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Qualche giorno dopo arrivò a palazzo un uomo mandato dallo zio di Hammed. Le sorrise, sembrava uno di quegli uomini blu dei racconti. 
Andarono in un salottino e lo fece accomodare, gli spiegò cosa voleva da lui.
«Non so se è una buona cosa. Ma il capo ha detto di farlo e basta.»
Lei sorrise sotto il velo. «Vedi, mi chiamano Regina del deserto, ma non so difendermi, non so fare la guerra, non so combattere. Il mio scopo è la conoscenza, di ogni cosa. Voglio saper sparare mentre sono a cavallo, o usare la spada se sono a terra. Non voglio più che nessuno provi a farmi del male, e come moglie, voglio saper difendere mio marito se necessario. Quindi io e alcune donne del palazzo faremo questa cosa.»
L’uomo le sorrise e mosse la testa .
«Non sono ancora la Regina del deserto. Ora sono una paurosa del deserto, però voglio poter assicurare al mio popolo che saprei difendere anche loro se necessario.»
«Sì, mia signora. Comincio a comprendere.»
Nelle settimane e nei mesi seguenti insegnò ad Amyna e ad altre nove donne tutte le tecniche di combattimento dei berberi, anche nel corpo a corpo. Alla fine consigliò di contattare altri insegnanti per imparare più tipi di combattimenti.
Suo marito lavorava, e, qualche volta, faceva dei piccoli viaggi. Quando stavano insieme si amavano come il primo giorno. Nessuno sapeva della sua piccola armata femminile, sentiva però di averne bisogno. Contattò altri istruttori, e appresero arti marziali, impararono tutte a sparare con ogni tipo di arma. 
Le altre donne sapevano tutto e avevano accettato, erano giovani, e le aveva dichiarate come sue ancelle.

***

«Devo andare negli Emirati per qualche giorno.» Hammed  la teneva stretta fra le braccia. 
Lei lo guardò seria. «Dopo quello che è successo? Non puoi andare, è pericoloso!»
«Devo, ho degli affari importanti. Andrà tutto bene.»
Un brivido di paura le passò per la schiena. Non era tranquilla, ma lui la baciò e le fece dimenticare tutte le sue paure. 
Al mattino lui partì e lei sentì, come un sesto senso, che non sarebbe andata bene.
Fece chiamare lo zio di Hammed, e gli disse di portare i suoi uomini migliori.
«Voglio sapere chi tentò di farmi del male quella volta. E chi cerca di farne a mio marito ora.» Guardò l’uomo di fronte a se. «Mi aiuterai?»
«Si, mia cara.»

***

Sentì arrivare di corsa diversi uomini, un brivido di paura le cose su per la schiena.
Entrò uno e parlò fitto con lo zio di Hammed. Lei sapeva che era successo qualcosa, ne era certa, se lo sentiva dentro. 
Si guardarono un lungo momento. «Lo hanno rapito, hanno ucciso alcune delle sue guardie e lui è svanito.»
Amyna gridò. «No! No!» 
Lacrime le scendevano giù dagli occhi. Si appoggiò con le mani su un tavolo. Cercò di respirare a fondo.
«Amyna.»
Lei emise un profondo respiro. «Fai quello che ti ho chiesto. Mi servono i tuoi uomini. Con le mie amazzoni, e me al comando andremo a recuperare mio marito, ma...» Alzò lo sguardo su di lui. «Devi scoprire dove sta. Nel frattempo voglio dieci abiti da berberi maschili per travestirsi, nessuno deve sapere. Solo i tuoi uomini. La Regina difende il suo Re!» Disse infine pensando agli scacchi.

La Regina del Deserto **Serie Pink Lady**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora