Capitolo 11 - Vita da Malfoy

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L'acqua che scorreva limpida e fresca nella fontana faceva ricordare a Katie il rumore del piccolo ruscello che timido si insinuava vicino l'istituto di magia Beauxbatons e le trasmetteva quella serenità che da molto tempo non riassaporava; le panchine in legno e ferro, rigorosamente lavorato dai migliori artigiani inglesi, creavano un'atmosfera di raccoglimento e pacatezza insieme alle alte siepi che dividevano quell'oasi della tranquillità dalla vita frenetica all'esterno.

"Chi si occupa di questi giardini, Draco?"

"Fidelis e gli altri elfi...fanno tutto loro. Anche se papà chiama dei giardinieri per la potatura di alcuni cespugli" rispose avvicinandosi alla ragazza.

"Qui c'è una pace stupenda"

"Spesso vengo qui..." iniziò a raccontare lui mettendo un braccio intorno le spalle di lei e sistemandosi comodamente su una delle due panchine rivolte verso il centro di quello scorcio molto riservato di giardino; poi continuò: "Posso riflettere senza che nessuno scocciatore mi stia addosso e riesco a concentrarmi di più. Se devo prendere qualche importante decisione, allora vengo qui...anche d'inverno, quando torno a casa per le vacanze di Natale da quella stupida scuola" concluse lui ridendo.

"Certo, con la neve ed il ghiaccio tu te ne stai fuori a riflettere..." disse Katie con tono di disapprovazione.

"Mi risulta che una certa signorina quest'anno ad Hogwarts si aggirava per il cortile senza nemmeno un mantello o..." iniziò lui per controbattere, ma subito lei:

"Era diverso"

"No che non lo era" cominciò Draco.

"Ah, lasciamo perdere. Comunque ho un dubbio che mi tormenta..." cercò di cambiare argomento perché non le andava di litigare.

"Cosa c'è che non va?" Domandò lui preoccupato.

"Ma dov'è il mio gufo?"

"Sta arrivando in volo qui..." spiegò il ragazzo.

"Dalla Francia?" Si sorprese lei.

"L'addestratore ci ha raccomandato di fargli effettuare un volo del genere almeno...ah, non chiedermi perché!"

Katie era diventata tutto d'un tratto assente: lo sguardo ghiacciato fissava il centro della vasca della fontana e il respiro diventava più affannoso; più lei ansimava e più Draco si terrorizzava.

Quando riaprì di nuovo gli occhi era sdraiata sul comodo letto della camera del giovane con attorno tutta la famiglia Malfoy con viso turbato.

"Penso che avrei dovuto avvertirvi prima di questo..." disse lei cercando di scusarsi.

"Ci hai fatto spaventare molto...ho chiamato un dottore per" si affrettò a spiegare Narcissa, che fu interrotta dalla ragazza:

"Non occorre. Questa è una delle peggiori reazioni che posso avere quando ho una visione"

"V-visione?" Domandò incredulo Lucius.

"So che può apparire strano, ma io sono una veggente. Semplicemente prevedo il futuro, ma in maniera molto particolare" iniziò ad esplicare lei, poi riprese: "Non avrò mai il pieno controllo di questo...le visioni arrivano casualmente e a volte si compiono, altre volte se qualcuno interviene non avvengono" concluse alzandosi energicamente.

"Perché è successo questo? Perché hai perso i sensi?" Chiese Draco ancora visibilmente preoccupato.

"Vi chiedo di stare tranquilli. Non credo si ripeterà più un qualcosa del genere" li tranquillizzò lei, con tutta la calma necessaria.

"Posso chiederti cosa tu abbia visto in quella visione, Katie?"

"Certo, sig. Malfoy. C'era una mensola con sopra una sfera in vetro; tutto era buio e questa palla luminosa conteneva una profezia. Solo questo"

Desidero essere me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora