❄︎ᴅɪᴄɪᴀssᴇᴛᴛᴇ❄︎

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Bᴇᴛᴛʏ

B:"Non puoi dire sul serio"esclamai ridendo

J:"E invece sì! Veronica e io siamo rimasti in punizione per un mese"affermò sorridendo.

Portai una mano sul viso cercando di calmarmi per poi concentrarmi sulla mia tazza di caffé ormai vuota

J:"Sì è fatto abbastanza tardi: ti va di fare un salto a casa mia? Prendo una cosa e poi ti accompagno"disse

B:"D'accordo"acconsentii alzandomi insieme a lui dirigendoci verso la cassa.

Con la mia totale disapprovazione, pagò lui per entrambi.

Una volta arrivati spense il motore e rimase a guardare il volante

B:"Non dovevi prendere una cosa?" domandai consfusa

J:"Sì, solo..volevo provare a fare una cosa prima.."rispose puntando il suo sguardo su di me.

Si avvicinò pian piano al mio viso finché, i nostri nasi, non si scontrarono

J:"Perché non ti stai allontanado?"mi chiese

B:"Non lo so"dissi avvicinandomi ulteriormente fino a far combaciare le nostre labbra in un bacio dolce e tanto bramato.

Ricambiò subito portando le mani sulle mie guance accarezzandole e facendomi sorridere.

Feci la stessa cosa premendo il mio viso contro il suo.

Dopo alcuni minuti ci staccammo con il fiato corto

J:"Ti va..di entrare?"mi domandò insicuro

B:"Ok"risposi soltanto aprendo la portiera e uscendo lasciandomi investire dal freddo vento serale.

Lui si avvicinò all'ingresso lasciandomi entrare.

La sala era molto ampia, come tutto lì dentro: le papreti erano di un color celeste chairo e il salotto era semplicemente adorabile.

Una volta chiusa la porta ci guardammo intensamente negli occhi per poi riavvicinarci, l'uno all'altra sorridendo, facendo unire nuovamente le nostre labbra.

Ci togliemmo le giacche e, dopodiché, mi prese in braccio portandomi al piano di sopra in quella, che capii, essere la sua stanza.

Si sedette sul letto con me a cavalcioni continuando a baciarmi.

Gli sbottonai piano la camicia e lui slacciò il mio vestito lasciandomi in intimo.

Iniziò a baciarmi il collo, poi il petto mentre io lasciai qualche segno sulla sua spalla per poi tornare a torturarci le labbra in una danza avida e lenta.

Non andammo oltre.

Rimanemmo solo, per le ore seguenti, a contemplare e conoscere i nostri corpi concedendoci fino all'ultimo.

La mattina seguente mi svegliai a causa di alcune carezza sulla mia schiena

J:"Hey"mi salutò dolcemente continuando il suo lavoro

Remember that I love you||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora