Guarda che ora è e tienilo bene a mente o segnatelo (se vuoi anche nei commenti)!
-Dobbiamo parlare- furono queste le parole di Caleb non appena finirono le lezioni.
Ebbene sì, erano passate tre ore da quando Shawn vide il disegno di Axel e Axel penso che i suoi occhi fossero molto belli; ora era il momento di tornare a casa e proprio quando l'albino stava per fare la strada di casa affiancato dall'attaccante, Caleb gli si parò davanti dicendogli quelle parole.-Emh, va bene, ci sentiamo poi Ax, va bene?- disse voltandosi verso il biondo.
-Mh mh, a dopo- annuì e continuò la strada verso casa da solo.
-Andiamo verso casa mia, vieni- lo prese per il polso e iniziò a camminare a passo svelto verso casa sua, dalla parte opposta rispetto a quella del più piccolo.
-Cosa volevi dirmi?- domandò Shawn mentre percorrevano quei vuoti marciapiedi all'una del pomeriggio, ormai gli aveva lasciato il polso e aveva anche diminuito la velocità, ma sembrava comunque molto turbato e agitato.
-Cosa ti è preso? In questi giorni non hai minimamente considerato me, Xavier e Jordan se non agli allenamenti; te ne stai sempre con quel biondone là, quell'apatico, non capisco perché...per di più ieri al telefono avevi la voce tremante, chissà quanto hai pianto. Oggi sei arrivato un'ora dopo a scuola, non ti eri svegliato vero? Però in quei momenti non c'era Axel a consolarti, non c'è mai stato, perché ora si?- finito io suo discorso chiunque gli avrebbe dato ragione a primo impatto.
Eppure vi ricordate quella sua chiacchierata con Xavier e Jordan?
Questa qui:-Vi devo dire una cosa importante-
-Dicci pure-
-Ditemi che non solo io ho notato che a pranzo il lupetto ha mangiato più del solito-
-Quindi anche tu te ne sei accorto?-
-Non è che la presenza di Axel ha cambiato qualcosa?-
-Ho avuto la stessa idea-
-Non lo so-
-Forse però se Axel dovesse diventare importante per Shawn, magari potrebbe aiutarlo come noi non abbiamo saputo fare-
-L'unico modo per scoprirlo è provare-
-Dici che dovremmo cercare di farli avvicinare?-
-Forse-
-Siamo sicuri che Shawn sia d'accordo? Insomma magari lui non vuole-
-Di questo ne dovremmo parlare con lui ,ma non ora, per adesso lasciamo che le cose vadano come devono andare- e così concluse il discorso.Ora ricordate?
-L'avete detto voi...- sussurrò al ricordo di quella chiacchierata.
-Cosa?-
-Tu, Xavier e Jordan avete parlato di me e della mia relazione sociale con Axel, l'avete fatto al ritiro di una settimana, vi avevo sentito...- concluse a testa bassa lasciando l'altro di sasso.
Davvero lo sapeva?
-Siete stati voi a decidere cosa fosse meglio per me, così ho deciso io di avvicinarmi ad Axel senza il vostro "incoraggiamento" e non ho sbagliato, anzi, credo che sia stato meglio così- continuava a tenere la testa bassa e a bisbigliare, lasciando sempre più di stucco il castano.
-Mi sto sbagliando? Voglio sapere solo una cosa, perché?- domandò alzando la testa.
Il suo sguardo spento come sempre su un colpo al cuore per Caleb.
-L'abbiamo fatto per te, per il tuo bene, non volevamo fare le persone cattive- spiegò avvicinandosi un po' all'altro, continuando a guardarlo.
-Ah ok, allora va bene, posso capire- sfoggiando uno dei suoi sorrisi.
Davvero per lui era finita lì la questione? Dando palesemente ragione al castano? Ma infondo parliamo pur sempre di Shawn, un pacifista, sempre calmo e con la quale chiunque faticherebbe a litigare.Anche questo sorprese il più grande, che rimase ancora in silenzio, fino a quando venne abbracciato dal minore.
Ricambiò la stretta pensando di aver risolto tutto tra loro, ora era tornato tutto come prima; però Axel continuava ad esserci, no? Questo avrebbe inficiato? Oppure no?-Ora vado a casa, ci sentiamo poi Cal- sciolse l'abbraccio e si mise a correre verso casa.
-A dopo Shawn...- era ancora scioccato per quello appena accaduto, ad un certo punto mentre parlavano credeva che l'amico fosse sul punto di scoppiare e iniziare a piangere ed urlare; invece no, aveva mantenuto quella sua tipica calma senza fare nulla che fosse arrabbiarsi, urlare eccetera eccetera.
Detta così sembrava che l'albino non avesse mai crisi di pianto, dove urlava e si dimenava, sembrava perennemente tranquillo e senza una sorta di "punto di rottura".
Invece lui ce l'aveva, era ancora lontano dal momento in cui avrebbe subito quella "rottura", ma sarebbe arrivato il momento, per forza; non poteva tirare avanti così in eterno, però forse qualcuno sarebbe stato vicino a lui in quell'attimo, ma chi?
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𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 || Goufubu
FanficQuesta storia dovrebbe essere in revisione, ma non lo è manco per il cabbo :) E se proprio nel momento in cui Shawn si trovasse sull'orlo della disperazione, ad un passo dal collasso, cambiasse qualcosa? E se proprio quando Axel stesse per sprofonda...