"Izu-chan" la voce di mia nonna era dolce e roca, incrinata dagli anni vissuti, ma sempre affettuosa. "Izu-chan sali sulle mie ginocchia."
La nonna viveva al piano di sotto: era molto vecchia e non poteva salire le scale. Passava le sue giornate davanti aL camino, anche quando era estate e questo era spento. Sedeva su una sedia a dondolo, una coperta verde a scacchi sulle ginocchia e uno scialle sulle spalle. Passava le giornate così, la nonna, in salotto, in silenzio, meditando. Ogni tanto mi prendeva da parte e mi raccontava del nonno. "Era un uomo molto buono" diceva guardando una foto sul camino, spento. "Non era coraggioso e neppure virile, ma era il solo che riuscisse a farmi sorridere." Diceva nostalgica. Poi s girava verso di me, con gli occhi lucidi e un lieve sorriso sulle labbra. "Anche tuo padre era così" diceva sempre. "Gentile e premuroso. Gli somigli molto." Poi tornava a guardare il vuoto, dondolandosi sulla sua seggiola, un sorriso velato di tristezza e lo sguardo a quell'uomo che non c'era più. "Izu-chan, trova anche tu qualcuno che ti faccia sorridere"La nonna era sempre sola, soprattutto quando erano tutti al mare. Quando tornavo il pomeriggio a volte stavo con lei, sulle sue ginocchia, magre e esili, ma comode, perché erano le ginocchia della nonna. "Izu-chan" diceva sempre guardando il camino, e pettinandomi i capelli. "Izu-chan ti voglio confidare un segreto. Gli oleandri cadono, le bocche di Leone marciscono e le margherite avvizziscono, ma i papaveri non muoiono mai. I papaveri vanno via con l'estate, è come una promessa, saranno con te, ti faranno compagnia, ma ti renderai conto della loro presenza solo quando saranno gli ultimi fiori rimasti nei campi, quando le giornate saranno più corte e gli ultimi istanti si tingeranno di nostalgia. Quando vedrai quel fiore, Rosso e solitario, ricorda, ricorda la promessa: niente ha una fine, Izu-Chan, perché anche quando tutti gli altri fiori se ne sono andati, il papavero è ancora nei campi, come appena apparso."
La nonna morì su quella sedia a dondolo, davanti al camino spento, le mani conserte.
Di lei mi rimaneva solo una promessa, la promessa dei papaveri, perché niente ha mai fine, anche quando sembra che l'estate stia finendo, ricorda gli ultimi fiori nei campi.Angoletto dell'autrice
Ciao :)
Niente spero vi stia piacendo, sto cercando di ricordarmi cosa sarebbe dovuto succedere, percje non aggiornavo da 4 mesi e mi ero dimenticata tutto (lol), ma prometto che stavolta non mi bloccherò(anche perché siamo quasi alla fine)
Lasciatemi una stellina tivvubbi 🥺
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La bugia dei papaveri •Bakudeku•
FanficÈ la sedicesima estate che Izuku passa dividendo la sua residenza estiva con Todoroki e Kirishima. I tre sono amici da quando erano in fasce e, ogni estate, stabiliscono una sfida per determinare il più "figo" dei tre. Come da tradizione scelgono qu...