TRIAGE LOOP 10.5 : VISITA

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Se dovessi descrivere i miei sentimenti in questo momento probabilmente non sarebbero differenti da quelli di un uomo con il cuore spezzato. Innamorarsi, un gay che cattura un ragazzo, è il momento in cui posso scavarmi la fossa da solo, ma devo lavorare in quel caotico pronto soccorso, forse riuscirò a cancellare il desiderio di morte che ho dentro il cuore. Mancano 3 giorni al momento in cui Tol chiederà a Mai di essere la sua ragazza, 4 giorni alla sua morte. Invece di andare avanti la mia relazione con Tol al momento è completamente distrutta. Questo è anche peggio che dover tornare indietro di nuovo. Tol non ha mai letto ne risposto alla mia chat. Mi odia.

Se non riuscissi a trovare un modo per rimediare a questa situazione dovrò aspettare di vederlo morire nuovamente. Ma non voglio che accada. Tol soffre ogni volta che c'è l'incidente. Soffre ogni volta che il suo cuore batte troppo forte. Quando lo vedo soffrire, anch'io sto male.

Esco dal pronto soccorso con indosso il mio aspetto peggiore. Il mio volto è logoro, come i miei capelli ed il mio cuore. La scorsa notte mi aggiravo per il reparto come uno zombie. Ora voglio solo andare a casa ed abbracciare Sibra. Ma non sono sicuro che il gatto riuscirà a curare le mie ferite questa volta. Giro verso il parcheggio e dopo soli tre passi sento le gambe pesanti,come se avessi un peso alla caviglia. Poggio la mano alla parete per sostenermi, sbatto ripetutamente gli occhi, e rimango sorpreso da questi sintomi che non avevo mai avuto prima d'ora.

Potrebbe essere la mancanza di sonno e lo stress. Una dormita e starò meglio. Le persone come me non si ammalano mai, ho la resistenza di un cavallo e la forza di una pietra. Non c'è niente che riuscirà a buttare giù Tihn.

Prima di tornare al mio appartamento decido di guidare fino alla facoltà di amministrazione. Resto immobile ed insicuro di fronte al moderno edificio. Quante volte ero già stato qui? Così tante che potrei dirvi quante pietre ci sono sul pavimento. Faccio un profondo sospiro. Non so perchè, ma mi sento uno schifo ad essere qui. Forse voglio solo dire addio un'ultima volta a questo posto prima di liberarmi di questo vortice ed andare verso la fine. Prima che Tol mi lasci di nuovo.

"Buongiorno dottore" sento una voce familiare che mi saluta. Mi giro ed una bellissima ragazza in uniforme mi sorride. Mai!

"B... buongiorno..." faccio attenzione a non dire il suo nome.

"Sono l'amica di Tol. Ci siamo incontrati l'altro giorno, ricordi?" Mai continuava a parlarli con un sorriso malizioso "Sei venuto per incontrare tol?"

"Ecco... Non sono qui per Tol, sono di passaggio" mi strofino imbarazzato la mano sul naso "Allora vado eh."

"Dottore!" la voce di Mai mi blocca dall'andare via "Può restare con me per un po'?"

"Scusa?" mi giro a guardarla e rimango sorpreso. Mai è una giovane donna dall'aria molto sicura, ma in questo momento sembra spaventata. "Qualcosa non va?"

Lei si avvicina "Quell'uomo seduto sotto l'albero è il mio ex ragazzo. Mi sta seguendo da dentro la facoltà" dice a voce basa "Mi spiace disturbarti"

"C...cosa dovrei fare?" guardo l'albero indicato da Mai. Ci sono molti ragazzi seduti lì sotto, chi sarà questo ex fidanzato?

"Accompagnami .Più tardi mi verrà a prendermi Tol. Ma il mio ex mi segue ed ho paura" mi guarda con gli occhi imploranti. Questa ragazza è davvero carina, una bellezza del genere potrebbe far perdere la testa a chiunque.

In realtà non sarebbe un problema accompagnare Mai, ma non vorrei imbattermi in Tol. Sono certo di non essere in grado di affrontare il suo sguardo d'odio in questo momento.

"Non ci sono tuoi amici nelle vicinanze? Ti accompagno da loro è meglio."

"Non ho amici qui" Mai prende il telefono "Tol mi ha detto che sarà qui in meno 10 minuti."

Triage by Sammon [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora