ESTIA, INUTILE MA CARUCCIA

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Questa dea è esattamente la personificazione dei regali di nozze: il porta posate a forma di uovo è inutile e formerà una colonia di polvere, ma mica possiamo buttarlo eh!

O forse, ancora meglio, i termini e condizioni dei siti internet: quelli non li legge UN CAZZO DI NESSUNO MA SONO SEMPRE LÌ A ROMPERE I COGLIONI.

Non che Estia rompa i coglioni eh, ma geneticamente parlando è simile ad Era, quindi qualcosa avranno in comune oltre ai capelli no?

Ci sono così pochi miti in circolazione su di lei, che a stento la riconosciamo tra gli dei maggiori, infatti ha anche ceduto la poltrona ad Ermes, la new entry.

Perché sinceramente a lei non fregava molto di stare in mezzo a tutti quei mammasantissima che sputavano parlando.

Proiettandola ai giorni nostri, sarebbe un'eccellente casalinga: pulirebbe, stirerebbe e guarderebbe detto fatto dopo pranzo. Perché la dea della casa non può non stare ventiquattr'ore su ventiquattro su real time a drogarsi di cortesie per gli ospiti.

La cara Estia era praticamente un consultorio matrimoniale, infatti chiunque avesse problemi a casa si rivolgeva a lei: che fosse un marito alcolista, un problema di corna (che accadeva molto più di quanto potreste pensare), tutti andavano a dirlo a lei.

Povera stella, dopo tutti gli strilli delle donne, degli uomini, gatto, topo, elefante, non manca più nessuno, solo non si vedono i due liocorni, doveva essere un attimo provata.

Salvo Atena, le dee vergini hanno sempre una media di miti che si aggira intorno a ZERO e la cosa non mi stupisce dato che IN OGNI FOTTUTISSIMO MITO DEVONO SCOPARE COME NON SO COSA PERCHÉ ALTRIMENTI NON C'È NIENT'ALTRO DI INTERESSANTE.

Comunque anche la nostra Estia, casta e pura fino al midollo, ha una storiella simpatica e decisamente +18.
Un banchetto divino inizia male e finisce peggio, questo è l'insegnamento che ricaviamo dalla storia. Non dico altro.

Allora. Tutto comincia sull'Olimpo, eletto luogo più promiscuo dell'età classica, dove si sta svolgendo un banchetto organizzato alla cazzo di cane, giusto per avere la scusa di terminare con un'orgia.

Estia ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma ce la volevano proprio, quindi si mise la tunica più coprente che aveva e, recitate due preghierine a divinità di altre religioni meno sessualmente attive, andò a quel banchetto benedetto.

Gravissimo errore, perché, mentre gli altri ci davano dentro e se ne fregavano di tutto, lei andò a rifugiarsi in un angolino. Fin qua niente di male, ma ebbe la balzana idea di ADDORMENTARSI. SI ESATTO, LEI, CHE VUOLR RIMANERE VERGINE COME L'OLIO, SI ADDORMENTA MENTRE GLI ALTRI, TUTTI UBRIACHI, SCOPANO A MEZZO METRO DA LEI.

Sicuramente, nessuno aveva il diritto di toccarla, però di certo non è stata una grande idea addormentarsi con in giro un Priapo eccitato come un mandrillo.

Per chi non lo conoscesse, mi dispiace che ora sappiate chi è, e soprattutto di essere io a dirvelo.

Questo essere ancora più moralmente discutibile degli altri era un ragazzetto dotato di genitali enormi. Non mi soffermerò più di così sul personaggio E PER L'AMOR DI DIO NON ANDATE A CERCARLO SU INTERNET.

Così quel coso tentò di approfittarsi di Estia, che non accennava a svegliarsi nemmeno in quella situazione.
Ma chi salvò Estia e la sua verginità? Zeus? Neanche per sogno. Poseidone? Troppo impegnato a farsi le più strane creature partorite dalla terra. Apollo? Troppo preso a farsi un alloro con tutto il vaso.

Beh fu un asino. Si esatto, NON IL RE DEGLI DEI, NON LE DIVINITÀ PIÙ POTENTI DEL MONDO, MA UN CIUCO. UN CIUCO.
Che l'ha svegliata ragliando.

MA SPIEGAMI DONNA, UN CAZZO TRE VOLTE PIÙ GROSSO DEL NORMALE NON TI SVEGLIA MA IL RAGLIO DI UN ASINO SI? MA COME FUNZIONI?

Oh vabbè lasciamo stare, già all'inizio sapevo che negli ultimi capitoli ci sarebbero stati i casi disperati.




Estia è un po' sfigatella, ma ho ancora qualcosina in serbo per chiudere come si deve questo libro. Almeno questo capitolo è lungo. Come il cazzo di Pria... NO, NON DEVO. Vabbè tenterò di essere più attiva senza dovermi far picconare a scuola/ demolire il mio ritmo sonno-sveglia.
Chiara

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