Capitolo 3

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Non posso crederci, quella tipa mi ha appena fatto una scenata di gelosia, per Blake tra l'altro. Sento la rabbia montarmi dentro e aumentare ad ogni secondo. In un attimo sono in piedi e sto avanzando verso la porta. Devo trovare quel cretino e fargliela pagare. Godo al solo pensiero dello schiaffo che vorrei dargli, l'impronta della mia mano sulla sua lurida faccia. Ad un tratto qualcosa mi trattiene e mi ferma, mi giro e vedo Dylan che mi trattiene per un braccio.

-<< Non metterti a fare scenate anche tu, conosco benissimo Amelia, si sta frequentando con Blake ma è una ragazza troppo insicura e con mille fobie. Molto probabilmente Blake non le avrà neanche parlato di te ma lei si è fatta mille film mentali, lasciala perdere>>

Le parole del mio migliore amico mi calmano e decido di tornare a sedermi al tavolo insieme agli altri. Non ci credo, adesso devo anche preoccuparmi delle fidanzatine gelose.

-<< Daf, che ne dici di un giro dopo la scuola?>>

Annuisco alla richiesta di Bonnie. Distrarmi un po' mi aiuterà.

-<< No, non possiamo, non ti ricordi? Dobbiamo aiutare nonna Rose con la spesa, ormai non riesce più a trasportare il carrello da sola>>

Giusto, mi ero dimenticata della nonna. Non vorrei mai subire la sua ira dopo una giornata del genere quindi mi scuso con le ragazze, sarà per un'altra volta.

L'ultima campanella finalmente annuncia la fine del primo giorno di scuola e non potrei essere più contenta. Raccolgo velocemente la mia roba e la infilo nello zaino.

-<< Dadà posso parlarti?>>

Neanche mi giro e corro via nel corridoio per evitare il discorso di Blake. Per fortuna mio fratello mi sta aspettando fuori dalla porta e insieme ci incamminiamo verso l'uscita.

-<< Dadà devo parlarti!>>

Sento urlare dietro di me e quindi accelero il passo seguita da Eros.

-<<Muoviti, non voglio assolutamente farmi raggiungere da Blake>>

-<< Ma perché? Cos'è successo? Giuro che se ti ha fatto qualcosa lo strangolo con le mie stesse mani>>

Guardo mio fratello e scoppio a ridere, ogni tanto cerca di fare il fratello protettivo ma con scarsi risultati. Eros è buono come il pane, non farebbe del male neanche a una mosca e invece Blake lo combinerebbe piuttosto male.

-<< Non mi ha fatto niente Superman, stai tranquillo. E' solo che non mi va di parlargli>>

Usciamo dall'edificio, montiamo in sella alla moto e il mio gemello riesce a farla partire un attimo prima dell'arrivo di Blake. Sfrecciamo per le vie della città e nel giro di dieci minuti siamo già arrivati. Per fortuna casa nostra non è molto distante dalla scuola. Eros parcheggia ed entriamo in casa.

-<< NONNA!>>

Urliamo all'unisono. Nessuna risposta. Strano.

-<<Nonna siamo tornati!>>

-<<Ragazzi sono in giardino, sto annaffiando le piante, datemi due minuti>>

Io e mio fratello ci guardiamo, grazie al cielo sta bene. Quando si tratta della nonna io ed Eros ci preoccupiamo sempre. Ci preoccupiamo anche quando le va di traverso qualcosa durante il pranzo. Siamo troppo attaccati a lei e non vorremmo mai perderla. Abbiamo già preso troppo nella vita. Ci sediamo sul divano e aspettiamo. Mentre Eros accende la tv, io prendo il mio telefono e controllo i vari social. Niente di interessante come sempre. Lo butto sul divano e mi concentro anche io sulla tv. Una tipa in tv sta preparando una torta al cioccolato quando io ed Eros veniamo distratti dalla vibrazione del mio telefono. Un messaggio.

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