❄︎ǫᴜɪɴᴅɪᴄɪ❄︎

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Bᴇᴛᴛʏ

Il sole illuminò il mio viso facendomi aprire lentamente gli occhi.

Prima uno, poi l'altro, finché non venni, definitivamente, accecata dalla luce.

Girai il volto verso sinistra ma non trovai nessuno, così, mi misi a sedere scuotendo i miei capelli disordinati.

Sbadigliai per qualche minuto e, dopodiché, mi alzai.

Aprii piano la porta della camera trovandomi davanti ad uno strano 'spettacolo': Jughead stava preparando la colazione canticchiando.

Chiusi la porta alle mie spalle facendolo, involontariamente, sobbalzare

B:"Buongiorno"dissi abozzando un sorriso

J:"Ciao"rispose posando due piatti sul tavolo "Ho fatto le crepes"

B:"Fantastico"esclamai strofinando le mani tra loro facendolo ridere.

Ci accomodammo uno di fronte all'altro iniziando a mangiare

B:"Dove hai imparato?"gli chiesi sorpresa

J:"Beh, quando i tuoi genitori iniziano a pensare più al lavoro che a te, devi arraggiarti".

Lo guardai per qualche secondo

J:"Sono sporco di nutella?"domandò prendendo un tovagliolo

B:"No, solo..mi dispiace averti giudicato male"spiegai

J:"È normale, insomma, con quello che ti ho detto la prima volta che ci siamo incontrati, in realtà, sarebbe stato strano l'opposto"ammise

B:"Beh adesso so i veri motivi per cui sei come sei"conclusi.

A quell'affermazione si rabbuiò

B:"O almeno: quasi"mi corressi

J:"Gia, potrei dire la stessa cosa di te"rispose accennando un sorriso.

Finimmo di mangiare in silenzio per poi dirigerci entrambi verso la porta.

Gli porsi la giacca e lo guardai allontanarsi.

Si voltò verso di me tornando sui suoi passi

J:"Che ne dici se, invece di vederci oggi pomeriggio, ci vedessimo stasera? Conosco un posto che senz'altro ti piacerà"disse

B:"D'accordo"acconsentii sorridendo

J:"Ok, fantastico: ti vengo a prendere verso le 19.00. Ciao"concluse andandosene.

Mi chiusi la porta alle spalle sospirando felice per poi dirigermi verso la camera per vestirmi.

Una volta pronta, uscii sotto la neve ormai a terra, dirigendomi al parco: avevo appuntamento con una persona..

Mi sedetti su una panchina e tirai fuori il telefono controllando più volte l'orario finché non vidi la ragazza che stavo aspettando

B:"Ciao, tu devi essere Jessica: la ragazza di Justin"dissi alzandomi "Io sono Elizabeth ma puoi chiamarmi anche Betty"mi presentai

Remember that I love you||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora