"Che cosa ci fa lei qui?" domandò Viola.
"Ho mandato una lettera ieri in cui dicevo di volervi incontrare" rispose Lila con un pizzico di rammarico per quello che era appena successo con lei.
"Allora? Che cosa vuoi dirci?" chiese Luther.
"Volevo solo farvi sapere che se mai aveste bisogno di un Numero otto, io posso aiutarvi"
"Numero otto è già lei" sussurrò freddamente Cinque, mettendo un braccio sulle spalle della sua fidanzata.
"Che ne dite di..." propose Allison "di un Numero zero?"
"Per me si può fare" annunciò Sir. Reginald, mentre entrava nella sala
"Che ne dice, signorina Pitts?""Va bene" esclamò soddisfatta Lila.
"Perché non mostra l'umbrella academy a Numero zero, Numero otto?"
"Ci mancava solo questo!" pensò nella mente Viola, mentre si avvicinava a lei. "Va bene, Sir. Reginald. Andiamo"
Il suo umore sicuramente non era uno dei migliori. Lila era presente su Terra-due, ma a differenza della sua doppelgänger questa lavorava per la commissione e aveva ricevuto l'incarico di assassinare Numero otto.
Perché si, l'apocalisse di Terra-due non era destinata a succedere, quindi Viola doveva esser uccisa.
Ma lei non sapeva ancora quello che sarebbe successo, non sapeva che avrebbe distrutto Terra-due, quindi quello che faceva era difendersi.---
"Buonasera, Numero otto"
Viola era distesa sul letto di camera sua, mentre guardava il soffitto tappezzato di foto dell'umbrella academy, dove lei stessa era presente.
Non appena sentì quella voce, che ormai conosceva benissimo, si alzò di scatto dal letto."Ci rincontriamo, Lila"
"Si, ma con una differenza. Questa sarà l'ultima volta" disse, ancora fuori dalla stanza.
"Hai ragione" acconsentì, "perché farai una brutta fine"
"Scommettiamo?"
"Perché no?"
(Immaginate questa scena con la canzone in alto)
Senza il suo consenso, per la prima volta nella sua vita, i capelli divennero grigio scuro, simile a quello della parete della stanza, i suoi capelli neri, come quello del cielo quella sera.
La ragazza si avvicinò a Lila, che iniziò a correre nella sua direzione.
Viola ebbe la precedenza, sferrandole due pugni che la fecero cadere a terra, per poi ricevere il piede sul suo petto.
"Già sei stanca?"
Eppure, Lila trovò la forza per allontanare il piede, facendo sbandare Numero otto, che sbattè contro il muro.
La sua rabbia era al massimo.
La collera prese il sopravvento.Con una subdola mossa, il piede di Viola volò dritto nella faccia della sua avversaria, che fece lo stesso, anche se lei mancò il colpo.
Ancora, Numero otto era in vantaggio, poiché continuava a tirarle pugni e calci, facendola indietreggiare.
"Che c'è? Hai paura?" domandò.
Questa non rispose, ma iniziò a correre, salire le scale ed arrivare in cucina.
Eppure, Viola era più veloce e, scattando come una gazzella in cerca della sua preda, iniziò a rincorrerla e poiché era più veloce e più in salute, la raggiunse.
La spinse contro il muro, immobilizzandola e le tirò un pugno in pieno viso, facendola sanguinare.
"Penso che questa scommessa sia stata vinta da me"
"Non...ancora..." rispose Lila, che tirò un calcio sulla parte bassa della ragazza, che cadde.
"Finiamola qui"Questa prese un coltello riposto sul tavolo della cucina, ma Viola fu più veloce, perché con i suoi poteri creò una pistola, che fece balzare Lila dallo spavento attraverso i suoi poteri.
Priva di sensi, Numero otto svenne.
---
"A quanto pare vivremo insieme..." disse Lila, che voleva incominciare la conversazione.
"Già..."
"Quindi...?"
"Quindi cosa?" domandò Viola.
Numero zero si mise di fronte a Numero otto, allungandole la mano.
"Amiche?"Quasi rassegnata, gliela strinse.
"Amiche"---
Cinque giaceva tranquillo nella sua camera, dove stava disteso sul suo letto ad osservare le stelle tramite la finestra che gli permetteva di vedere il paesaggio americano di notte.
Osservava e osservava quando, lentamente, accanto a lui si stese Viola.
"Sono meravigliose, vero? Adoro le stelle, le trovo affascinanti" disse, guardando il paesaggio.
Il ragazzo la guardò intensamente, accarezzandole i capelli
"Io ne ho una accanto a me. Non ho bisogno di guardare la finestra" rispose, per poi darle un bacio appassionato.
"Mi dispiace per non aver aspettato ma esser passato a conclusioni affrettate..." continuò, pensando al padre."Quello che importa è che ora sapete la verità"
Viola si alzò dal letto, per poi far estollere il suo ragazzo, che si mise difronte a lui.
"Ad esser sincera non ho proprio sonno" disse, mettendo le sue mani intorno al suo collo, stringendolo più a se. "In questo momento ho proprio voglia di caffè, tu?"
"Sai quanto ne vado matto!" rispose. "Ma qui magari no, mio padre odia la caffeina. Dove vogliamo andare?"
"Potremmo andare al griddy doughnuts, sai, ha riaperto con un nuovo personale"
Dopo mesi che era stato abbandonato, bruciato da Cha-Cha e ristrutturato, quel locale aveva riaperto da pochi giorni ed era più splendente che mai.
"Cosa posso portarvi?" chiese il barista qualche minuto dopo.
Era un uomo da una corta barba, con un cappello sulla testa che gli nascondeva gli occhi, un taglio cicatrizzato sulla bocca.
Faceva quasi paura."Due caffè neri" rispose velocemente Cinque al bancone, senza nemmeno importarsi della richiesta della ragazza.
"Arrivano subito" rispose per poi scomparire nel retro.
Cinque si guardò intorno.
Dietro di loro c'erano due coppie di uomini seduti in due tavoli differenti che indossavano lo stesso cappello del barista."Dobbiamo andarcene" sussurrò guardando in avanti, senza nemmeno girarsi verso Viola.
"Cosa? Perché?" frusciò la ragazza.
"Non è sicuro...loro sono qui"
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I still love you || Five Hargreeves
FanfictionImmaginiamo che quando gli Hargreeves sono tornati nel 2019, tutto sia tornato alla normalità. Immaginiamo che non esista nessuna Sparrow Academy e che loro padre, Pogo e Grace siano ancora vivi. Mentre tutti gli altri cercano qualcosa da fare e div...