Capitolo 2

158 44 115
                                    

Non posso veramente crederci. Blake Parker, il ragazzo che odio più di ogni altra persona al mondo, nella mia classe. Quel somaro si è fatto bocciare l'anno scorso e quindi quest'anno, giustamente, devo averci a che fare io. Che ingiustizia! Blake è il fratello di Dylan ed è totalmente l'opposto. Quei due sono come il diavolo e l'acqua santa. Mi giro per chiedere spiegazioni a Dylan e sta guardando malissimo il fratello, se solo gli sguardi potessero uccidere.

-<< Mi spieghi come hai fatto a farti bocciare negli ultimi dieci giorni di scuola? E' successo dopo che io ed Eros siamo partiti per le vacanze in anticipo?>>

Chiedo spiegazioni al deficiente che mi guarda con un sorrisino soddisfatto.

-<< Dadà>>

-<< Smettila di chiamarmi in quel modo Blake!>>

Quasi urlo io mentre lui scoppia a ridere, ma quanto è fastidioso?

-<< Ascoltami Dadà, è successo pochi giorni prima della consegna dei diplomi, pensavo che uno scherzo fosse divertente e invece non lo è stato per niente, tutto qui>>

Troppo evasivo.

-<<Ha incendiato l'auto del preside>>

-<<CHE COSA?>>

Urliamo tutti all'unisono.
Dylan ci dice la verità e restiamo tutti quanti scioccati. Ma che razza di scherzi sono questi?

-<< Sei un fottuto pazzo Blake!>>

-<<Grazie Eros>>

Ridacchia l'idiota. Speriamo che prossimamente non coinvolga anche mio fratello nelle su bravate. Eros si fa trasportare molto velocemente. Il suono della campanella ci avvisa dell'inizio delle lezioni e iniziamo ad avviarci verso le aule. Ma perché tutti devono spingere come dei caproni all'entrata? Nessuno vi ruba i banchi, che diamine! Un ragazzo alto e grosso come un armadio mi da una spinta e il mio telefono cade a terra. Rotola per qualche gradino e infine si ferma. Mi fermo e aspetto che tutte le capre entrino nell'edificio, non vorrei farmi travolgere e morire il mio ultimo primo giorno di scuola. Una volta che tutti sono rientrati recupero il mio telefono, per fortuna non si è rotto. Spero che Bonnie e Angelina mi abbiano tenuto un posto negli ultimi banchi. Entro nell'edificio e raggiungo la mia aula. Quando entro per poco non mi viene un infarto, tutti si sono accomodati e si sono sistemati nei propri banchi. Angelina si è seduta insieme a Bonnie, Eros insieme a Dylan e l'unico posto libero è quello vicino a Blake. Voglio morire. Lancio un'occhiataccia alle mie amiche e a Dylan e loro scoppiano in una fragorosa risata, non l'avranno fatto apposta spero. Blake mi guarda con uno strano sorrisino in faccia, tutto soddisfatto. Stupido idiota. Lancio il mio zaino ai piedi del banco e mi lascio cadere sulla sedia. Non voglio neanche guardarlo, ho già raggiunto il limite per oggi e non sono neanche le 10.

-<< Io non ti piaccio, non è cosi?>>

Perspicace il ragazzo.

-<< Mi hai bullizzato per anni, dovrei ringraziarti e farti una statua?>>

-<<No, una statua no ma se vuoi possiamo fare altro>>

E mi fa l'occhiolino. Lo guardo disgustata e mi giro verso le mie amiche per chiedere aiuto. Loro mi stavano già osservando e ridacchiano. Che diavolo! Sarà un ultimo anno molto lungo, forse troppo.

Finalmente il professore arriva in classe e inizia il solito discorso sugli esami, sulla gita dell'ultimo anno, su quanto sia importante impegnarsi quest'anno ma io ho già perso il filo del discorso e quindi decido di iniziare a disegnare sul mio quaderno degli appunti. Senza neanche accorgermene ho disegnato un piccolo paio di ali all'angolo del foglio. Mi manchi cosi tanto.

-<< Ti manca, non è vero?>>

Una voce mi risveglia dai miei pensieri. Blake. Vorrei rispondergli che mi manca da morire, che mi sento persa da quando non c'è più. Mi sento come se una parte del mio cuore sia morta per sempre. Nessuno può riempire quel vuoto. Ormai ho imparato a conviverci ma tutto mi ricorda lei. Purtroppo dalla mia bocca esce solo:

-<< Non sono affari che ti riguardano>>

Blake alza le mani in segno di resa e torna ad ascoltare il professore. Lo guardo di sottecchi, non ci siamo mai trovati così vicini perché per litigare basta essere ad un metro di distanza ed io e Blake abbiamo sempre e solo litigato in questi anni. Non ci siamo mai rivolti una parola che non sia un insulto. E' Dylan il fratello buono, lui è il solito stronzo che fa impazzire le ragazzine e poi le lascia umiliandole. Si sta proprio concentrando per ascoltare il prof. Sul suo viso si forma una rughetta tra le sopracciglia. I suoi occhi castani sono troppo concentrati a guardare di fronte per accorgersi del mio sguardo. Il suo naso non ha nessun difetto, perfettamente dritto, non ha neanche una gobba nonostante i mille pugni presi durante le risse che ha scatenato. Sta mordicchiando il tappo di una penna e non sembra neanche accorgersene. Qualcosa sulla sua guancia sinistra attira la mia attenzione, una piccola cicatrice dovuta alle croste della varicella. Mi viene da ridere, ovviamente non poteva non grattarsi le croste perché non tiene mai le mani al proprio posto. La campanella suona e il professore esce velocemente dalla classe. Solo quando Blake si gira verso di me mi accorgo che il tappo che sta rosicchiando è il tappo della mia penna.

-<< Ma che diavolo Blake! Mangia le tue penne>>

Gli strappo via la penna dalla bocca e lui non risponde neanche, semplicemente scoppia a ridere. Dannato idiota!

Angelina e Bonnie stanno venendo verso di me quando la professoressa di storia entra in classe e quindi sono costrette a fare marcia indietro.

Finalmente è ora di pranzo. Raggiungo le mie amiche al loro banco e insieme ci incamminiamo verso la mensa.

-<< Allora com'è il tuo nuovo compagno di banco?>>

Mi chiede Angelina ridacchiando, la guardo malissimo.

-<< Ma non potevate tenermi un altro posto insieme a voi o insieme a Dylan? Mi toccherà passare l'interno anno scolastico, l'ultimo tra l'altro, attaccata a Blake Parker>>

Sbuffo.

-<<Ma di cosa ti stai lamentando? Stiamo parlando di Blake Parker, tutte le altre ragazze pagherebbero per essere al tuo posto e tu ne stai facendo una tragedia greca. Dafne ti si addice proprio il tuo nome!>>

Bonnie ridacchia e io alzo gli occhi al cielo ma non riesco a trattenere una risata.

Raggiungiamo la mensa dove Dylan ed Eros hanno già occupato un tavolo. Dopo aver preso da mangiare ci sediamo.

-<< Mi dispiace non averti tenuto un posto Daf ma mio fratello ci ha chiesto chiaramente di farti sedere insieme a lui e sai quanto sia difficile dirgli di no>>

Che cosa? Blake ha chiesto agli altri di farmi sedere insieme a lui? E' uno scherzo o un incubo? Sicuramente lo avrà fatto per potermi prendere in giro tutto l'anno. Vengo risvegliata dai miei pensieri da una mano che sbatte sul nostro tavolo. Alzo lo sguardo e una biondina finta mi sta guardando malissimo ed è a cinque centimetri dal mio naso.

-<< Senti tesoro, lascia stare il mio fidanzato, hai capito? Non vorrei doverti strappare quei quattro peli orribili che ti ritrovi sulla nuca>>

Guardo scioccata prima la biondina e poi i miei amici, i miei occhi passano velocemente da una parte all'altra. Ma di che diavolo sta parlando? Chiedo aiuto con gli occhi alle mie amiche ma loro scrollano le spalle. Mi schiarisco la gola e le chiedo:

-<< Scusami, il tuo fidanzato chi?>>

-<< Come il mio fidanzato chi? Blake Parker è il mio ragazzo e tu devi stargli alla larga, hai capito? Essere la sua compagna di banco non ti da il diritto di provarci con lui, mi hai sentito?>>

Provarci con lui? O è ubriaca o ha assunto qualche sostanza stupefacente. La guardo pietrificata senza dirle nulla. Vorrei solo mettermi a ridere ma mi trattengo, non vorrei farle scoppiare quei tre neuroni che le sono rimasti.

-<< Moore spero tu abbia capito con le buone, non vorrei dover iniziare ad usare le cattive>>.

Dopo la scenata, alza i tacchi e se ne va. Non posso credere a quello che hanno appena sentito le mie orecchie, non ci proverei con Blake neanche se fosse l'ultimo ragazzo sulla terra.

E tu ci credi negli dei?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora