"Che cosa c'è Ron?" Domandò a quel punto Harry guardandolo con uno sguardo decisamente stupito. "Che cos'hai?"
"No, niente, è solo che insomma, non mi piace essere un libro aperto. Anche se siamo dei Grifondoro e abbiamo tanto coraggio da vendere, con chi mi piace, o parlare di chi mi attrae mi rende timido, nervoso."
Harry sorrise teneramente.
"Lo so, è normale, ma non preoccuparti amico, andrà tutto bene, ok?"
Ron annuì.
"Andiamo a mangiare?" Sorrise Harry percependo il rumore del suo stomaco che chiedeva nutrimento. "È quasi ora di cena." Disse per poi guardare il piccolo orologio posizionato sul suo polso sinistro.
"Oh, sì!" Si rianimò il rosso alzandosi di scatto in piedi iniziando a percepire l'acquolina in bocca. "Chi sa se stasera ci sarà il pollo!"
A quelle parole Harry scoppiò a ridere: quando Ron aveva fame, diventava troppo buffo!
Una volta che i due amici arrivarono nella Sala Grande, videro i quattro tavoli delle altrettanto quattro Case di Hogwarts imbanditi di ogni pietanza possibile ed inimmaginabile, tra cui il tanto e succulento pollo che Ron bramava.
Una volta seduti al loro tavolo, Ron incrociò lo sguardo accigliato di Hermione che in quel momento faceva di tutto pur di ignorarlo dato che il suo comportamento non le era piaciuto per nulla.
A quel punto Ron sbuffò sommessamente per poi voltarsi verso l'amico Harry, Dean, Seamus, Neville, Ginny, Lavanda e notare infine anche la presenza di Luna e le sorelle gemelle Calì e Padma Patil.
Dall'altra parte della stanza invece, c'erano tutti i Serpeverde tra cui Pansy, Draco, Blaise, Theo, Gregory e Vincent che parlottavano tra di loro ridendo allegri.
Nel mentre accadeva tutto ciò però non mancarono gli sguardi brevi ed altrettanto fugaci di Draco che non la smetteva nemmeno per un istante di fissare Harry.
Ma come mai?
Nel mentre aleggiava nell'aria questo pensiero, un uomo dall'aria dolce si alzò in piedi dalla sua seggiola preferita e in un attimo iniziò a parlare facendo abbassare il chiacchiericcio che fino ad allora aveva regnato sovrano per tutta la sala.
"Buona sera a tutti!"
Quell'uomo era proprio il preside Albus Silente che si soffermò a osservare con un sorriso la sua Casa e in modo particolare Harry, il suo studente prediletto che quell'anno così come tutti i suoi coetanei era ormai diventato maggiorenne e quindi ahimè, era al suo ultimo anno scolastico.
"Sono davvero felice di rivedervi in questo nuovo anno scolastico. Bene, come prima cosa vorrei ricordare ad ogni ragazzo, soprattutto a quelli del primo anno che l'accesso alla foresta proibita è severamente vietato a tutti gli studenti. Inoltre il nostro custode, il signor Gazza mi ha riferito di rammentarvi che l'ingresso al terzo piano è zona preclusa a tutti coloro che non vogliono fare una fine molto dolorosa. Grazie."
Dopo che Silente si rimise a sedere, la professoressa McGonagall iniziò ad attuare tutti i vari smistamenti nelle quattro Case dei nuovi studenti, non prima di aver fatto ascoltare una piccola cantilena da parte del famoso Cappello Parlante. Dopodiché avvenne la tanto attesa presentazione dei nuovi insegnanti.
Da quell'anno appunto, c'era un nuovo insegnante di volo, o meglio un assistente che aiutava direttamente la professoressa Madama Rolanda Bumb nel dirigere le partite di Quidditch dato che lei stessa "non era più in grado" di notare anche a distanza il modo in cui veniva gestita la Pluffa e se il gioco era pulito come lo desiderava.
Ma chi era il suo nuovo assistente?
Nel mentre tutti i ragazzi se lo stavano chiedendo, la persona in questione entrò dentro la Sala Grande e all'improvviso le guance di Ron si colorirono di un rosso decisamente scarlatto, nel mentre Harry, Draco, Hermione e tutta la scuola non riuscivano a credere ai loro occhi.
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Vikron ~ Viktor Krum l'idolo di Ron
FanfictionSettimo anno ad Hogwarts. Ron venera il campione Bulgaro Viktor Krum da quando aveva quattordici anni. Col passare degli anni la sua ammirazione si trasformerà in ben altro: riuscirà il Grifone a dimostrargli il suo amore? 2020.