-Basta che vai da lui e gliene chiedi uno, semplice-
-Non potrei mai, non mi sembra il caso e poi non ce la farei-
Avevano iniziato così il discorso Caleb e Shawn appena suonò la campanella dell'intervallo; discutevano ancora su quel bacio sulla fronte che aveva ricevuto il minore al mattino.
-E invece si, guarda- stavano tranquillamente camminando per il corridoio come tutti, quando il castano bloccò il suo ragazzo che passava di lì per caso.
-Jude, bacio sulla fronte- disse non appena lo fermò.
-Cosa? Vabbè ok- rimase un po' perplesso, ma comunque lo fece.
-Grazie, visto è facile- ringraziò il fidanzato poi si girò verso l'amico.
La cosa peggiore in tutto quello era che con Jude c'era anche Axel, che aveva assistito a tutto.
-A-Andiamo Cal, muoviti- abbassò lo sguardo e tirò dritto.
-Si si, no aspetta, non volevi chiedere quella cosa?- gli chiese alzando un pochino la voce siccome l'amico era già più avanti di qualche metro.
-Nemmeno morto!- rispose continuando a camminare.
Il crestone lo stava per raggiungere, ma la voce del rasta lo bloccò.
-Cose doveva chiedere?-
-Niente di che, solo una cosa ad Axel- e dopo quella frase notò subito la presenza del biondo, maledicendosi da solo.
-Ah, ciao Axel, io vado- aumentò subito il passo per poter affiancare Shawn, sparendo poi insieme tra la folla di persone presente in corridoio.
-Non mi ha notato nessuno- disse Mark deluso, siccome c'era anche lui nel gruppo, ma non l'aveva visto nessuno.
-Shawn non mi ha salutato- sussurrò flebilmente Axel.
-A dire così sembrate dei depressi, andiamo su- il ragazzo con il mantello decise bene di prenderli per le braccia e continuare a camminare.Tutti dovettero tornare in classe alla fine della ricreazione.
Caleb ghignava già da qualche minuto e Shawn non ne capiva il motivo.
-Perché hai quel ghigno sulla faccia?- gli chiese mentre entravano in classe.
-Guarda davanti a te- disse.
Il minore si voltò, era sulla soglia della porta della classe, e nemmeno lui sapeva come, ma si ritrovò di fronte Axel e non solo lui davanti ma anche le sue labbra calde e morbide sulla sua fronte.
Fu come paralizzato e senza nemmeno accorgersene era già tutto rosso e iniziò a sentirsi...bene? Si, bene, felice e rilassato; quell'unico contatto era riuscito a dargli quel senso di pace momentanea che gli serviva, eppure dopo nemmeno due o tre secondi lo respinse via, staccandoselo di dosso, forse preso dall'imbarazzo o dall'agitazione.
-P-Perché l'hai fatto?- chiese con la testa bassa mentre si spostava per far entrare tutti nella classe, ovviamente nessuno oltre a Caleb aveva visto la scena.
-Non lo so, ecco, sei carino- iniziò parendo in imbarazzo anche lui -potresti piacermi diciamo, non saprei- provò a spiegarsi meglio che poteva, mentre si sedevano ai banchi.
-Cosa vuol dire "potrei", "diciamo", "non lo so"?- chiese con un tono irritato, per niente adatto a lui.
-Quello che ho detto, tutto qui- affermò tranquillo mente ancora il professore non c'era.
-Come puoi anche solo pensare che ti piaccia qualcuno della quale non sai nulla? Non sai niente di me, niente! Non sai del mio passato, non sai delle mie crisi, non sai nulla, non sei nulla! Non sei nulla per me!- esclamò con tono più alto del normale per poi buttare nel suo zaino le due cose che aveva sul banco e uscire dalla classe correndo.
Ora, le parole di Shawn non erano giunte a tutti, diciamo solo a Caleb, Jude e Xavier, gli unici attenti alla situazione e in quel momento l'unico desiderio del castano era di picchiare a sangue il biondo; mentre la scena del giovane ragazzo che correva via, bene o male l'avevano vista tutti.
-Buong- Froste? Dove va?- chiese il professore mentre il ragazzo gli era andato a sbattere addosso.
-Mi scusi- poi aveva ripreso a correre via.
-Shawn!- esclamò Axel mentre si alzava, pronto a correre dietro al sopracitato.
-Blaze, stia seduto, voglio sapere cos'ha detto al signorino Froste per farlo andare via in questo modo- esordì sedendosi alla cattedra, in tanto Caleb ribolliva di rabbia e il resto della classe era alquanto sorpresa e confusa.
-N-Niente, cioè—
-L'ha offeso, ora posso andare da Froste?!- spiegò Stonewall irrequieto.
-Offeso? E come?- domandò ancora il professore, con tutta la calma del mondo.
-Aah! Vaffanculo- dopodiché Caleb uscì correndo dalla classe mentre dentro Axel si scatenava un uragano di emozioni.
-Blaze, domani voglio assolutamente che si impegni per risolvere la questione con Froste, ora facciamo lezione-
Il biondo annuì debolmente, lasciando la classe stupita siccome Axel Blaze non aveva nemmeno risposto al professore, non aveva obbiettato, niente di tutto ciò; aveva solo annuito, sembrando leggermente triste e desolato, ma dentro di sé c'era molto di più; era arrabbiato con se stesso, scioccato dalla reazione dell'albino, deluso da se stesso, preoccupato per Shawn e tanto altro.
-Ma Stonewall?- domandò Nathan al professore.
-Sono molto amici lui e Froste, saprà come aiutarlo meglio di tutti qua dentro- spiegò iniziando poi la solita noiosa lezione, che tutti, ad eccezione di Axel che a quella frase aveva sgranato gli occhi rattristandosi notevolmente.
"È vero, io non sono abbastanza suo amico, non sono nessuno, Caleb invece è il suo migliore amico..." pensò prima di mettersi a scrivere qualcosa su di un foglio.
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𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 || Goufubu
FanficQuesta storia dovrebbe essere in revisione, ma non lo è manco per il cabbo :) E se proprio nel momento in cui Shawn si trovasse sull'orlo della disperazione, ad un passo dal collasso, cambiasse qualcosa? E se proprio quando Axel stesse per sprofonda...