevette nessuna risposta dai suoi amici, si girò nuovamente a parlare con il ragazzino che era in piedi di fronte a lui.

"Posso corteggiarti, phi?" disse ancora una volta sfoggiando il suo sorriso più dolce.

"Corteggiare?....Me?"

"Si. Corteggiare te, Phi"

"......"

"Mi piaci davvero."

Mi piaci dal nostro primo incontro.

Mi piaci da così tanto tempo.

TOSSARADove le storie prendono vita. Scoprilo ora