"Bonjour, madame Maxime"
"Bonjour, Katie. Ça va? Pasato buone vacanse?" Chiese la direttrice mescolando un perfetto francese ad un inglese maccheronico.
"Mi ha convocata qui, sotto minaccia di espellermi dall'istituto, senza spiegarmi la motivazione. Sa quanto tengo a vedere mio fratello; mi aveva detto che potevo rimanere alla Tana per un mese e mezzo, invece sono stata lì a malapena per tre settimane" si lamentò lei, educatamente.
"Lo so quando tieni a tuo fratelo, scusa muoi se non ti ho spiegatò il motivò...questa è pour toi" disse madame Maxime, tirando fuori dal cassetto della sua scrivania una busta da lettera con il sigillo azzurrino dell'orfanotrofio di Beauxbatons.
'Oggi non faccio altro che ricevere lettere...' pensò Katie che, da quando riceveva continuamente cartoline o missive dagli ammiratori, iniziava a provare un certo disgusto a vederne.
"Se non fose stato così importonte non ti avrei mandato un gufo sensa preaviso" cercò di spiegare la preside che appariva molto contenta.
La giovane Potter si iniziava a chiedere perché avesse ricevuto una lettera dall'orfanotrofio, ma soprattutto perché non gliela avessero consegnata a mano, magari quando sarebbe tornata; prima di aprirla si accorse che accanto a lei c'erano tutti i suoi bauli ed i suoi oggetti personali, così chiese:
"Cosa significa questo? Mi mandate via?" Appariva molto preoccupata e nervosa.
"Scerto che ti mandiamo via...ma per un presciso motivò" esplicò la direttrice con tutta la calma che possedeva.
"Que serait-ce?" Cioè "Quale sarebbe?" Chiese lei.
"Da ogi tuo fratelo Hery non sarà più la tua uníca familia..."
"Quindi vuol dire che qualcuno..." provò a cominciare lei, venendo subito interrotta da Maxime:
"Una familia inglese ti ha adotata, Katié"
Al sentire questa frase Katie non sapeva se gioire o essere triste, perché in testa aveva stilato velocemente una lista dei pro e dei contro di questa situazione: sicuramente sarebbe stato bello provare la sensazione di vivere in una vera famiglia, ma se poi questa le avesse impedito di vedere Harry o di andare dai Weasley? Comunque lei non poteva rifiutare e sapeva che essere adottati alla sua età era un evento molto raro; tante delle sue compagne della casa-famiglia avrebbero desiderato essere al suo posto e lei non poteva disprezzare questa occasione.
"Sono estremamente felice, preside. Come è riuscita a trovare una famiglia disposta ad adottare una ragazza della mia età?". Ora aveva assunto un atteggiamento rilassato ed entusiasta.
"In realtà è stata questa familia a venire a cercare toi...ha pasato una selesione su scentinaia di familie che volevano adorarti. Avevano semplicemonte carateristiche miliori delle altre" disse lei fredda e distaccata.
Effettivamente non aveva mai sentito il bisogno di sistemare Katie, dato che dalla carriera della ragazza traeva dei profitti per la scuola a causa di una serie di leggi che regolavano questi casi particolari; trovarle una famiglia era qualcosa che le era indifferente: aveva deciso che se qualcuno si fosse fatto avanti allora avrebbe ceduto, altrimenti non si sarebbe presa la briga di ricercare e, proprio perché sapeva che molte coppie di maghi e streghe volevano come figlia la più forte cercatrice al mondo, aveva stabilito requisiti rigidi riguardo l'adozione di Potter.
"Posso aprire la lettera?" chiese la ragazza.
"Oui. C'è scrito anche il nome della familia...sono all'ingreso che ti aspetano, così potrai conoscerli" la sollecitò Olympe.
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Desidero essere me stessa
Fanfiction⚡️Fan di Harry Potter, questa storia fa per voi⚡️ [Dalla storia...] "Tu non puoi far...