La decione di..... (3)

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Ciao! scusate se vi disturbo all'inizio della storia, ma vi informo che in questo capitolo i dialoghi sono sotto "" e non << >>. Non lo so se mi sono spiegata bene, faccio questo per vedere se non mi si cancellano i dialoghi, cercherò di non fare degli spazi ma di mettere più dialoghi sullo stesso rigo. Adesso vi lascio al capitolo, se il problema del dialogo che non si vede non si è risolto, ditemelo con un commento. GRAZIE <3

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"illusa!" l'uomo misterioso iniziò a parlare con un tono di voce che non mi sembrava serio, anzi stava ridendo sotto i baffi. "Cosa hai detto?" gli domandai con un espressione irritata "Perchè dovrei essere un illusa, sentiamo?"- "Ahahahahaah....."iniziò a ridere, forse voleva sentire dolore, molto dolore "il tuo ragazzo Jonh....lui si è messo in un grosso guaio" che sta dicendo è impazzito, starà scherzando "Per farglierla pagare, quelle persone, mi hanno ingaggiato e mi hanno detto di uccidere la person a cui, Jonh, teneva di più, cioè tu! Ma se fallisco cercherebberò qualcun'altro per ucciderti, quindi sei un illusa se credi che tu sia salva" non riuscivo a smettere di guardare quell'uomo, non poteva aver detto quelle cose, stava mentendo!

"Ti sbagli! Lui non mi vuole bene! Mi ha preso in giro, per lui ero solo un giocattolo usa e getta" gli gridai in faccia con tutta la mia voce. "Davvero? Non credi che lui ti stava allontanando per non farti correre dei rischi" l'uomo si alzo con un balzo, forse non lo avevo colpito molto forte, e sparì dopo avermi lanciato nel viso della polvere. "Aspetta! Dimmi cosa sai!" gridai al niente, ormai se ne era andato; volevo sapere la verità perchè Jonh mi ha tenuto segreto questo, io posso decidere da me. 

"Keira!" mi girai e alle spalle trovai quei due occhi che mi fanno venire i brividi, non perchè avevo paura di lui ma perchè avevo paura di non dimenticare mai più quei occhi; abbasso lo sguardo e noto subito che il suo respiro é irregolare e che sta sudando. "Keira! Come stai? Ti ha fatto del male?Keira?" Jonh mi faceva mille domande dalla preocupazione. "Che cosa ti interessa a te? Tanto non ti frega niente di me, giusto?" gli risposi in modo freddo e distaccato. "Scusami" Jonh si avvicinò a me e mi abbraccio con tutta la sua forza "Quelle cose che ho detto ieri erano tutte cavolate. Non so perchè l'ho dette, forse per proteggerti o forse per nascondere la verità sulla mia vita; però ho capito che, anche per un giorno solo, tu mi stai lontana dentro di me qualcosa muore, tu sei l'unica ragazza di cui mi son innamorato veramente. Perfavore, perdonami!" Jonh disse quelle parole con una voce calma quasi come se volesse proteggermi da ogni cosa. Ma io non so cosa dirgli, mi ha mentito, ma per proteggermi; non posso perdonarlo finchè lui non mi racconterà la sua vita, oltre ad essere una spia, e questa volta non voglio che ci siano bugie fra di noi. 

"La verità può ferire il cuore ma una bugia può romperlo!"

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