13 ottobre 2020
La gara è stata vinta, come tutti immaginavamo da Lewis e come ormai era stato deciso nelle qualifiche, Max non ha raggiunto un'ottima posizione e si è dovuto accontentare dell'ottavo posto mentre Albon del tredicesimo.
Nonostante la Germania sia stata una sconfitta per il team Red Bull, l'unica cosa a cui riesco e pensare in questo momento è Charles Leclerc, seduto davanti a me in uno dei ristoranti più lussuosi di Monaco.
La cena è stata alquanto silenziosa e nonostante lui non sia un tipo logorroico, non dire quasi nulla non è da lui.
Mangia il suo dolce tranquillamente mentre io lo osservo ed ammetto a me stessa che vestito elegante, sia ancora più bello e ne ho avuto la conferma già la sera a casa di Max.
Per tutta la serata lui mi ha guardata poco, di conseguenza mi rendo conto che ci sia qualcosa che lo blocca e sono consapevole del fatto che se non parlerò io, lui non lo farà.
Per questo motivo appoggio delicatamente la forchettina sul piatto, prendo un respiro profondo e decido di prendere in mano la situazione.
«Charles» lo richiamo e lui alza la testa di scatto. Per la prima volta dall'inizio della sera riesco ad avere un contatto visivo con lui per più di due secondi, il che non mi facilita le cose. «Sono felice di essere qui» inizio e lui sorride leggermente. «Ma non ti nego che sono anche un po' confusa. Soprattutto per quel bacio...» aggiungo subito dopo, mentre la sua espressione cambia radicalmente.Inizia a giocherellare con il bordo della tovaglia e riesco a percepire l'imbarazzo che sta provando. «Dovevo immaginare che non te lo saresti ricordato» sussurra, rilasciando una risata amara e sembrando improvvisamente triste.
Io d'altro canto intuisco immediatamente che il soggetto della sua frase sia ricollegabile a qualcosa successa alla festa, ma ovviamente non so cosa.
Charles nota la mia confusione e sospira. «Che ne dici di andare a fare quattro passi?» chiede ed io annuisco immediatamente.
Sorprendendomi, si avvina a me dopo esserci alzati e mi aiuta ad infilare la giacca facendomi provare un brivido quando la sua mano tocca la mia schiena scoperta. Sono sicura che anche lui se ne sia reso conto dallo sguardo che mi ha regalato prima di dirigerci alla cassa.
Per circa dieci minuti discutiamo davanti alla cameriera sul fatto che lui non voglia farmi pagare la metà del conto ma alla fine ne esce vincitore, solo perché mi ha promesso che la prossima cena la farà pagare a me.
E so che non sarà così, ma almeno ho la certezza che ci sarà una prossima volta.Usciamo dal ristorante mentre lui mi apre la porta ed anche in questo momento che sta diventando sempre più serio mentre camminiamo, io ho solo un'incredibile voglia di baciarlo.
«Ho paura di sapere quello che è successo...» scherzo, cercando di smorzare quell'imbarazzo palpabile.
Charles ridacchia leggermente, poi si stringe nella sua giacca dato il leggero vento che scompiglia i miei capelli.
«Dopo il taglio della torna da Max, abbiamo iniziato a bere un po' troppo» inizia il monegasco, guardando dritto davanti a sé. Per fortuna quella parte me la ricordo ancora. «Poi la gente è andata via e siamo rimasti solo noi piloti ed alcune ragazze, tutti molto ubriachi» continua ed anche lì annuisco.
Mi ricordo dopo quel momento di aver bevuto altra vodka, che mi ha completamente mandato fuori.
«Le ragazze hanno iniziato a fare una sorta di spogliarello per Max e tu...tu beh, volevi unirti a loro per far vedere come si facesse»Mi fermo di colpo.
Charles fa la stessa cosa.«Dimmi che non l'ho fatto davvero» sussurra, spaventata dall'idea di essermi spogliata davanti a Verstappen e a tutti gli altri.
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𝗘𝗺𝗽𝘁𝘆 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗲 ||𝐌𝐚𝐱 𝐕𝐞𝐫𝐬𝐭𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧||
FanfictionEmpty space è una storia complicata, perché complicato è il rapporto tra Max ed Elle: un legame inscindibile che va al di là della semplice concezione umana. Loro non si odiano, non potrebbero mai farlo; ma non si amano neanche, non ne sarebbero in...