246

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"Allison, rispondi tu al telefono!"
"No Diego, vacci tu!"
"Luther vai tu!"
"Io non vado, Klaus, rispondi tu!"
"Vado io!"
"Brava Vanya, l'unica di cui ci si può veramente fidare!"

Numero sette prese la cornetta del telefono e la poggiò sul suo orecchio sinistro.

"Chi parla?" chiese.

"Sono Viola. Con quale componente dell'umbrella academy sto parlando?"

Dal suo tono di voce si capì che non solo era di fretta, ma anche che era in ansia per qualcosa...ma cosa?

"Sono Vanya"

"Bene, Vanya, ascoltami bene. Questa sera io e Cinque probabilmente non torneremo a casa, dobbiamo fare una cosa importante"

"Va tutto bene? Rallenta!"

"Non ho molto tempo. Devi fare quello che ti dico!"

"Dimmi tutto" Vanya divenne incredibilmente e velocemente seria.

"Non appena finirà questa chiamata, vai da tuo padre e digli il numero 246"

"2...4...6...ok, ma perché?"

"Non ha importanza, fallo e basta! È di fondamentale importanza"

"Che sta succedendo? È per Cha-Cha? Possiamo aiutarti! Dove siete?"

Dopo quella frase, l'unica cosa che Vanya poteva sentire era uno squillo ripetuto del telefono, che significava una cosa. Qualcuno aveva riattaccato.

Senza nemmeno ascoltare le domande dei suoi fratelli, senza esitare, ma anzi, correndo, Numero sette raggiunse il padre nel suo ufficio, che osservava la finestra.

"PADRE!" gridò per richiamare la sua attenzione.

Non appena questo si girò, velocemente, Vanya disse il numero.
"246"

"Signorina Vanya" la richiamò Pogo con fare saggio, accanto al suo padrone, "credo che lei debba andare. Vada pure dai suoi fratelli"

"Come mai? Che sta succedendo? Possiamo aiutare Viola in qualche modo?"

"No" rispose lo scimpanzé, "deve rimanere qui assieme ai suoi fratelli"

"E va bene..." rispose per poi uscire.

Non appena le porte del suo studio si chiusero, Sir. Reginald aprì uno dei molteplici cassetti riposti sotto la scrivania.

Al suo interno non era presente altro che un grosso bottone scarlatto, simile al colore del fuoco, che venne premuto dall'uomo dodici volte, che corrispondevano alla somma dei numeri 2, 4 e 6.

Le finestre e le porte vennero protette con delle sbarre dello stesso colore del bottone: chiunque le avrebbe toccate, sarebbe morto sul colpo.

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"Quindi, Numero otto, ripetiamo"

Continuò a dire Sir. Reginald a Viola nel giardino dell'umbrella academy alle 5:49 di mattina in uno dei loro allenamenti segreti.

"Dobbiamo utilizzare il piano 246 solo in casi veramente estremi"

"E cosa succede se questo piano fallisce e qualcuno dei miei figli muore?"

"Io morirò dopo di esso o essa"

Viola era pronta.
Pronta a mettere a rischio la sua vita pur di salvare la sua famiglia.
Pronta a morire pur di farli rimanere bene ed in salute.

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"Che diavolo fai?!" strillò Viola a Cinque che aveva chiuso la chiamata immediatamente.

"Non c'è tempo! Cosa vuoi fare? Cosa prevede il tuo piano?"

"Seguimi"

Sul ciglio della strada di Marlin Street il negozio di vestiti e accessori per capelli era sicuramente uno dei più moderni di tutti.

Appena stato aperto il negozio si presentava sfavillante: ogni parte, ogni angolo di esso ti poteva stupire con cose, seppur inutili, ma belle.

"Il tuo piano prevede un negozio di vestiti?" chiese Numero cinque.

"Lasciami fare" rispose Viola, guardandosi intorno.

A loro si avvicinò una commessa che aveva appena notato il comportamento titubante dei due "Serve aiuto?" chiese.

"Vende per caso delle felpe oversize maschili e dei jeans?" domandò notando lo strano sguardo che Cinque le aveva lanciato.

"Potete trovarli lì infondo" indicò la donna.

I due si avvicinarono al reparto segnalato e la ragazza iniziò a guardate frettolosamente per poi prendere, alla stessa maniera, i vestiti.

Erano due felpe, una lilla ed una nera e due paia di jeans blu slavato con scarpe da ginnastica bianche.

"Bene" rispose il cassiere. "Sono 257$"

I due ragazzi si guardarono intorno, e quando Cinque annuì con la testa, Viola sapeva cosa fare.
"Ho sentito delle voci, tutto questo per noi è gratis!"

I due poi scapparono e balzarono in una stradina piuttosto isolata.

"Mettili!" ordinò la ragazza porgendo gli abiti.

"Quindi" attaccò bottone lui mentre si toglieva la divisa dell'umbrella academy che non toglieva da molto tempo, "è questo il tuo piano? Vestirci da skater boy?"

"Puoi per una volta farci fare di testa mia? Almeno io ho un'idea che potrebbe funzionare!"

"Ok, sarà anche buona, ma non possiamo nasconderci da lei!"

"Chi ha detto che dobbiamo nasconderci?" chiese sarcasticamente Viola mentre si metteva i jeans.

"Come?"

"Passando inosservati, le rubiamo la valigetta, la rompiamo e poi la uccidiamo!"

"Vuoi uccidere qualcuno? È il nuovo look che ti da alla testa, suppongo!"

"Per adesso non è importante. Dobbiamo prima trovare quella stronza lì, poi ne riparleremo"

I still love you || Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora