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In sella a Goliath guardava dall’alto il nascondiglio dei rapitori. Era vestita da regina del deserto con il mantello di suo marito che la copriva. «Da bravo Goliath mi serve un nitrito e un’impennata, facciamogli paura.» Gli sussurrò, lui sembrò capirla e lei strinse le gambe mentre lui si alzava maestoso nitrendo con forza. Liberò il mantello e il suo vestito scintillante comparve. Molti uomini si fermarono e rimasero di stucco vedendola lì.
«Sono la Regina del deserto, benedetta dai berberi, la moglie di Hammed…» Per la prima volta ricordò tutti i nomi di suo marito. «Vi ordino di liberarlo, altrimenti le mie benedizioni si trasformeranno in maledizioni e ognuno di voi vivrà in atroci sofferenze!» La sua voce era dura e cattiva. «Chi lo libererà sarà graziato dalla mia ira!» Fece un gesto e le sue amazzoni vestite come lei sbucarono al suo fianco. Tutte con i fucili in mano. «Gettate le armi e liberate mio marito. ORA!»
Alcuni avevano imbracciato i fucili e miravano in alto. Scesa da Goliath e gli diede una pacca mentre lui scendeva . Prese il suo fucile e con le altre donne vestite uguali, confusero gli uomini. Uno caricò il fucile ma uno sparo, da uno degli uomini nascosti, gli aveva colpito la spalla. 
Amyna scese lenta, circondata dalle sue amazzoni come passava così gli uomini gettavano le armi e si mettevano in ginocchio. 
Arrivò davanti a quello ferito. «Dove sta, mio marito?»Ringhiò.
Alcuni uomini disarmati portarono a braccia Hammed svenuto fuori da una grotta. Alcune amazzoni lo circondarono e lo trascinarono via. «Non mi interessa cosa avete fatto, ma cosa farete. Se starete ancora con i nemici di mio marito, sarete nemici miei.» Fece un fischio e alcuni berberi arrivarono prendendo Hammed, andandosene come erano venuti. 
Lentamente arretrò senza mai dare a nessuno la schiena. L’atmosfera era tesa, sarebbe bastato un passo falso per morire. 
Invece non successe nulla, i mercenari e i berberi, avevano messo fuori gioco la maggior parte delle guardie. Andarono verso il punto di ritrovo. Lei salì su Goliath e le amazzoni sui loro cavalli, e corsero via. Corse veloce seguendo i berberi che avevano suo marito. Arrivati al campo base uno dei mercenari visitò Hammed. «Sta abbastanza bene, ha bisogno di un ospedale. «Non in questo posto, credi ce la faccia a sopportare il viaggio?» 
«Abbiamo di meglio…» Da lontano sentì le eliche di un elicottero. «Nessuno monti Goliath. Riportatelo al più presto a casa. Le amazzoni nelle jeep.» Guardò i mercenari. «Sono addestrate per uccidere, sono amazzoni e vergini, quindi non aspettate che si comportino come le occidentali.»  
Fecero un lieve cenno con la testa. «Io vado con lui.»

***

Arrivati a palazzo aveva chiamato i medici che avevano portato delle attrezzature. Ora tremava e aveva paura. 
Quando i medici uscirono, le sorrisero, «Anche se non immagino cosa deve aver passato, sta piuttosto bene. Ci vorranno giorni perché si sgonfi la faccia. Ma non ha fratture cranio facciali. Ha alcune costole incrinate, ma tutto sommato sta bene.»
«Dovrei chiederle ancora un favore, ma discreto.»
L’uomo annuì, portandola in un'altra stanza e visitandola. Poi uscì e rientrò con un macchinario poco dopo.
«È tutto a posto Regina.» Le fece un sorriso divertito al suo sussulto stupito. «Le voci si spargono e siete appena diventata una leggenda.»
Amyna sorrise.
«È tutto a posto, né il viaggio, nè lo stress hanno dato fastidio al piccolo.» 

***

Suo marito dormì ancora per mezza giornata, quando riuscì ad aprire leggermente gli occhi si trovò a letto.
Nel suo letto, con sua moglie vicino. Cercò di allungare una mano ma si trovò quasi legato da alcune flebo.
«Amyna.» Mormorò con voce roca. Lei saltò su e lo guardò spaventata, lui le sorrise. «Amyna. Giurami che non è un sogno, e che sei qui vicino a me.»
«Sei qui amore mio, sei a casa, io sono qui. È tutto vero.» Gli prese le dita di una mano e lui le strinse. 
«Ho pregato per giorni chiedendo di poterti vedere almeno ancora una volta. Nei miei sogni ti ho visto: in groppa a Goliath vestita da Regina del deserto...» 
Lei sorrise e gli baciò la fronte rimanendo là mentre si addormentava. 
Le voci di quello che aveva fatto si sparsero velocemente, anche Hammed lo venne a sapere.
«Quindi Goliath si è lasciato cavalcare da te?» Sorrise lui.
«Beh, gli ho detto che mi serviva il suo aiuto per trovarti.» Gli sorrise.
«Manca qualcosa. Cosa non mi stai dicendo?»
Lei si distese accanto a lui. «Sai perché ho fatto tutto questo? Perché volevo che nostro figlio crescesse con un padre sempre vicino.»
Hammed ci mise qualche secondo a capire, la fissò senza fiato e la baciò.
«Mia Regina, mio amore.» Le disse dolcemente.
«Tu proteggi me, io proteggo te. Mio amato marito.»
Si baciarono a lungo, parlarono del futuro, del bambino, del paese. Guardandosi con amore e con devozione l’uno per l’altro.

La Regina del Deserto **Serie Pink Lady**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora