La Regina del Deserto **Serie Pink Lady**

12

Corsero verso la loro stanza e appena dentro si gettarono l’uno nelle braccia dell’altro.
Si baciarono e con mani frementi si spogliarono, arrivando nudi sul letto. 
La accarezzò dolcemente con le mani, portandola ad avere il primo orgasmo mentre la baciava con forza.
Scese con le labbra su di lei, la baciava, la succhiava e la leccava, Amyna si perse in tutto quel piacere. Urlò il suo nome quando la portò di nuovo ad avere un altro orgasmo. 
Le si mise vicino baciandola di nuovo, lei gli passò le mani sul corpo e scese a toccarlo. Sorrise e iniziò a muovere le mani su di lui incuriosita. Hammed ansimava  e le fermò le mani tenendogliele sopra la testa. Lei si era eccitata moltissimo, il fatto che lui provava la stessa eccitazione le piaceva.
La baciò le si mise in mezzo alle gambe che lei aprì di più per accoglierlo dentro di lei. Le lasciò le mani passando le sue sulla sua vita e la girò sopra di sé. 
Per un poco si sentì in imbarazzo, ma lui la baciò con passione e lei dimenticò tutto. Si mise sopra di lui mentre lo faceva entrare piano e sentendo la barriera di purezza rompersi e darle una fitta di dolore. 
Sentiva l’invasione di lui dentro di sé e di come lei lo stava accogliendo. Lui la strinse tenendola ferma per un lungo attimo. «Devo  tenerti ferma, altrimenti non resisterò a lungo…»
Dopo qualche momento lei si mosse, sentendo che il corpo non le dava solo dolore, ma c’era un lieve piacere, qualcosa che cresceva mentre si muoveva. Mosse il bacino avanti e indietro e inarcò il corpo indietro, ormai presa nel vortice della passione. Si mosse sempre più veloce e ascoltando suo marito che gemeva con lei, che le baciava i seni che la tirava su di sé per baciarla sulla bocca e che perdeva il controllo come lei. 
Nella foga si ritrovò sotto di lui, sotto il suo corpo, mentre si muoveva in lei. Gemendo e facendola gemere. Si muoveva sempre più veloce baciandola e portandola sempre più vicino all’estasi. Esplosero entrambi in un intenso piacere che li coinvolse. 
Hammed stava ancora dentro di lei. Lei lo teneva stretto, baciandolo sul viso.
«Stai bene?» Le chiese alzando la testa preoccupato.
«Ohhh, certo che sì.» Rispose lei baciandolo sulle labbra.
Lui si spostò e la trascinò con sé tenendola fra le sue braccia. Incrociò le dita con le sue, guardando l’anello di sua madre, e la loro fede nuziale. 
«Sai che ora hai anche tu tanti nomi altisonanti?» Rise lui divertito.
Lei si strinse nelle spalle. «Bravo chi li ricorderà tutti.» Lo baciò sul petto. «Non è del tuo nome che mi sono innamorata.» Disse serena, rivelandogli i suoi sentimenti.
«Ah, e di cosa ti sei innamorata?»
«Dei tuoi occhi, del tuo fisico maestoso quando sei a cavallo. Della tua ironia, di come mi proteggi… Hmm, è un elenco troppo lungo.» Rise infine lei .
«Io cercavo di capire come fossi sotto quel velo, e dio quanto mi dava sui nervi. Avevo l’impressione che alle volte mi facevi le linguacce.» Lei emise dei risolini.
«Infatti lo facevo.»
«Quando ti sei vestita da berbera che ho visto i tuoi occhi, di come mi guardavi o di come guardavi le cose che ci circondavano, lì ho capito di amarti, che eri l’unica donna con cui avrei condiviso la mia vita.»
Lo guardò dritto negli occhi, lo baciò e passò le mani sul suo corpo. Era curiosa anche lei: voleva imparare tutto sul corpo di suo marito e lui glielo lasciò fare.
«Marito mio.»
«Moglie mia.»

***

Rimasero chiusi nelle loro stanze fino alla sera seguente. Anche se si vergognava da morire, le lenzuola sporche del suo sangue furono esposte, certe cose erano dei rituali arcaici, ma non protestò più di tanto. Si vesti di nuovo come una berbera e, mano nella mano con suo marito, arrivarono alla cena.
C’erano ancora degli ospiti, che fecero dei sorrisini divertiti in direzione della coppia.
«So che non sono stato il padre dell’anno.» Le disse quando si misero seduti accanto a lui. «Ma le cose che ho fatto…»
«Non serve tu dica nulla, padre. Ho compreso più di quanto tu sappia.»
Gli strinse la mano e lui gliela baciò.
«La Regina del deserto.» Gridò suo padre. Dalla sala salirono delle grida e delle urla di festeggiamento, mentre fuori esplosioni di fucili e di pistole la fecero fremere di paura.