Capitolo 1.

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Era una calda mattina d'estate a Grimmauld Place, fuori il sole splendeva, gli uccellini cantavano e quel poco vento che c'era sfiorava le tende della finestra in camera di Harry.
Era sveglio da pochi minuti e osservava Edvige volare nel cielo, spensierata e libera. A volte Harry pensava a quanto doveva essere bello librarsi in aria, con il vento che ti accarezza i capelli e con la testa sgombra, senza pensieri, senza preoccupazioni...
Fece un sospiro, quasi rassegnato, e scese di sotto per la colazione.
Vide Sirius seduto a tavola che parlava con un uomo, un uomo un po' goffo, un uomo che riconobbe subito: capelli rossi, una vecchia toga di seconda mano... Sì era proprio lui, Arthur Weasley.
Harry non fu tanto sorpreso nel vederlo, dopotutto mancavano pochi giorni all'inizio della scuola e come da tradizione, Hermione e Ron erano andati dal loro migliore amico, per poi diregersi verso Hogwarts.
Nel vederlo, Arthur esclamò: "Harry, che piacere rivederti! Come stai, tutto bene?" Harry fece il sorriso più falso che potesse fare per poi annuire, ma il rosso ribatté: "Cioè... mi dispiace non volevo... Sappi che non è colpa tua, Cedric è morto a causa di Tu Sai Chi, non devi pensare neanche un secondo di addossarti la colpa, neanche uno, d'accordo?"
Harry fece una sorriso, questa volta sincero, e strinse la mano al Sig. Weasly, che con la testa fece un cenno per indicare dove fossero i suoi amici. Stavano aiutando Molly a preparare la colazione, più o meno: "Oh insomma Ronald! Ti ho detto che il bacon e le uova li controllo io, non vedi che li stai bruciando?! Tu prepara i bicchieri con il succo d'arancia!" strilló Hermione per poi spostare Ron con forza verso il vassoio con i bicchieri: "E va bene come vuoi, ma sappi che sono un ottimo cuoco, e non avrei bruciato nulla se solo tu non mi avessi urlato in faccia tutto il tempo!" la rimproverò Ron.
"Oh, per la barba di Merlino, che sta succedendo?! Dai dai andate a sedervi che qui ci penso io." i due ragazzi non fecero in tempo ad obbedire alla Sig.ra Weasley, che Harry esclamò: "Non vi posso lasciare neanche un paio di minuti da soli che già vi mettete a litigare?!"
Sui volti dei due amici apparvero due sorrisi enormi che arrivavano fino alle orecchie, quindi urlarono all'unisono: "Harry!!!"
I tre ragazzi si riunirono in un grande abbraccio fraterno, e Ron iniziò a parlare di come aveva passato l'estate, così fece anche Hermione. Erano sempre felici e iperattivi quando raccontavano ad Harry le loro vacanze, non finivano più, ma all'amico stava bene, si divertiva... Si divertiva anche a vederli bisticciare tra una storia e l'altra per qualsiasi piccolo dettaglio che a uno dei due non stava bene, erano davvero incredibili, ma ad Harry piacevano così com'erano: unici.
Sirius rivolse un sorriso caloroso ad Harry, dandogli il buongiorno, ancora non si erano salutati.
Si sedettero tutti a tavola per la colazione che Molly Weasley aveva rivoluzionato, dopo il pasticcio che aveva combinato Ron.
Dall'altra stanza arrivarono Fred, George, Ginny e Percy, che salutarono Harry in coro, chiedendogli come avesse passato l'estate. Ginny non incrociava mai il suo sguardo, ma si sforzava di colloquiare con il maghetto, dato che Molly le lanciava occhiate ogni due per tre.
Hermione si girò verso l'amico e chiese con aria dispiaciuta: "Invece a te come va Harry? Mi dispiace tanto, ma cerca di non pensarci ok?" gli pose una mano sulla spalla e la accarezzò in segno di premura. Harry annuì e sospirò: come faceva a non pensarci, come poteva levarsi dalla testa l'immagine del povero Cedric che volava ed atterrava morente sull'erba del cimitero in cui Voldemort lo aveva portato?
*Impossibile* pensò il ragazzo addentando una fetta di pane.
Era nei suoi pensieri, era fuori dalla realtà, non sentiva più niente in torno a sé, finché un brusio nell'orecchio si fece sempre più forte: sentiva le voci di Arthur e Sirius che discutevano tra di loro per una faccenda che non sembrava affatto divertente, gli parve di sentire nomirare "Esercito di Voldemort" così aguzzó l'orecchio e cercò di ascoltare meglio quel discorso che gli sembrava lo riguardasse, quando qualcuno bussò alla porta...
Sirius si alzò ed andò ad aprire, rimase sorpreso nel vedere l'uomo che aspettava di essere invitato ad entrare nella sua dimora, così con la mano gli fece segno di accomodarsi molto scorbuticamente.
Entrò in sala da pranzo dove tutti stavano mangiando, e appena Harry lo vide per poco non si strozzó: era Luciu Malfoy, con suo figlio Draco seguiti dal loro nuovo elfo domestico.
Il trio non capiva perché quei due fossero lì, dopo che Harry aveva visto Lucius al cimitero con Voldemort e gli altri avrebbe solamente voluto cruciarlo in quel momento, ma ad un certo punto rimase paralizzato: aveva incrociato lo sguardo di Draco Malfoy e... Beh.. Non sapeva neanche lui per quale motivo, ma... Si sentiva le farfalle nello stomaco...

*Angolo autrice*
Ciao! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Mi scuso per eventuali errori, ogni volta che scriverò rileggerò, ma magari qualcosa mi sfugge 😉
Cercherò di postare tutti i giorni un nuovo capitolo, e nulla non vedo l'ora di continuare! 🤩❤️

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