Uno. Due. Tre

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"Che vuoi dire che è morto?"

"Su Terra-due...è ancora vivo?" chiese Luther, che sembrava impazzire nel cercare di seguire tutte quelle cose strane.

Tutti continuarono a guardare Viola, increduli: loro fratello era morto, da anni ormai.

"Terre diverse, destini diversi" Diego sembrò aver ragionato e lanciò alla ragazza uno sguardo deciso. "Ha senso..."

"In ogni caso...era vivo, Terra-due è andata distrutta o sbaglio?"

"Non ti sbagli, Allison"

"Puoi rimanere qui se vuoi" propose Vanya, che si stava iniziando a preoccupare di dove la sconosciuta avrebbe dovuto trascorrere la notte.

"Ehi, ehi, ehi" la interruppe Luther. "Che cosa dici?! La conosciamo appena! Dovrebbe dimostrarci di esser una come noi!"

"Oh no, di nuovo no!" quasi strillò Numero cinque, pronto ad avere nuovamente una botta in testa. "Fidati, non lo vuoi"

"È tutto ok, Cinque. Se sarà sul punto di morte posso curarlo"

Viola stese la mano destra in alto e da qui si generò una pistola che cadde dritta dritta su di essa. La ragazza in maniera quasi subdola la puntò verso il piede di Klaus.

"Pronto Klaus? Al mio uno"

"Aspetta, cosa? Vuoi ucciderlo?" domandò Vanya.

"No, non lo farà" disse Cinque.

Tre

"Mamma, aiuto!" strillò il ragazzo, che indossava una ghirlanda rosa.

Due

Facendo con cautela per evitare di prestare attenzione, Diego dalla tasca prese uno dei suoi coltelli e lo nascose dietro la sua schiena.

Uno!

Uno sparo si potè udire in tutto il grande edificio.
Il piede di Klaus era sanguinante e lui cadde a terra, dolorante. Diego intanto lanciò con tutte le sue forze il coltello verso Viola ma questa, con degli ottimi riflessi, si chinò a terra ed evitò di esser colpita, mentre la lama si conficcò in un muro.

"DIEGO!" gridarono Vanya ed Allison all'unisono, mentre Klaus incominciò a rantolare.

Viola si avvicinò al corpo disteso per terra e stese la sua mano sinistra verso il piede ferito che si curò all'istante.

Tutti i fratelli, ad eccezione di Cinque erano incredibilmente sorpresi.

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"Quindi ricapitoliamo..."

Diego era rimasto solo con Cinque, mentre Klaus era in giro a fare chissà cosa, Luther ed Allison stavano telefonando a Claire e Vanya assieme a Viola stavano sistemando la camera dove quest'ultima avrebbe dormito.

"La tua ragazza con i suoi poteri ha creato una pistola, sparato a Klaus e poi l'ha curato?"

Cinque immediatamente prese uno dei coltelli di suo fratello, riposti sul tavolo, e glielo puntò alla gola.

"Prova un'altra volta a dire che è la mia ragazza e giuro che questo te lo faccio mangiare" disse, allontanando piano piano l'oggetto affilato dalla sua pelle.

"Ma tu ti fidi di lei?"

"Mi ha aiutato con Cha-Cha e a quanto pare sa molto di noi, ma c'è qualcosa che ancora non ci ha detto, qualcosa che ci sfugge"

"Come mai ne se così convinto?"

"Puro istinto"

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"Dov'è Vanya?" chiese il più anziano di tutti i fratelli, che si era appena teletrasportato nella stanza di sua sorella.

"È andata alle prove di violino, dice di averle riprese da poco. Tu che ci fai qui"

"Voglio chiederti una cosa..."

Numero cinque sapeva che quello che stava per chiedere era piuttosto strano, ma non poteva fare altrimenti.
Voleva scoprire a tutti i costi cosa ci facesse lì, in casa sua, quella ragazza.
Voleva capire come mai gli avesse salvato la vita e voleva sapere il perché della sua scelta di salvarsi dall'apocalisse.

Effettivamente un motivo c'era.
L'aveva fatto anche lui, due volte e sapeva cosa significasse esser sul punto di morte.

"Tra tutti i luoghi dove potevi andare, tra tutti i mondi in cui potevi scegliere di vivere, come mai hai scelto proprio questo qui?"

"Perché è l'unico mondo in cui il mio doppelganger non è vivo. È morto di overdose circa tre mesi fa"

Viola iniziò a fare il giro della stanza dove si trovava.
La stanza di Vanya era molto più piccola delle altre stanze: aveva un solo letto, un piccolo armadio ed una scrivania. Ma sul muro erano appese una decina di foto che la raffiguravano insieme ai suoi fratelli, dove per la maggior parte erano presenti lei, Ben e Numero cinque.

Viola guardò molto attentamente la foto dove tutti i sette fratelli si abbracciavano e capì di esser sull'orlo delle lacrime.
"Io ti conosco di più di quel che tu pensi"

"Come ci conosci?" chiese lui, rimasto impassibile allo sguardo sconsolato della ragazza. "Come sai chi siamo? Come sai dove abitiamo?"

"Non è il momento adatto per dirtelo"

Numero cinque strinse i denti. Sapeva che quel che stava per fare era una mossa azzardata, ma non aveva alternative: voleva scoprire a tutti i costi chi era davvero Viola.

I still love you || Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora