𝓢𝓮𝓽𝓽𝓮

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26 ottobre 2020

Sbadiglio per l'ennesima volta, mentre assonata mescolo con il cucchiaino il cappuccino sul tavolo davanti a me.
Carlos al mio fianco mi osserva ridacchiando, mentre anche lui addenta il suo cornetto.

Il volo in aereo diretto in Italia subito dopo la gara in Portogallo non è stato stancante, ma di più.
Max ha avuto la brillante idea di dare un passaggio anche a Daniel e quei due, insieme, provocano il delirio.
Per questo motivo, a causa delle loro risate e dei loro discorsi profondi, non sono riuscita a chiudere occhio.
Di conseguenza ora non sono pronta ad affrontare un'intera settimana di duro lavoro psicologico.

«Ti vedo attiva oggi eh?» commenta sarcastico Carlos, dandomi un leggero pizzicotto sulla guancia.

Rilascio un sospiro, mentre cerco di trovare le forze per fare colazione. «Ricordami veramente di non prendere mai più un aereo con quei due» asserisco decisa, capendo che lui sa perfettamente a chi mi riferisco dato che sia Max che Dan hanno pubblicato qualche foto o storia sul loro profilo.

Carlos infatti ridacchia, subito dopo si schiarisce la voce e nonostante io non lo stia guardando, sento i suoi occhi su di me. Tra di noi regna per qualche minuto il silenzio ma io decido di non romperlo, sapendo che tanto lui continuerà a parlare ed infatti, prevedibilmente, è esattamente quello che fa. «Sai, ieri sono stato a cena con il team della Ferrari» inizia, passandosi una mano tra i capelli ed appoggiandosi completamente allo schienale.

Immediatamente, deglutisco a vuoto.
So perché ha iniziato questo discorso e so che il tutto finirà solamente su Charles Leclerc, il ragazzo a cui non rivolgo la parola -se non per un rapido ciao- dalla cena che abbiamo fatto a Monaco. Quella sera sarebbero dovute cambiare tante cose tra me ed il monegasco, ma in realtà sono solamente peggiorate e la colpa, come sempre, è di Max.

«E dal nulla, Binotto ha fatto il tuo nome per provocare Charles» continua poi, facendomi trattenere il respiro per qualche attimo.

Giro la testa verso Carlos subito dopo e lui fa la stessa cosa, sorridendomi leggermente. «Gli piaci Elle ed anche tanto» sussurra come se avesse paura di farsi sentire e solo dopo qualche secondo capisco il perché.

Non ho neanche il tempo di far scattare una reazione nel mio corpo che le mani di Max si posano sul tavolo in un gesto per nulla delicato. «Di che si parla qui?» domanda interrompendo la conversazione ed inserendosi senza un invito, come fa sempre d'altronde.

Sono le sette di mattina, potrebbe evitare di distruggermi l'anima già a quest'ora.

Ed invece no, è sempre presente.

«Di quanto Charles piaccia ad Eleonore» risponde immediatamente Carlos, ribaltando la situazione e spostando l'attenzione su di me.
Tiro un'occhiata allo spagnolo nello stesso istante in cui Max sbuffa.

«Come sei noiosa» borbotta guardandomi mentre si siede davanti a noi, nonostante la sua presenza in questo momento non sia gradita.
La colazione è l'unica parte della giornata in cui Verstappen non c'è, ma ovviamente oggi ha deciso di fare un'eccezione.

«Non mi sembra che qualcuno abbia chiesto il tuo parere» sbotto con una punta di acidità mentre Carlos commenta fiero il fatto che abbia appena vinto uno a zero. Gli batto un cinque un po' impacciato mentre lui si alza dalla sedia, nonostante io lo stia pregando con lo sguardo di rimanere.

«Mi piacerebbe davvero tanto continuare a sentire i vostri battibecchi da marito e moglie ma Seidl mi vuole nel box» spiega, mettendo il suo cellulare in tasca «Ci vediamo dopo» dice salutandoci e prima di andare via, mi posa un veloce bacio sulla testa.

𝗘𝗺𝗽𝘁𝘆 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗲 ||𝐌𝐚𝐱 𝐕𝐞𝐫𝐬𝐭𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora