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-Vada via, non abbiamo più bisogno del suo aiuto-
Furono le prime parole che sentirono i tre giovani quando la porta fu aperta, subito dopo videro la donna, che solitamente faceva da madre praticamente ai due fratelli, andare via.
-Ci vediamo ragazzi, statemi bene- disse solo prima di sparire per le stradine della città.
-A-Arrivederci?- non capiva il biondo e ancor meno l'argenteo, l'unica cosa certa era che ci fosse il signor Blaze nella dimora data la voce sentita poco prima.

-Papà!- urlò saltando anche su di lui per farsi prendere in braccio.
-Ciao piccola, ciao Axel- salutò i suoi figli, la prima in modo dolce accarezzandole la testa, il secondo con un tono un po' più apatico, quasi non gli importasse di lui.
-Ciao- replicò l'attaccante, con lo stesso tono del padre, si notava che tra loro non andava tutto bene.
-Salve, io sono un amico di suo figlio- disse in modo molto cordiale Shawn.
-Era ora che avessi un amico, comunque devo andare a lavoro, ci pensi tu al pranzo?- domandò al figlio, che rimase un po' sorpreso a quell'affermazione.
-Ma papà e Cindy? Come mai è andata via?-
-Non abbiamo più bisogno di lei, ormai sei grande e devi iniziare a prenderti cura di te e tua sorella- affermò avvicinandosi alla porta d'ingresso.
Il numero 10 strinse i pugni e inizio ad irritarsi, tutto sommato dovette rimanere calmo per evitare un litigio -Va bene, solo che oggi è un po' tardi e Julia ha fame, dovevo anche stendere, non ho tempo per...lascia stare, buon lavoro- provò a protestare ma, non ce la fece.
-A più tardi- concluse il padre.
-Vai già via? Va bene, a dopo papà, buon lavoro!-
-Arrivederci- salutò infine il numero 9.

Si vedeva che il più grande si fosse innervosito, anche molto.
Con passo deciso si recò in cucina seguito dalla sorella e dall'amico.
-Devo cucinare, stendere e poi passare l'aspirapolvere, ma non posso far mangiare Julia alle due- bisbigliò mentre posava il suo zaino su una sedia.
-Ehi Ax, se vuoi posso cucinare io qualcosa per pranzo, basta che mi dici dove posso trovare le pentole e il resto- propose avvicinandosi a lui.
-Non voglio scomodarti, infondo ti ho invitato io- sapeva bene che un aiuto faceva al caso suo, però...
-Insisto, della pasta va bene?-
-Fratellone ho fame, quando arriva Cindy?- chiese la piccola mentre si avvicinava ai due.
-Per oggi cucinerò io, la pasta al sugo ti piace?- si abbassò al livello di Julia accarezzandole la testa.
-Certo che va bene! Tra quanto mangiamo?-
-Dammi circa dieci minuti, per il momento puoi fare un disegno se vuoi-
-Va bene-

Fu così che Shawn si fece dire dove trovare la pentola, la pasta, il sugo eccetera, per cucinare mentre il bomber di fuoco stendeva i panni e Julia disegnava tranquillamente a tavola.
In casa c'era silenzio, ma di quelli piacevoli, ognuno faceva quello che doveva fare e con i propri pensieri per la testa.

"Perchè proprio oggi che c'è qua Shawn doveva succedere questo casino? Domani? Stasera? Non è possibile! Per di più ha mandato via Cindy, l'unico aiuto che ci serviva davvero..." questi erano i pensieri di Axel.

"Perchè si è comportato così il signor. Blaze? Non ce n'era motivo. Vorrei poter fare qualcosa di più per loro due, non è bello ritrovarsi soli con un peso del genere addosso, di sicuro io li aiuterò molto" questi invece erano quelli di Shawn mentre cucinava il pranzo.

Tra una cosa e l'altra alla fine si trovarono tutti e tre a tavola dieci minuti dopo, con dell'ottima pasta al sugo bella fumante già sul tavolo, pronta per essere gustata.
-Grazie Shawn, non volevo farti scomodare- disse mortificato il biondo.
-Ma figurati, è stato un piacere- affermò.
-Buon appetito- dissero infine all'unisono i tre.

Dopo qualche parola una domanda sorse alla piccola, che non esitò a chiedere:
-Shawn, tu sei figlio unico?- era una semplice domanda fatta da una bambina per curiosità, non c'era motivo di agitarsi; eppure al maggiore venne un po' d'ansia, sapeva che quello fosse un argomento tabù, però alla fine l'albino rimase tranquillo, quindi non c'era bisogno di allarmarsi.
-Ora sì, una volta invece avevo un gemello- rispose tranquillo.
-Ah sì? E come si chiama? Com'è fatto?-
-Julia, non sono cose che ti riguardano- la riprese il fratello.
-Tranquillo Ax, rispondo con piacere, allora si chiamava Aiden, aveva i capelli arancioni e li aveva sempre rivolti verso l'alto, gli occhi erano come i miei, portava sempre una sciarpa al collo e il suo carattere faceva ammattire sempre i nostri genitori, era impulsivo e irrequieto, era molto, forse anche troppo diretto e giocava a calcio con me, se non segnava si arrabbiava un sacco, ma comunque ci riprovava finché non ci riusciva- lo descrisse con la nostalgia nel cuore e l'allegria nel tono, infondo a lui piaceva parlare di lui, era come avercelo accanto.
-Wow, adesso dov'è?- a questa domanda gli occhi del giovane assunsero una sfumatura triste.
-Beh, purtroppo non qua con me, bensì lassù in cielo, però è sempre vicino a me- quella che sembrava la frase più difficile da dire si rivelò semplice da pronunciare.
-Insieme alla mia mamma- rimase sorpreso dalla affermazione della piccola, non sapeva che la madre del suo amico fosse morta, anche se effettivamente non l'aveva ancora vista e tanto meno ne aveva sentito parlare.
-Di sicuro mio fratello starà combinando qualche guaio e i miei cercheranno di riprenderlo mentre tua madre si farà qualche risata- affermò sorridendo.
-Anche i tuoi genitori sono lassù? Quindi sei solo in teoria...che brutto, ma tanto hai il mio fratellone che ti vuole tanto bene, mi sembra di averglielo sentito dire l'altro giorno- dopo questa frase Shawn riprese quel suo colorito rosso peperone che assumeva in situazioni come queste.
-N-No, devi aver sentito male, cioè- nemmeno più riusciva a parlare mentre Axel ancora realizzava la frase detta dalla sorella.
-Julia, non devi inventarti le cose, soprattutto perchè io non l'ho mai detto- la rimproverò con il suo solito tono tranquillo, come se non avesse davvero sentito quella frase, e invece gli era arrivata forte e chiara alle orecchie, così iniziò a chiedersi una cosa: "Lui voleva bene a Shawn?".
Chi lo sa.
-Scusa fratellone-

Dopo questo piccolo intoppo finirono il pranzo in tutta tranquillità, i due più grandi sparecchiarono e la più piccola andò nella sua stanza a finire un disegno, come aveva detto lei, sempre tutto in silenzio, che ormai dominava sempre quando c'erano i nostri protagonisti nella stessa stanza.

-Mi spiace per le domande di Julia- spezzò il silenzio.
-Tranquillo, non mi è costato nulla rispondere, più che altro io non sapevo di tua madre, mi spiace- disse mentre asciugava un piatto appena lavato dall'altro che si fermò a guardare, di solito odiava le perone che dicono "mi spiace" a tutto; però il suo era diverso, il suo era sentito, sincero e in un certo senso triste, infondo lui già aveva perso la sua di madre quindi sapeva cosa volesse dire.
-Perchè mi fissi?- chiese notando il persistente sguardo dell'attaccante addosso.
-Niente- riprese a lavare le stoviglie, che venivano poi asciugate dal difensore.

-Tu sai la risposta alla terza domanda?- chiese Axel.
-Certo, è la C- ottenne come risposta.
Si erano messi a fare i compiti dopo aver sistemato due cose in casa, stavano facendo storia dove c'erano delle domande a crocette da fare, ovviamente Shawn le svolse tutte in fretta, il biondo invece ci mise qualche minuto in più.
Passarono poi a matematica, poi presero due minuti di pausa.

-Shawn!!! Ti ho fatto un disegno! Anzi due, uno è per entrambi!- esclamò Julia correndo in cucina dai ragazzi.
-Tieni!- il primo disegno ritraeva il sottoscritto in cucina, mentre preparava il pranzo, nell'altro c'erano lui e Axel messi vicini che sorridevano, arrossì leggermente.
-Grazie, sono bellissimi- li osservò per qualche secondo, poi le sorrise facendole una carezza sulla testolina come suo solito, dopo di che lei torno nella sua stanza.
Il numero 9 diede ancora un'occhiata al disegno dove c'erano entrambi e solo in quel momento notò un particolare: le mani di Axel e Shawn erano intrecciate.
Egli diventò nuovamente rosso mentre sbarrava gli occhi.
-Che succede? Fammi vedere i disegni- dopo di che li prese e sbarrò pure lui gli occhi nel notare quel particolare.
-Julia! Vieni qui!-








Angolo magico delle meraviglie!

Lo so, nessuno si aspettava un aggiornamento così presto, nemmeno io a dire il vero.
Spero che sia stato di vostro gradimento.
Julia è una di noi, anche lei ossessionata da quei due! Ye!
Eh niente, bye!

𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 || GoufubuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora