Nicole pov's
È da un paio di settimane che sono giù di morale, la mia testa mi costringe a ricordare quel poco che ricordo della notte con Blake.
Non voglio più uscire di casa e l'unica persona che sono disposta a vedere è Payton, non mi fido più di nessuno se non di lui.
Il mio ragazzo è preoccupato per me, lo ripete ogni giorno, dopo l'accaduto mi sta più vicino, mi dice sempre che si sente in colpa, ma l'unica ad avere colpa qua sono io, se lo avessi avvertito, magari, non sarebbe successo nulla.
Stamattina è uscito di casa presto promettendo che sarebbe tornato il prima possibile, io mi sono alzata subito dopo la sua uscita di casa, ho deciso di preparare una crostata di frutta nell'attesa del suo ritorno.
Con davanti un video su YouTube che spiega i procedimenti da fare per ottenere un ottimo risultato, cerco di copiare al meglio la pasticciera che sembra davvero innamorata del suo lavoro, inforno il tutto e sento suonare al campanello.
Vado ad aprire, davanti mi ritrovo una pietra con su scritto "seguici" e con davanti una lunga fila di sassolini. All'inizio non sono sicura di volerlo fare, ma la curiosità mi assale e mi costringe a seguirli.
Sono distante 100 metri da casa, me lo ha appena segnalato il telefono, ma la fila di pietruzze non sembra più finire e la paura sta iniziando ad aumentare.
Dopo dieci minuti, finalmente il percorso sembra essersi concluso, mi ritrovo davanti ad una casa di cui non avevo mai notato la presenza ed un po' incerta di quello che sto per fare suono al campanello.
Aspetto qualche secondo prima che la porta si apra, quando succede, non mi ritrovo nessuno davanti se non il silenzio più totale. Chiedo se c'è qualcuno, ma la mia voce rimbomba nell'enorme salotto che mi trovo davanti.
Sto per tornare nei miei passi quando la porta si chiude dietro di me e un brivido di freddo mi sale su per la schiena, sto iniziando ad avere davvero tanta paura quasi da sentirmi in un film horror.
Ad appoggiare la mia tesi, è un rumore che sento provenire dalla cucina, separata dal salotto solo da una porta, come in ogni horror che si rispetti, decido di varcare la porta ed una volta superata si chiude anche questa.
La grande finestra che avevo intravisto appena entrata, era completamente coperta da scotch nero e una volta chiusa la porta, oltre che dal silenzio ero circondata dal buio in una stanza da cui non c'era via d'uscita.
poggio la schiena al muro, poi mi siedo per terra pentita di aver seguito quei sassolini e ormai con le lacrime agli occhi, causate dalla paura e dalla disperazione.
D'un tratto una mano, stacca un po' di scotch dalla finestra, la poca luce che penetra, mi da il coraggio di alzarmi e cercare l'interruttore, nella speranza che ci sia una lampadina e che questa funzioni.
riesco a trovarlo subito poiché era sopra di me, quando premo il pulsante e la luce si accende, vedo spuntare da dietro il bancone la mia famiglia e Payton che mi urlano
"Sorpresaa!"
