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Il telefono del signor. Blaze suonò, interrompendo il momento.
-Pronto?...Si si...come?! Arrivò subito!- la chiamata finì subito dopo, attirando l'attenzione degli altri tre.
-Ragazzi, scusate ma ho avuto un contrattempo a lavoro, devo andare di corsa- disse mettendosi la giacca.
-Rimango io con Jul— il biondo non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che venne interrotto.
-No no, sicuramente adesso dovrai accompagnare lui a casa e rischieresti di lasciare tua sorella da sola per troppo tempo, piccola mettiti la giacca e le scarpe, ti porto a casa di una qualsiasi tua amica- disse frettoloso e in ansia.
La piccola Julia, non capendo nulla, si vestì confusa e raggiunse il padre.
-Bene, noi andiamo, ma muovetevi anche voi che poi fa tardi, torneremo domani mattina, ciao- prese in braccio la figlia, sempre più confusa e uscì di casa.
-Cosa...cosa sarebbe appena successo?- chiese l'albino sorpreso dal gesto del signor. Blaze.
-N-Non lo so, ma sarebbe meglio non farsi domande- rispose Axel sorpreso quanto il fidanzato.
-Ti porto a casa?- chiese dispiaciuto; fosse stato per lui l'avrebbe tenuto lì con sé.
-A dire il vero cadendo prima mi sono fatto male alla gamba, ti spiace se resto?- confessò arrossendo al pensiero che avrebbe potuto passare una notte con il suo ragazzo.
-Ma resta quanto vuoi- lo prese di nuovo a mo di sposa dirigendosi verso la sua stanza.
-Dove stiamo andando?-
-Nella mia stanza, mio padre ha detto che torna domani e io non perdo questo genere di occasioni- fece un sorriso perverso.
-Ah ok, no aspetta cosa?! Axel no—
La porta della stanza del biondo si chiuse.

Appena entrati nella stanza, il maggiore, appoggiò il minore sul suo letto e, mettendosi a cavalcioni su di lui, prese a baciarlo con baci molto intensi e vogliosi.
-A-Ax...mi fa m-male la g-gamba, smettila- provò a dire sussurrando, invano.
-Ma a te sta piacendo- sorrise perversamente riprendendo, sta volta portò anche una delle sue mani sotto alla maglietta del più piccolo, prendendo a stuzzicargli un capezzolo.
-Ahh- gemette lui.
-A-Axel...no...- non sarebbe suonato convincente a nessuno quel tono.
-Mhm, ma a te piace- disse baciandogli il collo e lasciando qualche segno viola qua e là.
-N-No aahh!- gemette non appena sentì che qualcosa di bagnato gli stava leccando il capezzolo.
-Continuo?- chiese e senza attendere risposta gli levò la maglietta.
-Mhm, ancora- sussurrò l'albino arrossendo.
-Oh si che continuo- si fiondò nuovamente su di lui baciandolo con foga e sfregando la sua intimità con quella del ragazzo.
-Mhm aah!- con quei versi faceva eccitare, e non poco, il biondo.
-Vorresti far fare tutto a me?- domandò dopo un bacio intenso, aveva anche un rivolo di saliva sulle labbra.
-Oh no- improvvisamente comparve un'espressione sicura sul suo volto e in un gesto secco prese il lembo della maglia del fidanzato, che finì sul pavimento come la sua, poi afferrò la faccia del maggiore e ci fiondò sopra le labbra.
Axel arrossì sorpreso, ma non perse l'occasione e le sue mani ripresero a vagare sul petto nudo del fidanzato.
Tra un bacio e l'altro, Shawn, sbottonò i pantaloni del biondo, cercando di sfilarglieli.
-Intraprendente il ragazzo, eh-
-Eccome-
I pantaloni di Blaze riuscirono a finire a terra, ma quelli di Froste non fecero una fine migliore, difatti anche i suoi sparirono in poco tempo.
Il maggiore prese a leccare, molto lentamente, dalla pancia al petto dell'altro, lasciando anche qualche bacio qua e là, e appena arrivò sul suo collo iniziò a morderlo piano.
-Aahh!- gemette più forte di prima.

Già si trovavano uno sopra l'altro, entrambi parecchio eccitati, pensate poi quando le loro erezioni si toccarono; la lussuria prese possesso di loro.
Con un gesto rapido i boxer del difensore scomparvero e la sua faccia si tinse di un rosso intenso mentre cercava di coprirsi l'intimità con una mano, tentò anche anche di chiudere un po' la gamba, ma tutto fu vano.
-Lascia fare a me- sussurrò malizioso l'altro, che subito appoggiò la sua mano sull'erezione scoperta, muovendola su e giù sempre più freneticamente mentre i gemiti di Shawn riempivano la stanza.
-D-Di più...!- diceva ogni tanto e quindi l'altro aumentava la velocità, fin quando non smise di colpo.
-C-Che fai?- ponendo quella domanda aveva una mano sul suo ventre, una che copriva gli occhi, la faccia color bordeaux, io sudore che volava ai lati del viso e i capelli scompigliati, quella vista per Axel era letteralmente paradisiaca.
-Oh questo mi eccita ancora di più- affermò levandosi anche lui i boxer.
-Preparati a non camminare per due giorni, piccolo- lo ammonì il più grande.
-O-Ok...-

𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 || GoufubuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora