Cap. 13

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Tenevo la mano sul suo petto e lui cingeva le mie spalle col suo braccio muscoloso, le nostre gambe si intrecciavano fra loro e io appoggiavo la mia testa sulla sua spalla. Sentivo il suo respiro e il battito del suo cuore, né veloce né lento, calmo. Era la prima volta che facevo sesso in tutta la mia vita e non saprei dire se mi fosse piaciuto. Ma Bakugou mi era piaciuto di sicuro.
"Sei amico di Kirishima e Todoroki?" Mi chiese il biondo nel silenzio
"Sì..." balbettai "perché?"
"Perché ci provano con me da quando sono arrivato qui." Disse ridendo. Non sapevo come interpretarlo. "Però non credo proprio che ci potrò avere qualcosa di serio." Riprese a parlare "non sono affatto il mio tipo"
"E chi sarebbe il tuo tipo?" Dissi titubante.
Silenzio. Mi pentii di avere fatto quella domanda, arrossii e sprofondai nell'imbarazzo.
Poi la preda, mi guardò negli occhi "chissà" rispose ridacchiando. Poi mi strinse più forte verso di lui.
"QuAndo eravamo più piccoli" cominciai a raccontare "io Kiri e Todo eravamo inseparabili."
"Non è più così?"
"Beh sì, però io sono molto diverso, da loro intendo."
Kacchan mi accarezzò dolcemente i capelli.
"Quando eravamo bambini andavamo sempre a cogliere papaveri. C'è un cAmpo, dietro al parcheggio, ne crescono a decine. Correvamo nei prati sotto il solleone e facevamo a gara a chi ne prendeva di più. Io perdevo sempre."
"Non lo fate più?" Disse Bakugou ridacchiando
"No!" Esclamai divertito "E comunque io non posso stare al sole"
Lessi nella preda uno sguardo confuso
"Se sto al sole mi aumentano le lentiggini" gli spiegai.
Bakugou allora si piegò su di me, guardandomi negli occhi. "Intendi quelle bellissime lentiggini che ti dipingono le guance?" Disse con quella voce che sapeva di miele e sale. Poi appoggiò le sue labbra sulle mie gote, baciandomi ovunque io avessi lentiggini.
"Domani portamici." Disse conciso
"Dove?"
"Dove si colgono i papaveri"

Tornai a casa che era sera. Mi sedetti a bordo piscina, l'acqua fino ai ginocchi. Era fredda ma piacevole.  Todoroki si sedette accanto a me. Stava rollando un drummino, me lo offrì ma rifiutai con un cenno del capo, non mi piaceva fumare. Stemmo sul bordo vasca per diversi minuti, mi chiesi a cosa stesse pensando. Di tanto in tanto buttava la cenere in piscina, gli avevo detto tante volte di non farlo ma quel giorno non ne avevo proprio voglia.
"La festa la faremmo la prossima settimana, va bene?" Disse rivolgendosi a me ma guardando davanti a se. "Festa?" Chiesi stupito
"Quella per rimorchiare definitivamente la preda, quella grande dai hai capito quale intendo." Improvvisamente ricordai della festa e della gara. "Ok" risposi annoiato.

Angoletto dell'autrice
Raga perdonatemi questo capitolo che fa un po' schifo ma se riesco aggiorno subito domani. Gomeeeeen 🥺
Lasciatemi una stellina please :)

La bugia dei papaveri •Bakudeku•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora