Only old friends

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Oook, domani io mi sveglierò e mi ritroverò di nuovo al 23 dicembre, quando le vacanze di Natale erano appena iniziate e io ero felice e spensierata, veroverovero?

Beh, suppongo di no. Comunque, vi lascio al capitolo che sicuramente scioccherà un bel po' di voi... ma ehi, senza qualche colpo di scena non c'è gusto, no?

Spero vi piaccia

Baci, M.

CAPITOLO 6 - ONLY OLD FRIENDS

FRANK

Gli ultimi tre mesi prima del ritorno di Gerard trascorrono relativamente tranquilli. Ogni santo giorno vado a casa di Mikey per controllare che tutto vada bene, e che non faccia qualche altra cazzata. E nonostante non trovi più nulla di sospetto nella sua camera, noto che ha cominciato a fumare e questo non mi piace. Anche perché non so proprio distinguere una canna da una sigaretta normale, perciò non posso controllarlo nel vero senso della parola.

Rivedo Lindsey un paio di volte, prima al supermercato, poi una sera al bar dove lavoro. Mi chiedo ancora cosa ci faccia una donna così giovane da sola in questa città, dove ti fissano male anche se porti una spallina abbassata. Lei però è sempre così gioviale e allegra, e non sembra curarsi di quello che mormora la gente.

"Cosa dirai a Gerard quando tornerà?" mi chiede Mikey una sera. Siamo in camera sua e lui è sdraiato sul letto e fa rimbalzare uno yo-yo per terra, mentre io sono seduto alla sedia della scrivania a leggere un libro. Nonostante la paura per Mikey, casa Way è l'unico posto in cui posso dire di trovarmi davvero a mio agio. È l'unico posto dove so di trovare un rifugio sicuro, qualsiasi cosa accada. L'unico posto in cui ho dato e ricevuto amore.

"La verità" rispondo senza troppi giri di parole.

Il tump tump dello yo-yo si ferma di colpo. Guardo Mikey, che sta fissando il soffitto in silenzio. "Mi dispiace" mormora.

"Per cosa?"

"Per tutto. Per averti trascinato in questa storia. So che ti senti in colpa, e che quando tornerà Gerard dovrai dirgli di non essere stato in grado di badare a me."

"Io sto badando a te."

Lui scuote la testa, sorridendo appena, ma non dice più nulla. Cerco di insistere, di chiedergli cosa intende, ma dopo quelle ultime parole rimane muto per il resto della serata.

Ho paura. Non so nemmeno io di cosa, ma ho paura.

E poi arriva. Arriva la sua lettera, scritta con la sua solita calligrafia storta e disordinata, in cui ci comunica che tornerà la settimana prossima, e che se vogliamo possiamo aspettarlo alla stazione.

Potrei dire che non sono elettrizzato, che non sto letteralmente morendo di ansia, che non sono al culmine della felicità... ma mentirei.

La verità è che sia io che Mikey trascorriamo l'ultima settimana prima del suo arrivo in uno stato quasi catatonico, in cui non facciamo altro che muoverci in silenzio senza sapere cosa dire, cosa fare, cosa pensare.

Gerard torna.

Gerard torna dopo un anno di assenza.

Torna da noi.

La signora Way si dà da fare per preparare una specie di festa, e io e Mikey la aiutiamo. Non posso ancora crederci che tra pochi giorni rivedrò il mio migliore amico, l'unica persona a questo mondo che mi abbia letto dentro, nel profondo di me stesso.

Sembro una bambina impazzita. Faccio le prove davanti allo specchio del mio appartamento, cercando di assumere l'espressione che farò o di dire ciò che dirò quando me lo ritroverò davanti, e i suoi occhi si poseranno su di me e lui mi sorriderà, quel sorriso sempre così raro e per questo così prezioso.

Destroy MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora