L'anello

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Viola ricordava molto bene quella fredda mattina del primo ottobre del 2019.

Una grossa nube rossa si stava avvicinando con forza verso gli Hargreeves, che morti nel giro di qualche secondo.

"Dammi la mano!" gridò Cinque a Viola poco prima di esser spazzato via insieme a tutta la popolazione mondiale.

Ma lei non eseguì. Cercò qualcosa dalla sua borsa.
Cercò un bracciale d'oro che aveva le sue iniziali:
V. R.

"VIOLA, CHE STAI FACENDO?!"

La nube li stava raggiungendo.
Mancavano circa dieci secondi.

La ragazza si mise il bracciale e si teletrasportò via poco prima di veder tutti morire.

Arrivò su Terra-uno.

I suoi fratelli, la sua famiglia...erano morti.
Ma non solo loro.
Era morta tutta Terra-due.

E lei era l'unica persona rimasta di quella terra.

C'era solo lei.

---

"Prendi questo"

Numero cinque estrasse dalla sua tasca un anello di argento abbastanza largo.

"Cosa...perché?"

"Prendilo e mettilo. Insisto"

La ragazza, se pur scioccata da quel regalo improvviso, lo prese e lo indossò.
Improvvisamente, iniziò a stare in piedi a fatica e si distese sul letto di Vanya, dove svenne.

---

"Da quanto tempo è ancora così?"

Viola era seduta su una sedia, con polsi e caviglie legati, ancora priva di sensi. Dormiva e dormiva e non sembrava volersi svegliare.

Di fronte a lei c'erano Numero cinque e Diego, che continuavano a fissarla.

"Venti minuti"

"Dovevi proprio fare così?"

"Avevi altre idee?"

"No, però..."

"Se non ne hai altre chiudi quella bocca, allora!" quasi strillò Numero cinque.

"Uff, io vado via" disse Numero due, accanto a suo fratello con le braccia conserte, che uscì dalla stanza.

Viola scosse il collo di scatto prima a destra poi a sinistra, mentre il ragazzo accanto a lei continuava a fissarla.

La ragazza invece incominciò a sudare freddo, le mani diventarono della stessa temperatura del ghiaccio e le guance cominciarono a riempirsi di lacrime.

"Che succede?"

Improvvisamente Viola aprì gli occhi e non appena si rese conto di esser stata immobilizzata, incominciò a dimenarsi nella speranza di esser liberata.

"Lasciami andare!"

"Non ne sarei così sicuro..." rispose Numero cinque, che faceva avanti e indietro di fronte a lei.

"Che cosa vuoi?!"

"Voglia che tu risponda alle mie domande!"

"Oh giuro che ora..."

Viola riuscì a liberare la sua mano e quando la stese in aria, con la convinzione che si sarebbe creato un coltellino che gli avrebbe puntato alla gola, questo non accadde.

"Sai cosa ti ho dato? Un anello elimina poteri"

"CHE COSA?!"

"Tranquilla, è temporaneo ed è impossibile da togliere quindi non provarci"

"Non ti dirò proprio nulla"

Numero cinque iniziò a squadrare Viola da cima a fondo.
Il braccio che aveva appena alzato gli aveva fatto notare il braccialetto d'oro con le sue iniziali e glielo tolse con una subdola mossa.

"Non parlerai nemmeno per questo?" chiese, facendoglielo guardare bene un'altra volta e lasciandolo in sospeso sulla finestra.

"FERMO!" Viola abbassò il capo. "E va bene. Ti dirò tutto"

Numero cinque prese una sedia e si sedette di fronte a lei.

"Allora? Come mai sei qui?" continuò a domandare con fare sospetto.

"Ho fatto un errore ed ho causato la distruzione di Terra-due. Mentre i vostri doppelgänger erano convinti che io avrei affrontato il mio destino con loro, a loro insaputa mi sono teletrasportata qui con l'aiuto di Pogo e Terra-due è andata distrutta"

"Come fai a conoscere Pogo? E tutti noi?"

"Me li hai presentati tu"

Viola prese un respiro profondo, con gli occhi lucidi e le guance diventate rosso fuoco.

"Su Terra-due...io amavo te e tu amavi me.
Eravamo fidanzati. Ma tu...eri troppo preso con l'apocalisse che...mi hai lasciata perdere. Io mi sono sentita messa da parte e ho deciso di arrivare qui"

"Perché?!"

"Perché avevo paura! Avevo paura di morire. Avevo paura di morire a soli trent'anni. Quel bracciale che tieni in mano...me l'hai regalato tu. Un giorno prima dell'apocalisse"

"Dammi una prova!"

"Guarda nel tuo taschino della giacca"

Numero cinque infilò una mano nella piccola fessura in tessuto e vide lo stesso braccialetto che aveva in mano, questa volta senza le iniziali della ragazza.

Con un coltellino il ragazzo tagliò le corde che la intrappolavano e sbattè il bracciale d'oro di Viola sul tavolo, quello suo nel taschino. Lui di fretta uscì dalla stanza.

"Dove stai andando?!"

"A pensare...devo assimilare quello che hai appena detto"

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Diego e Viola stavano discutendo nel grande salone circa quello che era appena successo.

Cinque aveva ricevuto tutte le risposte come voleva, aveva capito come mai lei fosse arrivata qui, ed ora quello che doveva fare era...pensare.

Ancora non capiva però il perché lei si fosse così tanto attaccata a lui.
Forse perché credeva che si sarebbero messi insieme pure su Terra-uno.
Forse perché era vero che non sapeva dove andare?

"Quindi se n'è andato?" chiese Numero due, riferendosi al fratello.

"Si. Ha detto che doveva...assimilare il tutto"
La ragazza si alzò di scatto dal divano su cui era seduta.
"Ancora non capisco perché non vi fidate di me!"

"Io mi fido di te" disse lui, affettuosamente, mentre Viola si sedeva per la seconda volta.

"Davvero?"

"Certo. Cinque ha solo bisogno di tempo. Vedrai che gli passerà!"

"Sai, Diego...su Terra-due tu eri quello di cui mi fidavo di più. Parlavamo sempre, chiacchieravamo e spesso facevamo anche ingelosire Cinque. Anche se, il suo doppelgänger era molto più calmo"

"Perché non mi parli un po' di te? Della tua famiglia magari. Tu sai tutto di noi ma noi quasi niente di te"

"Ecco..." Viola prese ancora una volta un respiro profondo "ho sempre voluto molto bene ai miei genitori e loro a me. Ma quando ero adolescente era un grande casino. Litigavamo sempre e cercavano un contesto per cacciarmi via di casa"
Diego la guardó. Viola ne stava parlando tranquillamente. Nessuna espressione triste o amareggiata. Anzi, era molto calma.
"Così a sedici anni ho preso tutto e me ne sono andata con il loro consenso"

"Non deve esser stato facile...E chi ti ha ospitata?"

"Tuo fratello Cinque. Non eravamo ancora fidanzati ma...la scintilla era già scoppiata per entrambi"

"E mio padre come l'ha presa?"

"Bè...ho dei poteri, molto potenti per la verità. Per lui non era un problema e mi faceva fare le missioni insieme a voi"

"Sul serio combattevi il crimine con noi?"

"Si!" rispose Viola soddisfatta "Hai accanto a te Numero otto Hargreeves!"

I still love you || Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora