Non era un'incidente

258 8 3
                                    

Quando vedo la sua mano, che momentaneamente avevo lasciato, cercare di nuovo la mia.
Io ricomincio a piangere ma, stavolta, di gioia.
Gli riprendo la mano e la stringo sentendo una flebile stretta in risposta alla mia.
Rimango lì con lui per un'altra ora buona quando vedo i suoi occhi aprirsi pian piano ed esaminare il posto in cui si trova.
Lui- d-dove siamo? C-che è successo?
Io- hey, hey tranquillo. Siamo a casa, al sicuro.
Lui prova a tirarsi su ma l'unico risultato che ottiene è una forte fitta al petto, per poi risdraiarsi sul materasso.
Io- sta calmo, non sforzarti troppo. Hai sete? Vado a prenderti un po' d'acqua. Non muoverti.
Scendo la prima scalinata di corsa, alla seconda sento Vanya ed Allison parlare a proposito della condizione non poco grave di Cinque, infatti rallento e cambio direzione andando proprio verso di loro.
Io- ragazze! Ragazze!
Loro si voltano preoccupate, visto che avevo strillato
Io- è sveglio! È sveglio!
Sono felice, molto felice, e penso si noti visto che sto saltellando
A Vanya scende una lacrima e subito va verso la camera in cui Cinque riposa seguita a ruota da una Allison commossa ed in procinto di piangere anch'essa dalla felicità.
Io, una volta presa l'acqua, sto tornando verso la camera quando origlio la conversazione dei tre fratelli
Vanya- quando pensi di dirglielo?
Cinque- dirle cosa?
Allison- avanti Cinque, più tardi lo scoprirà e peggio sarà.
Cinque- lo so... ma se lei sapesse, potrebbe non perdonarmi mai...
Qui si interrompe la conversazione dato che mi decido ad entrare, senza però dare segno di aver ascoltato la discussione. Voglio parlarne con Cinque si, ma non adesso: quando saremo soli.
I tre si voltano di scatto verso di me con uno sguardo preoccupato che viene sostituito da uno felice e speranzoso quando capiscono che non avevo sentito niente... che brava attrice che sono.
Vanya/Allison- vi lasciamo soli
Escono dalla stanza e porgo l'acqua a Cinque.
Dunque mi decido a parlare
Io- quindi, cos'è che non dovrei sapere?
Lui quasi sputa l'acqua e mi guarda senza però aprire bocca
Io- avantiiii! Non c'è niente che non potrei mai perdonarti!
Lo dico sincera, perché so che non potrebbe mai fare cose che non gli farebbero meritare il mio perdono.
Lui- vedi-vedi, io i-io non so come dirtelo. I tuoi genitori...
Il mio sorriso scompare lasciando posto ad uno sguardo preoccupato
Io- sono morti in un incidente
Lui- non è stato un'incidente
Io- loro-loro... aspetta cosa?!
Lui- la commissione li voleva morti. E hanno dato l'ordine di ucciderli a-a... a me ma n-
Ora ha gli occhi lucidi. Si lo amo e mi fa star male sapere che lui non sta bene. Ma il mio sguardo preoccupato si tramuta in uno disperato
Inizio a singhiozzare.
Io- t-tu cosa?
Mi alzo e scappo, via da quella camera, via da quella casa, via da lui. Lui che intanto mi stava gridando di tornare indietro.
Avevo intuito che non fosse stato un'incidente, ma non avevo prove per confermare la mia teoria. Adesso ne avevo una enorme davanti agli occhi: il loro assassino.
Raggiungo in poco tempo il portone, poi il cancello e poi la viottola che porta a casa della zia. Già... la zia. In questi giorni che non sono stata a casa, non ho lasciato messaggi o lettere... sarà preoccupatissima.
Entro in casa grazie alla chiave di riserva che la zia lascia sempre sotto lo zerbino all'ingresso. La cerco in tutta casa, ma non sembra essere qui: meglio così.
Mi butto sul letto e ricomincio a piangere finché non mi addormento. Mi sveglio poco dopo a causa di un rumore fin troppo familiare... apro l'armadio e la mia teoria è confermata. Una delle capsule che avevo visto alla commissione, è appena arrivata nel mio armadio. La apro e strabuzzò gli occhi alla vista della foto di mia zia legata ad una sedia. Insieme alla foto trovo un biglietto

Cara Ellen
Guarda che bella foto abbiamo scattato a tua zia! Molto fotogenica vero? Bene, la domanda è: ti interessa rivedere questo bel faccino?
Visto che entrambi conosciamo la risposta, presentati con il tuo amichetto Cinque a questo indirizzo domani a mezzanotte.

In allegato, vi era l'indirizzo dello squallido motel ad ore in cui avevo riposato la notte prima di arrivare da mus zia.
Senza pensarci due volte mi dirigo di nuovo all'accademia e...

*spazio autrice*
Ciao amiciiiii!
E nulla, apparte ringraziarvi sempre per le letture, non so che dire
In questi giorni, sarò un po' inattiva, non so quando potrò pubblicare il prossimo capitolo perché devo studiare tanto.
Quindi al prossimo capitolooo

-number8💞

Dimmi che ci seiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora