Bella la vita riflessa
attraverso pupille lucenti,
mirano i mille tormenti
della mia pallida orchestra.Suona con dita leggiadre
dolci carezze sommesse,
di note qui riecheggiate
dentro il mio cuore rupestre.La musica prima funerea,
suonavo da solo spartiti corvini,
adesso che suoni abbracci divini
vi avverto una luce siderea.Avverto respiri, come sussurri
la notte che il vento li soffia.
Li sento vicini, tra mille disturbi
placano gli urli di questa mia pioggia.Ieri era buio, lo è stato spesso,
ma tu sei una luce ch'espande
un sorriso più grande di questo,
che metto sul viso quando ti penso,
quando ti vivo ogni istante.Sei come una brezza d'estate,
sfiori placidamente la pelle rovente,
riscaldi il mio petto innocente
che palpita assente le coste gelate.Ringrazio ogni giorno la vita
di avermiti fatto incontrare.
Tu solo vi puoi colorare
ogni cosa fatta a matita.Sei il punto in comune
tra ciò che mi piace
e ciò che vorrei.