occhi da gatto

Parte 1

Stavo per vincere...mancava poco...un ultimo sforzo... *driiiiiin* il suono della campanella mi fece sussultare. Ero in ritardo. Mi avviai con la testa china sulla mia console lungo il corridoio affollato e rumoroso. Se mi fossi impegnato avrei potuto anche finire il gioco prima di arrivare in classe. Camminavo con passo molto lento lungo quel corridoio che sembrava infinito, pieno di persone che non avevo mai guardato negli occhi e pieno di voci che si sovrastavano l'un l'altra creando un caos che a lungo andare diventava insopportabile e odioso.

Ero quasi arrivato in classe quando, senza rendermene conto, urtai contro una persona, ma senza farci troppo caso mi scostai e continuai per la mia strada. Quella persona al contrario si girò e mi disse con voce dispiaciuta ma energica: "Oddio scusami, tutto ok?" aveva una voce maschile ma non troppo profonda. Non mi girai nemmeno per guadarlo, scrollai le spalle e continuai per il corridoio.

Dopo poco sentì una voce familiare gridarmi da dietro: "KOZUME KENMA! VIENI IMMEDIATAMENTE QUI!" Mi girai lentamente e alzai lo sguardo. Era il mio professore. Avevo superato la mia classe senza neanche accorgermene e probabilmente quando le passai difronte il mio professore mi vide e mi venne a chiamare arrabbiato. Sgranai gli occhi, chiusi la console velocemente e me la nascosi dietro la schiena. Mi avvicinai lentamente al mio professore che intanto mi gridava cose a cui non facevo caso, cose del tipo:" Sei in ritardo! Dovresti vergognarti!" e cose così. L'unica frase che mi fece sussultare, l'unica frase che non avrei mai voluto sentire fu:" Dammi quel video gioco" provai a controbattere ma il professore non volle saperne di ascoltarmi, mi prese la console dalle mani, si girò, ed entrò in classe.

Senza pensarci due volte lo seguì ed entrai in classe riluttante.