capitolo 6

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James
Stavo camminando tranquillamente in giro per la tana, quando ad un certo punto sentii urlare il mio nome da una Dominique piuttosto arrabbiata. -JAMES SIRIUS POTTER COME HAI OSATO!Potevi dirmelo prima visto che lo sapevi! MA NO! Il grande James ha preferito che me lo dicesse Lorcan! VIENI SUBITO QUI POTTER!- Allarmato mi misi subito a correre per tutta la casa, in cerca di un nascondiglio. L'unica persona che trovai fu Scorpius, intento a bere un po' di succo di zucca. -ehi Scorp, grazie dell'aiuto bello, ma non ho tempo per le spiegazioni- dissi acchiappandolo e spingendolo verso Rose, facendolo cadere a terra e impedendo a Domi di raggiungermi.  Per mia fortuna gli rovesciò pure del succo di zucca addosso, così si mise a discutere pure con lui, prima di continuare a rincorrermi. Sorpassai la camera dei nonni, e rallentai il passo. In quel labirinto di corridoi non sarebbe mai riuscita a trovarmi. Ovviamente mi sbagliai e appena chiusi la porta della camera di zio Percy, l'unica in cui nessuno andava mai, me la ritrovai davanti, con le braccia incrociate e l'espressione più minacciosa che avessi mai visto.

Rose
Domi è impazzita. Ha trovato James e ormai stanno urlando da più di mezz'ora. Ormai non ce la fa più nessuno, quindi vado in camera dello zio, la prendo per un braccio e la trascino giù per tutte le scale della Tana mentre lei continua a maledire James in francese. Quando poi arriviamo in camera mia non c'è la faccio più e quindi gli urlo in faccia interrompendo la sua riflessione ad alta voce. -Domi mi puoi ascoltare per un secondo?! Stasera a cena io ho invitato anche i signori Malfoy. Non l'ho detto a nessuno, nemmeno a Scorpius. Solo nonna Molly lo sa, dovevo avere il suo permesso per invitarli. Devi aiutarmi, non vorrei che la cena prendesse una brutta piega. Mi darai una mano, vero?- Non mi interessavano i suoi problemi con James. Per una volta ero io ad avere bisogno di aiuto e non avevo la minima intenzione di cambiare discorso. Fortunatamente nemmeno lei voleva più pensare a James e mi assicurò che mi avrebbe aiutata nel caso zio Ron fosse andato in escandescenza durante la cena. La nostra conversazione fu però interrotta dal suono del campanello, e dopo un veloce calcolo capii che era il turno di Fred ad aprire la porta. È così che funziona in casa nostra, puoi anche essere in soffitta, ma se è il tuo turno di aprirla e non lo fai, gli ospiti aspetteranno fuori finché non arrivi, perché nessun altro lo farà al suo posto. Per evitare di scatenare il panico fin da subito corsi verso la porta di casa, buttai a terra Lucy e nel passare accanto alla cucina spintonai Albus. Arrivai sulla porta in pigiama, con un enorme sorriso sulle labbra e i capelli scompigliati. Draco mi squadrò per qualche secondo, poi invitai la coppia ad accomodarsi. Dietro di me era appena arrivato Scorpius che ci guardava come se fossimo degli alieni. Gli diedi un pizzicotto sul braccio e lui portò i suoi genitori in cucina guardandomi male.
Velocemente iniziai a correre verso papà, che si stava già abbuffando di qualsiasi cosa presente sul tavolo. Non feci in tempo a chiamarlo che il signor Malfoy, si sedette davanti a lui. Gli sputò in faccia le verdure che stava mangiando e lo guardò con faccia sbalordita. Lo indicò con un dito, e chiese a tutto il tavolo chi si fosse permesso di invitarlo ad una cena di famiglia, usando le sue parole. Alzai lentamente la mano e gli risposi timidamente. -Li ho invitati io,in fondo sono i genitori del mio ragazzo e visto che questa è anche casa mia, non mi sono fatta problemi a invitarli a cena-
In fondo al tavolo vedevo Dominique che mi incoraggiava a continuare il discorso e accanto a lei la piccola Jolí che guardava a bocca aperta i signori Malfoy. Papà non disse nulla per il resto della cena, mentre la mamma e Astoria parlavano tranquillamente.

Dominique
Stavo per alzarmi e andare via, poiché la cena era finita, quando zia Ginny disse: - -James , Domi! Tornate a tavola, io e Fleur dobbiamo parlarvi di una cosa molto importante. Visto che ancora siete gli unici che hanno finito la scuola e vivono ancora a casa, abbiamo pensato di prendervi un appartamento nella Londra Babbana, in cui andare a vivere con Jolí finché non avrete trovato una sistemazione. Ti prego Domi, accetta, non c'è la faccio più ad avere lui in casa!- disse  indicando Jaimie. Avrei tanto voluto dire di no, ma tanto  zia Ginny non me lo avrebbe permesso, quindi feci cenno di sì con la testa, presi in braccio Jolí e ci smaterializzammo a casa. Lei mi guardò con i suoi occhioni azzurri, come a chiedermi cos'era successo in quella bizzarra cena e poco dopo si addormentò. Non volevo andare a vivere con James, ma non avevo scelta.

Ciao!!!
Scusate tantissimo per il ritardo, il prossimo capitolo lo posterò mercoledì, spero di riuscire a farlo un po' più lungo ed interessante. Questo capitolo mi ha aiutato a farlo una mia amica, Giulia_0402 Grazie mille! 😘
Bye, Domi 💕🤍

Jaminique - Odore di lavanda Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora