Capitolo 15 - Natale di Fuoco

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Forse il periodo che tutti gli studenti di Hogwarts aspettavano con più trepidazione era quello delle desiderate e meritate vacanze del periodo di Natale, in cui era concesso loro, a chi volesse, di poter tornare a casa dalle famiglie. Mancavano tre giorni alla partenza dell'Hogwarts Express dal villaggio innevato di Hogsmeade e il professore di pozioni, Horace Lumacorno, aveva organizzato una festicciola per pochi alunni, i migliori, quelli che potevano vantarsi di far parte del cosiddetto 'Lumaclub', all'interno del suo spazioso e raffinato studio. La musica suonava allegra, i fiocchi di neve danzavano con il vento a ritmo delle note del grammofono sotto la chiara luce delle torce nella notte ed il chiacchiericcio dei ragazzi con le ragazze creava un'atmosfera piacevole e più informale di quella durante le lezioni. Era ovvio che tra gli invitati non potevano di certo mancare Harry ed Hermione che però non avevano deciso di andare insieme, ma ognuno con un partner; altri, pur di poter raccontare di essere stati presenti a questo evento esclusivo, si erano offerti come camerieri. Mentre Horace si stava facendo scattare una foto con alcuni dei presenti, si sentì un rumore di tende che venivano mosse furiosamente e alla fine comparve Filch, il custode, che borbottando teneva per il colletto alto della maglia nera Draco Malfoy.

"Professor Lumacorno, ho trovato questo ragazzo in uno dei corridoi al piano superiore. Sostiene..." Il sig. Filch fu interrotto dalla sua preda, che aveva iniziato con quello che sembrava un insulto:

"Levami le tue sudice mani di dosso, lurido Magon..."

Un turbine si scatenò nel centro della stanza, lasciando poi spazio alla bellissima figura di una ragazza vestita di bordeaux e al povero insegnante che non aveva avuto il tempo di riflettere su quello che stava accadendo:

"Sig.na Potter, è un piacere averla qui con noi"

Era Katie che come al solito compariva al momento giusto nel luogo giusto; questa volta con gli occhi di tutti puntati addosso a lei:

"Professore, mi scuso infinitamente per l'intrusione, ma credo di aver perso il sig. Malfoy...sa ero venuta ad Hogwarts per incontrarlo e venire a porgere personalmente i miei auguri di Natale a lei e a mio fratello"

"Oh, è proprio dietro di lei. Sig. Filch è tutto risolto, può andare" ordinò lui.

Katie si avvicinò al ragazzo e gli si mise sottobraccio, continuando rivolta ad Horace che aveva invitato tutti gli altri a tornare a fare quello che stavano facendo.

"Mi perdoni ancora...mentre camminavamo verso il suo studio, mi devo essere allontanata ed io e Draco non ci siamo più ritrovati"

"Non si preoccupi, la sua presenza è un piacere...gradisce qualcosa? Una tartina? Un po' di succo di zucca?" domandò preoccupandosi di quella ragazza che era per tutti una dei personaggi più conosciuti dalla comunità magica internazionale.

"No, grazie, devo ritornare a Beauxbatons il più presto possibile. Ero passata per darle i miei più sinceri auguri per le feste e per consegnarle questa" Così dicendo diede all'uomo una busta da lettera chiusa con un petalo di rosa essiccato ed esplicò: "Mi ricordo che mi aveva chiesto un autografo per la sua nipotina, la figlia di suo cugino. Ci sono anche dei biglietti per la mia partita di gennaio...ne prenda uno anche lei"

"Ma, Katie, io non so come ringraziarla, io" Il professore era rimasto travolto dalla gioia e fece per chiamare Harry, non accorgendosi che la sig.na Potter ed il sig. Malfoy erano già andati via.

Camminavano a passo svelto, guardandosi indietro, avanti, ai lati, fin quando non arrivarono dietro una colonna.

"Grazie" ringraziò sincero Draco.

"È facile distrarre il professore e portarlo su un'altra strada se c'è di mezzo il quidditch...sapevo fosse fan della mia squadra e anche sua nipote per una vision..." Katie non terminò la sua frase, perché venne interrotta da una voce familiare:

Desidero essere me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora