Capitolo 14

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Dopo una cena a dir poco esilarante, Ron si alzò in piedi e assieme ai suoi amici si diresse verso la Torre dei Grifondoro per riposarsi in Sala Comune.

A quel punto Hermione guardò il rosso attentamente e Ron sapendo bene che la migliore amica voleva sapere ogni minimo particolare della loro conversazione sospirò.

"Allora? Mi devi dire qualcosa?"

"Hermy... devo proprio?!"

"Sì!" Disse con uno sguardo decisamente inviperito. "Ti ho sempre appoggiato e quindi pretendo di sapere!"

Dopo quelle parole Ron sorrise e quindi in un attimo si mise a raccontare tutto quello che era successo.

Alla fine del racconto Hermione iniziò a saltellare di gioia, tanto che Ron sorrise felice, nel mentre poco più in là Harry era disteso sul divano con gli occhi chiusi e le mani appoggiate sulla testa.

"Ehi, Harry tutto ok?"

All'improvviso Potter aprì gli occhi e in un attimo si rese conto che difronte a lui c'erano il dolce Neville in compagnia degli amici Dean e Seamus che erano in ottimi rapporti e che da un po' di tempo a quella parte si stavano frequentando per capire se erano fatti l'uno per l'altro.

"Ragazzi."

"Sei stanco?" Gli domandò Seamus inarcando poi un sopracciglio.

"Uhm, giusto un pochino." Rispose sospirando per poi massaggiarsi lentamente le tempie doloranti. "Tu?"

"Normale."

"E tu Dean?"

"Anche io normale."

Harry sorrise per poi sussultare sommessamente alla domanda successiva posta da Neville.

"Lui ti manca, non è così?"

In quell'istante Paciock si stava ovviamente riferendo a Draco che si trovava ai piani inferiori di Hogwarts e avrebbe tanto voluto essere con lui, tra le sue braccia rassicuranti e forti.

"C-come fai a saperlo?"

"Beh, Harry non serve una magia per capire che sei innamorato e che vuoi la sua vicinanza."

"Oh."

Il moretto sorrise per poi abbassare lo sguardo leggermente intimidito perché anche lui in quel momento aveva pensato alla persona che gli faceva battere il cuore a mille.

Ma chi poteva essere?

I compagni di scuola di Neville non lo sapevano in quanto il giovane era un ragazzo molto riservato, ma contavano di scoprilo al più presto.

Nel frattempo Viktor si infilò sotto le coperte e chiudendo gli occhi si addormentò di botto sognando per quasi tutta la notte le sue braccia che stringevano il corpo altrettanto muscoloso di Ron infuocandosi.

Krum lo amava così tanto, ma non sapeva come fare a dirglielo. Ci sarebbe mai riuscito un giorno? E Ron?

Vikron ~ Viktor Krum l'idolo di Ron Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora