Cap. 5

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"Voglio una birra" esclamai al barista, quello carino che osservavo la sera prima. "Quale?" Mi chiese con una punta di sorriso. Non ci avevo pensato. "La più forte che hai." Dissi convinto. Mi scolai la bottiglia con fierezza, sperando inconsciamente che il biondo mi stesse guardando.
"Izuku vieni a ballare? È partita la canzone che piace tanto a Kiri, devi proprio vederlo..." disse ridacchiando una ragazza. Era Ochaco, la conoscevo da anni, aveva la casa vicina alla nostra e spesso raccoglievamo papaveri insieme. Balzai giù dallo sgabello, per qualche secondo vidi doppio, non avevo mai retto l'alcol.
La musica era assordante, le luci sparate, i corpi, uno sull'altro, ballando senza freni. Vedevo Kirishima scatenarsi, ballando insieme a un altro ragazzo, biondo e muscoloso. Ci misi un po' per realizzare che era proprio la preda, a ballare col rosso. Mi sedetti, stanco e provato, quasi senza accorgermene mi trovai a ammirare il biondo, come si muoveva, sinuosamente, le pieghe sulla maglietta, tirata all'altezza del petto dai muscoli prorompenti.
Quasi senza farci caso mi chiesi come dovesse essere tenere quelle mani, erano più grandi o più piccole delle mie? Chissà che odore doveva avere, l'altro giorno non l'avevo sentito. E se si avvicinasse a me? E se mi offrisse da bere? E se mi sbattesse su un letto e fottesse, senza dire una parola? Non chiedo che mi ami, sarebbe troppo, solo condividere il letto, per una notte, mi sarebbe bastato.
Ochaco mi portò un bicchiere di qualcosa, era forte, lo scolai senza pensarci. Vidi le sue amiche ridacchiare, una mi fissava sempre. Pazienza. Portamene ancora, le dissi. Lo fece. Dovevo essere uno spettacolo, il gran numero al circo.
Un altro. Un altro. Quanti ne ho bevuti? Un altro. Perché la musica mi sembra rumore? Un altro. Queste luci sono troppi accecanti, comincio a lacrimare. Un altro. Forse potrei chiedergli di ballare, solo una canzone...
un altro.

"Ti sei divertito, ieri." Disse Todoroki ridendo, a colazione. "Suppongo di sì..." risposi imbarazzato. Non ricordavo nulla. "Hai ballato senza sosta per ore, si può sapere quanto hai bevuto?" Esclamò divertito Kiri. "Immagino tanto..." sussurrai imbarazzato. I due scoppiarono a ridere.
"Lo muovi bene il culo" disse Kirishima ridendo, dopo aver sparecchiato la propria colazione.

Durante tutta la mattina discussi con Todoroki del libro che stavamo leggendo. Fin da piccoli ci piaceva fare letture abbinate. "Sai" cominciò pensieroso "uno di questi giorni dovremo tornare in quel campo, quello dietro il parcheggio, dove crescono i papaveri. Ti ricordi quando li coglievamo insieme?" Disse solare "sì..." risposi pensieroso "non siamo un po' grandi? A sedici anni mica si raccolgono papaveri." Todoroki rise. Doveva essere proprio una bella giornata. Per la prima volta notai come il suo busto si muovesse quando rideva. Vorrei proprio i suoi addominali. "Tu non hai sedici anni, Midoriya." Arrossii. Effettivamente quando hai fumato, ti sei ubriacato, drogato, quando hai scopato soprattutto, quando hai fatto tutte le cose da adulti, non senti di dover dimostrare a qualcuno la tua maturità. Probabilmente quando hai penetrato una tipa, o forse anche un tipo, ti senti grande, non te ne frega un cazzo se la gente ti vede raccogliere fiori, tanto te ormai sei uno che la vita l'ha conosciuta. Todoroki non ha bisogno di dimostrare a nessuno la sua maturità, si vede lontano un miglio che lui le ha già provate tutte, quelle cose che da piccolo ti dicono di non fare mai, non ha bisogno di dimostrare di essere grande. Io mi sentirei stupido. Il verginello che non fuma e non beve che coglie papaveri. Come un bambino. Vorrei essere libero come Todoroki, o Kiri.

"Izu, chi era quel ragazzotto che ti ha riportato a casa ieri?" Chiese mia madre, mentre si sedeva dove fino a poche ore prima stava Todoroki. "Ragazzotto?" Non ricordavo niente.
"Sì, quel giovanotto biondo e coi capelli sparati, ti ha portato in casa a notte fonda, mi ha svegliato perché camminava in modo pensante e sbatteva le porte, doveva essere proprio arrabbiato..." non ne avevo il più minimo ricordo. "Un ragazzo biondo?"
"Ti ha portato In camera tua, è stato un po' li e poi se ne è andato senza salutare. Un po' maleducato se permetti..."

Angoletto dell'autrice
Yo guyz sono tornataaaa
Vi sta piacendo la storia? 👉👈
E beh niente lasciatemi una stellina please.
A domani se riesco a aggiornare
Shauuuuuu
(Ah e ditemi boh se vi piace, se avete idee per migliorare o boh se secondo voi dovrei andare più lenta o più veloce, effettivamente al 5 capitolo non hanno ancora parlato seriamente, però volevo fare una ff un po' più seria del solito , più realistica insomma di altre che avevo scritto prima. Insomma ditemi se avete qualcosa da migliorare o se vi piace così :D)

La bugia dei papaveri •Bakudeku•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora