I still love you || Five Hargreeves

Prima

Vanya ricordava bene quello che aveva causato il segreto che il padre le aveva nascosto a lungo.

Un segreto enorme, un segreto difficile da nascondere, un segreto che è stato scoperto solo dopo la sua morte.

Un segreto per il quale si era sentita esclusa, inutile per molti anni, un segreto per il quale non era mai andata in missione con i suoi fratelli, perché tutti credevano che lei fosse "normale".

Ma lei non era normale. Era come loro. Aveva anche lei dei poteri, ed erano più forti di tutti gli altri; erano poteri che avevano causato l'apocalisse due volte.

Eppure tutto si era risolto.
I sei fratelli erano ritornati nel 2019, un giorno dopo l'apocalisse.

Tutto era alla normalità.
Il padre era vivo, la loro madre pure e Pogo anche.

Quel giorno era particolarmente soleggiato ed era il giorno perfetto per fare una passeggiata nel giardino dell'accademia. E magari era anche il giorno perfetto per visitare il luogo dove suo fratello era seppellito.

Numero sette non riusciva a credere che Ben si fosse sacrificato per salvare il mondo dall'apocalisse.

Ricordava ancora quello che le aveva detto poco prima di morire definitivamente.
Aveva paura di attraversare la luce bianca di cui gli avevano parlato. Aveva paura di andare in paradiso.
Aveva paura di morire.

Anche lei ne aveva. E sapeva che tutti in quella famiglia ne erano spaventati.

Tutti tranne il padre, che si era suicidato pur di far riunire i figli.
Detto in questo modo sembrerebbe che lo abbia fatto con buone intenzioni, ma non è così. Lo ha fatto per chissà quale motivo. Forse per causare l'apocalisse, o forse perché era una persona crudele e stratega.

Gli occhi di Vanya stavano diventando bianchi. Stava per diventare ancora White Violin. Ma lei ormai aveva il controllo di sé stessa e dei suoi poteri e i suoi occhi ritornarono nuovamente castani.

Numero cinque si avvicinò a lei.

"Non c'è giorno che smetta di pensare a lui" disse Vanya continuando a guardare la foto che aveva in mano "Si è sacrificato per tutti noi, anche se era già morto. Il solo pensiero che questa cosa l'ho causata io mi fa star male"

"Non sei stata tu"
Il ragazzo sospirò.
"È stato un segreto che ti è stato nascosto per anni. Molti anni. Anni in cui io non ero presente"

Improvvisamente i due iniziarono a sentire delle grida e successivamente degli spari.

Numero sette si alzò in volo per vedere cosa stesse succedendo, mentre numero cinque balzò fuori dall'edificio con i suoi poteri e riconobbe da lontano un volto molto familiare, che credeva non avrebbe più rivisto, ma che era lì, con il suo solito sguardo in cerca di prede da assassinare.