❄︎ᴅɪᴄɪᴏᴛᴛᴏ❄︎

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Jᴜɢʜᴇᴀᴅ

Rimango bloccato a fissarla per alcuni minuti riprendendomi solo quando le porte dell'entrata si chiudono sbattendo.

Scuoto la testa ancora confuso ed entro nel mio ufficio con sguardo basso

X:"Juggy!"disse una voce a me fin troppo familiare

J:"Melissa che cazzo ci fai qui?!"esclamai con gli occhi sbarrati

M:"Ma come! Sono venuta a trovare il mio ragazzo!"rispose sorridendo e avvicinandosi a me

J:"Forse una volta, poi ho scoperto che persona odiosa e manipolatrice tu sia"affermai indietreggiando

M:"Senti..mi dispiace per Philip, sono stata una stupida: ma ora sono qui.."0

J:"No! Tu non puoi ripiombare nella mia vita così, all'improvviso, ora che va tutto bene cazzo!"sbraitai sottraendomi al suo tocco

M:"Andava"mi corresse con sorriso furbo

J:"Sei stata tu?!"domandai stringendo i pugni cercando di trattenermi

M:"Può darsi..ma io sono mille volte meglio".

La spinsi contro il muro e uscii dal mio ufficio a grandi passi dirigendomi all'esterno accorgendomi, solo in quel momento, di essermi dimenticato la giacca.

Fermai un taxi e salii chiamando Veronica

V:"Hey Romeo che succede?"chiese scherzando

J:"Non è il momento Ronnie, è successo un casino: Melissa è agli uffici"la informai

V:"Aspetta: cosa?! Ma non viveva in Arizona?!"esclamò sorpresa

J:"A quanto pare è riuscita a trovarmi"affermai frustrato

V:"Ok, penso io a lei. Hai bisogno di altro?"

J:"In realtà sì: Betty l'ha incontrata stamattina ed è corsa via dal lavoro urlandomi contro.
Sai dove potrebbe essere andata?"

V:"No, ma forse sua sorella sì: lavora dal parruchiere in centro"

J:"Ok, grazie"conclusi mettendo giù il telefono e comunicando al taxista la mia destinazione.

Arrivato diedi la mancia all'uomo ed entrai.

Subito, un ragazzo dai capelli castani, si avvicinò a me

X:"Buongiorno! Come posso aiutarla?"mi domandò gentilmente

J:"Sto cercando Polly Cooper: è in servizio?"

X:"Certo, è là infondo"rispose indicanda.

Mi avvicinai piano a lei picchiettandole una spalla

P:"Sì?"chiese sorridendo per poi diventare seria tutt'a un tratto

J:"Ho bisogno del tuo aiuto"

P:"Non penso di poterti essere utile.."affermò riportando lo sguardo sui capelli della donna

J:"Polly ascoltami! Tua sorella è fuggita, non riesco a trovarla.
Tu non sai se abbia..che so: un luogo dove si rifugia quando vuole stare da sola?"ipotizzai.

Lei rimase in silenzio ma vidi una lacrima solcare il suo volto pallido.

Cosa stava succedendo?

P:"Prova al parco, non quello nella piazza centrale: quello che hanno chiuso anni fa per via di quell'..omicidio"rispose tornando a concentrarsi sulla sua cliente

J:"Grazie"dissi portando una mano sul suo braccio per poi precipitarmi all'esterno.

Dopo alcuni minuti arrivai a destinazione.

Mi incamminai per il boschetto lì di fianco guardandomi attorno per poi ritrovarmi davanti al parco.

Mi strinsi nella giacca che stavo indossando, anche se, non copriva molto e continuai ad avvicinarmi.

Fatto qualche altro metro vidi la bionda seduta ai piedi dello scivolo, ancora intatto, con la testa appoggiata alle ginocchia

J:"Betty.."la chiamai

B:"Non ancora tu"singhiozzò.

Sollevò piano il capo puntando i suoi occhi, ancora umidi, nei miei facendo cadere, a terra, un oggetto metallico

B:"È colpa tua"sussurrò riportando lo sguardo all'ingiù.

Mi avvicinai raccogliendo ciò che le era caduto riposando i mio sguardo su di lei

J:"Perché?"domandai flebilmente

B:"Perché ho creduto"rispose.

Mi accucciai di fianco alla bionda cercando di non tremare dal freddo

J:"Betts, quello che ti ha detto non è reale"affermai prendendole il mento fra le mani facendole sollevare il capo "Lei non è la mia ragazza"conclusi perdendomi nei suoi occhi

B:"Allora perché ha detto.."

J:"È una storia abbastanza lunga e, se vorrai ascoltarla, te la racconterò per filo e per segno ma, ti prego, andiamocene: sto congelando"la pregai.

Dopo qualche attimo di silenzio lei annuì debolmente, così, chiamai un taxi.

Salimmo sul veicolo e ci dirigemmo verso casa sua.

Durante il tragitto appoggiò la testa sul finestrino e non proferì parola mente cercava di rimuovere le croste da quei maledetti tagli.

Intrecciai una mano alla sua di modo che non potesse continuare il suo lavoro e, inaspettatamente, non si oppose.

Una volta arrivati entrammo e mi precipitai immediatamente verso il termosifone posando le mie mani su esso

J:"Dove tieni la cassetta di prontosoccorso?"le chiesi vedendola sedersi sulla poltrona

B:"Bagno"disse sottovoce sdraiandosi.

Entrai nella stanzetta e la trovai in alto su una mensola.

Tornai dalla bionda e mi feci dare una delle mani

B:"Fermo"esclamò subito spiazzandomi

J:"Ti ho fatto male?"domandai non cogliendo il doppio senso

B:"Lascerò che tu mi aiuti solo quando saprò tutta la verità"affermò raggomitolandosi sul divano.

Sospirai annuendo

J:"D'accordo"risposi prendendo una sedia e posizionandomi davanti a lei.

-spazio autrice-

:)

So che mi volete bene infondo raga

Lo percepisco haha

Ci vediamo più tardi

Probabilmente

Baci

-EliNoRisoff

Remember that I love you||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora