Capitolo 4

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Sono in ritardo, di nuovo. Ormai non mi sorprendo neanche più. Guardo la sveglia. 7:40. Che cosa? Non può essere cosi tardi. Mi alzo velocemente dal letto. Prendo dall'armadio i primi vestiti che riesco a trovare e mi dirigo correndo verso il bagno. Mi lavo più veloce della luce e sto già pettinando i miei capelli quando Eros si affaccia dalla porta del bagno.

-<<Sei pronta? Sono le 8, io sto per andare>>

-<< Dammi due minuti, non mi trucco neanche>>

Mio fratello sbuffa ed esce dal bagno. Io non sono mattiniera e perfettina come lui, io ho i miei tempi.

-<< DAFNE ME NE VADO>>

Prendo lo zaino sopra la poltroncina e le scarpe dal pavimento. Corro velocemente facendo i gradini a due a due e finalmente arrivo al piano di sotto. Mio fratello è appoggiato al portoncino e mi guarda con aria divertita.

-<< Non hai le scarpe>>

Ride.

-<< Non mi hai dato il tempo idiota!>>

-<< DAFNE NON INSULTARE TUO FRATELLO!>>

Sento urlare dalla cucina. Ovviamente nonna Rose corre in soccorso di Eros. Alzo gli occhi al cielo. Mi infilo velocemente le Stan Smith e finalmente usciamo di casa. La fresca aria del mattino mi colpisce e rabbrividisco. Eros non mi ha dato il tempo neanche di prendermi una giacca. Spero non mi venga la febbre.

Arrivati a scuola, raggiungiamo i nostri amici, appoggiati al solito muretto come sempre.

-<<Buongiorno>>

Saluto.

-<< Daf ti sei vestita al buio?>>

Ridacchia Angelina. Guardo i miei vestiti. Il blu scuro della felpa fa a pugni con il nero dei jeans ed io vorrei solo darmi un pugno.

-<< Ho preso i primi vestiti che mi sono capitati a tiro. Stamattina ero veramente in ritardo>>

-<< Già, confermo>>

Guardo male mio fratello e tutti scoppiano a ridere.

-<< Non ho visto papà stamattina, dov'è andato?>>

Chiedo ad Eros.

-<< Aveva una conferenza importante sulle piramidi egizie ed è uscito di casa prestissimo>>

Annuisco. Questo maledetto lavoro tiene mio padre sempre occupato. Il lavoro da archeologo non mi dispiace, anzi mi incuriosisce parecchio ma spesso passano addirittura giorni e io non riesco a vedere mio padre. Come se non fossi già abbastanza sola.

-<<Allora? Com'è andata la spesa ieri?>>

Chiede Bonnie divertita. Mi torna in mente l'immagine del ragazzo di ieri. Alexander. Senza neanche accorgermene un sorriso si forma sul mio viso.

-<< Hanno proprio dei commessi carini in quel supermercato>>

Sorrido divertita e le mie migliori amiche si incuriosiscono.

-<< Che intendi?>>

Chiede Dylan.

-<< Non dirmi che trovi carino quello sfigato di Brown, ti prego Dafne!>>

Secondo Eros tutti sono degli sfigati tranne lui. Alzo gli occhi al cielo.

-<< Ma chi? Alexander?>>

Scoppia a ridere Dylan. Non conosco Alexander ma non mi piace per niente il mondo in cui ne parlano Dylan ed Eros. Anche loro sono due sfigati. Più o meno. Comunque il fatto di essere popolare non da il diritto di insulare le altre persone. Guardo entrambi con disprezzo e me ne vado.

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